Fermento per la stabilizzazione dei precari della provincia, salario accessorio a rischio per i comunali

Fermento per la stabilizzazione dei precari della provincia, salario accessorio a rischio per i comunali

Fermento per la stabilizzazione dei precari della provincia, salario accessorio a rischio per i comunali

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venerdì 20 Febbraio 2015 - 00:17

"E’ necessario stabilizzare i precari, ce lo chiede l’Europa”, con questo motto la Fp Cgil ha avviato assemblee in tutta la provincia per incontrare i precari della pubblica amministrazione e illustrare la strada legale da seguire per rivendicare la stabilizzazione. E intanto a Palazzo Zanca malumori per il salario accessorio a rischio.

“E’ arrivato il momento di non stare più con le mani in mano ma di fare qualcosa di veramente concreto per dire basta a questa vergognosa pagina di precariato che da oltre 25 anni condanna nel limbo occupazionale migliaia di lavoratori. E’ necessario stabilizzare i precari, ce lo chiede l’Europa”. Queste le parole della segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocè ad apertura degli incontri organizzati insieme al gruppo dirigente del sindacato, i legali, il personale precario in servizio presso gli Enti Locali.

“Non possiamo sottacere che la sentenza della Corte Europea è un successo targato Cgil e un sindacato autonomo della scuola e per questo insieme alle Segreterie nazionali e regionali abbiano deciso di affiancare l’azione sindacale con quella legale”.

Un confronto voluto per spiegare bene i motivi che spingono la Fp Cgil a voler ricorrere le vie legali per mettere fine al precariato siciliano: “La reiterazione dei contratti oltre i 36 mesi, avvenuta prima del 13 maggio 2011 – ha affermato la Crocé – va sanzionata con la costituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. E’ questo il principio affermato dal giudice del lavoro con sentenza depositata lo scorso 21 gennaio. La recente sentenza del Tribunale di Napoli, infatti, stabilisce in modo chiaro che non possono esserci risarcimenti, perché la stabilizzazione è l’unica sanzione applicabile. E’ questo il primo provvedimento giudiziario, in ordine di tempo, dopo la pronuncia della Corte di giustizia Europea”.

Ad essersi mostrati favorevoli a tale linea, i precari della Provincia regionale della sanità, del comprensorio zona jonica di Milazzo che hanno già incontrato i legali messi a disposizione dalla Cgil per i propri iscritti, al fine di intraprendere il percorso in questione, ricordando che il ricorso è totalmente gratuito.

E parlando di precari non mancano i problemi per quelli di Palazzo Zanca, tanto che la sindacalista parla di “accanimento normativo” se trovasse conferma l’impossibilità di erogare al personale precario il saldo del salario accessorio dal 2012 al 2014. A mettere un nuovo stop il parere della sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, parere che in sindacato non condivide. “Come abbiamo più volte ribadito la questione è controversa, altrettanto autorevoli pareri danno una interpretazione opposta al limite per le spese del personale. Nella prossima riunione, fissata per il 25 febbraio , la Fp Cgil chiederà certezze in merito al pagamento del salario accessorio sia dei precari che dei dipendenti comunali. Salario accessorio che dev’essere liquidato entro il mese di marzo. “Non possono essere sottratte risorse ai precari e ai dipendenti comunali che percepiscono stipendi da fame! Per questo la Fp Cgil ha già conferito mandato ai nostri legali per proporre decreti ingiuntivi nei confronti del Comune, visto che si tratta di prestazioni già rese dal personale contrattista e già valutate dai dirigenti”.

La Fp Cgil, stanca di dover inseguire dubbie interpretazioni e paletti normativi ha deciso di andare fino in fondi conferendo mandato ai propri legali per la stabilizzazione. “I nostri precari, sono a tempo indeterminato da 25 anni – tuona Clara Crocè- la Fp Cgil ha deciso di chiudere questa vergognosa pagina del precariato utilizzando ogni mezzo. I nostri legali sono al lavoro in tutto il territorio”.

2 commenti

  1. Questa valanga di ricorsi pronta a franare sulla Regione Siciliana produrrà due effetti certi. Uno costringerà RE SARO a chiedere aiuto a Matteo RENZI, pena il fallimento certo di Comuni, Provincie e Regione, l’altro effetto produrrà lavoro agli avvocati della CGIL, a mia mu dici.

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  2. Questa valanga di ricorsi pronta a franare sulla Regione Siciliana produrrà due effetti certi. Uno costringerà RE SARO a chiedere aiuto a Matteo RENZI, pena il fallimento certo di Comuni, Provincie e Regione, l’altro effetto produrrà lavoro agli avvocati della CGIL, a mia mu dici.

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