Il sindaco ha presentato il nuovo sovrintendente Coppolino, affiancato da Vadalà e Vinci
Rosario Coppolino nuovo sovrintendente, Stello Vadalà e Mirella Vinci i due membri del comitato di indirizzo. E’ stata presentata stamani la Fondazione “Messina per la cultura”.
“Il 2025 è partito bene per Messina – dice il sindaco Federico Basile -. Abbiamo recuperato circa il 30 per cento del territorio. Bisognerà riempirlo di contenuti e qui entrerà in gioco la fondazione Messina per la cultura. C’è una bella squadra che già da ieri ha iniziato a lavorare, tracciando un percorso che mi auguro già entro un mese possa tracciare un calendario da presentare alla città. Sono sicuro che la fondazione porterà molte novità già da quest’anno. E ho chiesto di riprendere anche strutture esistenti come l’Arena Cicciò, oltre a puntare molto su rassegne ed eventi per le Municipalità. Il decentramento che mi viene chiesto passa anche da questo, non solo dalla richiesta di fondi. La Fondazione deve essere di tutta la città, non del singolo spettacolo al Duomo il 28 dicembre”.
“Lavoro in sinergia”
“Ringrazio il sindaco di avermi dato questa possibilità in funzione della mia esperienza nei beni culturali, ambito in cui ho lavorato 35 anni. Vogliamo produrre fatti e non parole, cercheremo di dimostrarlo” – ha detto l’ex sovrintendente Vinci.
“Ci accingiamo a questa nuova avventura che condurremo con profondo entusiasmo – ha aggiunto l’ex provveditore Vadalà -. La fondazione lavorerà a 360 gradi con tutti gli assessorati, nello specifico con quello alla Cultura e quello a Spettacolo e Sport. Ma per noi sarà un lavoro di squadra da mettere in campo per Messina. Abbiamo già discusso di eventi da proporre, saranno calendarizzati nelle prossime settimane”.
“La mia esperienza a servizio di Messina”
Poi parola al nuovo direttore della Fondazione, Rosario Coppolino. “Penso che agire sia una dote migliore del parlare. Sono orgoglioso intanto di tornare a Messina. La mia esperienza viene da arte e cultura, sono andato a Roma perché volevo fare l’attore. Il mio percorso mi ha portato infine al teatro Quirino. Ho avuto altre esperienze in fondazioni con analoghe attività e per me è stato bello realizzare progetti che sembravano impossibili. Il primo mese lo userò per ripristinare il contatto con la città, che è cambiata molto negli anni in cui non ho vissuto qui. Per il resto bisognerà considerare arte, cultura, tradizione, per comunicare al di fuori dello Stretto tutte le bellezze di Messina, che sono tantissime. Sarò orgoglioso di poter valorizzarle”.

Sicuramente darà tanto lavoro per i giovani messinesi cosi non andranno al Nord.
La Messina dei convegni, dei tavoli tecnici e degli hub del cas. SCN: senza cultura, senza idee. Parlano alla pancia del popolo e non ne risolvono mai i problemi. Erranti a destra e a sinistra. Signori è SCN