Forestali calabresi in piazza per chiedere investimenti ed assunzioni

Forestali calabresi in piazza per chiedere investimenti ed assunzioni

Dario Rondinella

Forestali calabresi in piazza per chiedere investimenti ed assunzioni

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sabato 24 Aprile 2021 - 16:46

"Un settore colpito da pesantissime riduzioni di risorse finanziarie, e sempre più relegato ai margini nella pianificazione"

“Insieme per il lavoro forestale calabrese…più tutela ambientale per la persona e per il territorio”, è il titolo della manifestazione che si è svolta questa mattina in Calabria, davanti le Prefetture di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Cosenza del comparto ambientale-forestale calabrese organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.

A Reggio Calabria  al sit in svoltosi davanti  il Palazzo di Governo si sono ritrovati lavoratori e lavoratrici del comparto forestale, “un settore colpito da pesantissime riduzioni di risorse finanziarie, e sempre più relegato ai margini nella pianificazione per lo sviluppo del nostro territorio, con conseguenti ricadute negative per le attività di forestazione e pericolose implicazioni per la sicurezza della già fragile tenuta idrogeologica. E’ la rivendicazione di Rosy Perrone (Segretaria generale Cisl Metropolitana di Reggio Calabria) e Antonino Zema (Segretario generale aggiunto FAI Cisl Reggio Calabria).

“ Una mobilitazione  – hanno proseguito i due – per chiedere al Governo, tra le altre richieste, soprattutto: in primis, un ricambio generazionale nel settore – visto che le ultime assunzioni risalgono al lontano 1984 grazie alla legge 442 / 84 – necessario per avviare nuova progettazione e presidio delle aree interne, e poi ripristinare le risorse statali, a favore del settore forestale calabrese, con integrazione pari a 40 milioni di euro, per un totale di 130 milioni di euro annui; avviare una nuova stagione di confronto e di programmazione partecipata per una strategia di tutela dell’ambiente, del bosco, della montagna, di prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico, attraverso investimenti finanziari e cogliendo anche le opportunità previste nel Recovery Fund, fare chiarezza sulla situazione finanziaria del settore e garantire la quota di finanziamento regionale; recepire e applicare il Contratto Integrativo Regionale siglato nel 2019 e concludere la trattativa per il rinnovo del CCNL di settore scaduto nel 2012 a tutela del lavoro forestale. E infine, considerata l’attuale emergenza pandemica, risulta necessario programmare anche una campagna di vaccinazione rivolta a tutto il settore forestale, partendo dagli addetti impiegati nell’importante servizio di antincendio boschivo, visto l’approssimarsi della stagione estiva, in una regione che fa registrare, ogni anno, un drammatico numero di incendi”.

A Catanzaro chiesto un incontro con il Prefetto

Il presidio dei lavoratori forestali in piazza Prefettura a Catanzaro, invece, guidato dalle tre sigle sindacali confederali, ha chiesto un incontro al Prefetto per chiedere di predisporre un piano di assunzioni e investimenti.

A Cosenza lavoratori preoccupati per una possibile privatizzazione

 “Diminuiscono le risorse nazionali e non si punta al ricambio generazionale ma all’esaurimento del settore”. E’ invece la denuncia di  Giovambattista Nicoletti, segretario della Flai Cgil di Cosenza nel corso del sit in piazza Prefettura a Cosenza. “La nostra preoccupazione – sottolinea Nicoletti – è che si stia puntando alla privatizzazione del comparto dei lavoratori forestali. Non c’è una programmazione per le risorse e chiediamo chiarezza soprattutto per l’avvicinamento alle elezioni che rischia di far trovare questi lavoratori in un limbo che da settembre in poi avranno difficoltà a percepire gli stipendi”.

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