Sindaco e parroco ai ferri corti, Di Cara presenta un esposto

Sindaco e parroco ai ferri corti, Di Cara presenta un esposto

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giovedì 28 Maggio 2015 - 16:12

Il parroco durante la messa avrebbe distribuito un volantino "anti sindaco" e avrebbe boicottato i lavori a Largo Piano. Secondo il Primo cittadino, che è ricorso alle vie legali: "Il Soprintendente d’accordo col parroco: senza alcun sopralluogo, senza alcuna prova, mi ha invitato a sospendere i lavori"

Ha assunto risvolti giudiziari la polemica tra il sindaco e il parroco di Forza d'Agrò. Questa mattina il primo cittadino, Fabio Di Cara, ha presentato due esposti: nei confronti del Parroco di Forza d’Agrò don Luciano Zampetti e del Soprintendente di Messina, l'architetto Rocco Scimone. Il parroco, a dire di Di Cara, durante la messa domenicale avrebbe letto, distribuito e consegnato una lunga lettera piena di accuse nei confronti del sindaco e del suo operato. Inoltre, avrebbe interferito nell’esecuzione di un lavoro pubblico che si sta svolgendo in piazza Largo Piano di Forza d’Agrò: “Il parroco rivendica un diritto di proprietà di uno slargo senza avere alcun documento – dichiara Di Cara – e agendo autonomamente, senza alcun intervento degli uffici diocesani, continua a sollecitare l’intervento del Soprintendente per bloccare i lavori”. “I lavori riguardano la pavimentazione della Piazza adibita a parcheggio – prosegue il primo cittadino – e non necessitano di parere della Soprintendenza, tuttavia il Soprintendente d’accordo col parroco, senza alcun sopralluogo, senza alcuna prova, mi ha invitato a sospendere i lavori”. Per questo Di Cara ha denunciato l’accaduto alla Procura della Repubblica per abuso d’ufficio e anche per omissione di atti d’ufficio, “in quanto, da mesi segnalo la presenza di antenne telefoniche sopra il campanile settecentesco del duomo e la Soprintendenza non interviene, sollecito anche l’apertura delle nicchie settecentesche nello slargo della Chiesa contenenti resti mortali, lasciati da oltre un anno in stato di completo abbandono”. A parere del sindaco le antenne hanno solo il fine di fare percepire un canone di locazione al parroco deturpando il centro storico. Il Sindaco dichiara: “Non si può più accettare la continua ingerenza di un soggetto che invece di fare il parroco e occuparsi dei fedeli, si interessa di opere pubbliche e si permette di giudicare l’operato di una amministrazione, voluta fortemente dal popolo. La cosa grave – prosegue – è che il tutto avviene, nel più assoluto silenzio dell’Arcivescovo, il quale, non ha mai preso alcuna posizione”. Quanto al Soprintendente afferma il Sindaco: “Risulta sbalorditiva l’attività del Soprintendente in una questione ove non ha alcuna competenza, mentre vi sono tantissimi casi in cui, sollecitato non interviene. Peraltro – sostiene il Sindaco – il Soprintendente non si è mai curato di interpellarmi nell’ambito dei normali rapporti tra organi pubblici”. Anche il Prefetto di Messina è stato informato della vicenda.

2 commenti

  1. GUARDATE CHE SIETE IN SICILIA NON NELLA BASSA PADANA A BRESCELLO

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  2. GUARDATE CHE SIETE IN SICILIA NON NELLA BASSA PADANA A BRESCELLO

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