Alluvione, il coordinamento 22.11.11 scrive a Governo e Regione: subito interventi altrimenti proteste

Alluvione, il coordinamento 22.11.11 scrive a Governo e Regione: subito interventi altrimenti proteste

Alluvione, il coordinamento 22.11.11 scrive a Governo e Regione: subito interventi altrimenti proteste

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giovedì 19 Gennaio 2012 - 11:48

Il deputato nazionale Garofalo presenta una interpellanza urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri Monti chiedendo la ragione del ritardo nell'adozione dell'ordinanza a sostegno degli alluvionati messinesi

Il coordinamento 22.11.11 di Barcellona Pozzo di Gotto ha sottoscritto un documento, inviato alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla Regione, attraverso il quale vengono chieste risposte immediate rispetto all’emergenza che stanno ancora vivendo diversi comuni della zona tirrenica. Nello specifico, nel testo, si chiede la programmazione di iniziative tese a programmare interventi per l’emergenza casa per le famiglie rimaste senza un tetto, ad informare tutti i cittadini in ordine alle modalità da far osservare in merito alla sospensione dei tributi locali, tasse e oneri fiscali, e a costituire immediatamente un tavolo tecnico fra gli enti preposti per stabilire un timing con le priorità strutturali ed infrastrutturali da ripristinare. Qualora non si dovesse ricevere riscontro entro il prossimo 31 gennaio, il coordinamento annuncia fina da ora di voler azionare “ogni forma di protesta finalizzata al riconoscimento dei diritti sacrosanti per la ricostruzione di un’ordinaria vita civile”. Del gruppo fanno parte diversi soggetti, tra i quali Pro Loco-genius Loci, Oratorio Salesiano, Comitato Viviamo Barcellona, associazione Antiracket, Movimento Città Aperta, Associazione Commercianti, Longano Shop, Interact, Giovane Italia, Barcellona Basket, Federcasa, la parrocchia San Rocco, il Rotare club, l’associazione Scacco Matto, la Polizia di Stato, l’ordine dei Farmacisti, l’Arci, la Cna, l’ordine degli Avvocati, il comitato Femminamorta, la Cisl, la parrocchia Santamaria, l’associazione Vespa club, la consulta provinciale giovanile, l’ordine degli Ingegneri, i Lions, l’associazione Villafranca giovane, il movimento Giovane, l’associazione Acdos e le amministrazione di Barcellona e Villafranca.

«I problemi dovuti all’alluvione non si risolvono a Barcellona Pozzo di Gotto, Messina o Palermo – ha commentato Aurelio Coppolino, uno dei componenti del coordinamento -. Dobbiamo sostenerci per far arrivare la nostra voce sino a Roma». Intanto il deputato messinese Vincenzo Garofalo ha presentato una interpellanza urgente al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, chiedendo le ragioni del ritardo nell’adozione dell’ordinanza di Protezione civile a favore delle comunità della provincia di Messina colpite dall’alluvione del 22 e 23 novembre scorsi. Sebbene con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sia stato, infatti, immediatamente dichiarato lo stato d’emergenza nei territori della provincia di Messina, “a quasi due mesi dall’alluvione – si legge nell’interpellanza – il territorio attende ancora quegli indifferibili provvedimenti contenenti misure concrete ed utili a rimettere in piedi ciò che l’acqua ed il fango hanno spazzato via. Non risultano chiare – scrive Garofalo – le ragioni dell’indugio nell’adozione dell’ordinanza del Presidente del Consiglio, indispensabile per evitare che le popolazioni subiscano danni irreversibili anche alle attività produttive, già gravemente colpite dalla crisi generale. Sembrerebbe- continua- che tale ritardo sia ascrivibile alla difficoltà di reperimento delle risorse utili a coprire gli interventi urgenti da disporre nel suddetto provvedimento di protezione civile di cui devono farsi carico la Regione interessata dall’evento e lo Stato, attingendo alle risorse del Fondo nazionale di protezione civile nel caso di insufficienza delle risorse regionali”. Difficoltà che tuttavia non sono state riscontrate nella adozione delle equivalenti ordinanze per gli eccezionali eventi atmosferici verificatisi in Liguria ed in Toscana dove le ordinanze sono state tempestivamente adottate. (ER)

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