Asfalto sempre più “scivolato”, pavimentazione ondulata, evidenti scollamenti del terreno: è Naso l’ultimo frontiera dell’emergenza dissesto. Il sindaco Daniele Letizia lancia l’allarme: «È una situazione veramente preoccupante. Bisogna evitare il peggio»

Le immagini ricordano quelle della tragica frana di San Fratello che il 13 febbraio del 2010 divise letteralmente in due il paese. Gli scatti in questione si riferiscono ad una zona non troppo distante dal centro colpito dal dissesto: siamo infatti a Naso, comune della Costa Saracena che in totale conta 4512 abitanti. Il dissesto idrogeologico, come ci spiega il giovane sindaco 33 enne Daniele Letizia, da appena un anno alla guida dell’amministrazione, rappresenta il principale problema dei nasitani. Il rischio che la situazione possa letteralmente precipitare è evidente e lo si tocca con “mano” osservando la maggior parte delle strade, più simili a montagne russe che ad arterie stradali. Nei punti nevralgici del paese, nella piazza, o nei pressi del Municipio, la pavimentazione risulta sconnessa in diverse parti ma ciò che più impressiona è l’andamento, assolutamente irregolare, delle stesse mattonelle. In particolare nella zona del parcheggio alberato collocato di fronte il Teatro Alfieri: «Vedete – ci dice il sindaco indicando un evidente distaccamento della strada dal bordo dello spiazzale -, qui la parte di terreno sottostante è pian piano scivolato e ogni giorno che passa abbiamo la sensazione che vada sempre più giù». Descrizione che calza a pennello. Se questa è la situazione nella zona del centro abitato, non va certo meglio riscendendo verso una delle frazioni del Comune di Naso, Maina. Un evidente frattura minaccia da più di due anni un’abitazione collocata a ridosso della frana, creatasi in concomitanza ad una violentissima ondata di maltempo che ha investito la zona. Temporali bruschi di cui tutti, purtroppo, abbiamo ben imparato a conoscere le conseguenze. «Abbiamo avvertito subito l’amministrazione – racconta Maria Teresa Mazzone, la proprietaria della casa che affaccia esattamente in corrispondenza della frattura stradale – dopo qualche giorno è intervenuta la protezione civile, hanno visionato la situazione ma ci hanno detto che i tempi per intervenire sarebbero stati lunghi. Ed in effetti è stato così, a distanza di due anni la situazione è esattamente quella di prima, anzi è peggiore». Nonostante le transenne per l'evidente condizione di pericolo, le macchine hanno continuato a percorrere la strada ed in più nel corso dell’inverno si è verificato un ulteriore “spostamento” che ha reso il dislivello tra le parti ancora più evidenti. Una situazione a dir poco preoccupante, a cui finora, nonostante i solleciti del Comune, non è stato posto rimedio: unico intervento, per dare meno nell’occhio, una gittate di catrame, effettuata qualche tempo fa, servita appena a coprire l’evidente fessura venutasi a creare ma nulla di più. La signora Mazzeo conosce ormai a memoria quella spaccatura che minaccia la sua casa, costruita con i sacrifici di una vita e che rischia di essere letteralmente distrutta dal movimento incontrollabile e imprevedibile della terra. Esattamente come successo a San Fratello, dove tanti cittadini non hanno più potuto far ritorno nella loro abitazione. L'edificio minacciato dalla frana si trova per lungo la strada che dalla Statale conduce verso il centro abitato. Chissà cosa direbbe la celebre Stefani Angelina Joanne Germanotta, in arte Lady Gaga, nel vedere il luogo in cui abita l’unica e ultima parente che la lega alle sue origini nasitane: nella graziosa villetta vive anche l’arzilla 93 enne il cui nonno, secondo approfondite ricerche anagrafiche, sembra fosse cugino del bisnonno dell’irriverente popstar. L'uomo, di professione calzolaio, lasciò il centro messinese per tentare fortuna in America nel 1904. «Mi hanno fatto vedere le foto – ci racconta la nonnina che di nome fa Antonina Germanotta – ha lo stesso naso della famiglia». Per la serie Lady Gaga nasitana di nome e di fatto. (E. DE PASQUALE – FOTO DINO STURIALE, ALTRI SCATTI SU PHOTOGALLERY )