Morosi incolpevoli, oggi la riunione: impegni e promesse, ma nessuna soluzione concreta

Morosi incolpevoli, oggi la riunione: impegni e promesse, ma nessuna soluzione concreta

Francesca Stornante

Morosi incolpevoli, oggi la riunione: impegni e promesse, ma nessuna soluzione concreta

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martedì 23 Giugno 2015 - 12:04

Hanno deciso di fidarsi delle rassicurazioni dell'amministrazione ma di continuare a tenere il fiato sul collo a sindaco e assessori. Unione inquilini dopo l'incontro a Palazzo Zanca ha smontato il gazebo allestito ieri per protestare insieme alle famiglie che rischiano lo sfratto. Soluzioni immediate però non ce ne sono.

Dopo 24 ore di presidio alla fine hanno deciso di smontare quel gazebo comparso ieri mattina nel corridoio principale di Palazzo Zanca. Vogliono provare a dare fiducia all’amministrazione. Anche se di soluzioni concrete e a breve termine non ce ne sono e soprattutto la questione poteva essere presa in mano molto prima. Ma vogliono dare una chance. L’Unione inquilini ieri aveva occupato un’ala del Comune per portare fin dentro il palazzo il disagio di intere famiglie che tra pochi giorni saranno senza più una casa. Sono quei morosi incolpevoli che vivono sotto la paura di uno sfratto praticamente certo, sono intere famiglie che non possono più pagare gli affitti perchè hanno perso il lavoro o perché una grave malattia ha minato il reddito familiare all’estremo.

Hanno passato la notte a Palazzo Zanca, aspettando l’incontro che questa mattina avevano fissato gli assessori Guido Signorino, Nino Mantineo e Sebastiano Pino. Un incontro a cui ha partecipato anche il sindaco Renato Accorinti, incontro che è servito a fare il punto della situazione e a discutere quali strade provare a seguire per affrontare concretamente questo problema che purtroppo è una delle tante facce dell’emergenza casa.

Antonio Currò ha portato sul tavolo le richieste e le proposte di Unione inquilini, richieste e proposte che in realtà erano state avanzate già nei mesi scorsi, anche con il sostegno dei consiglieri comunali Gino Sturniolo e Nina Lo Presti, ma finora mai attenzionate dall’amministrazione. Infatti ad oggi soluzioni immediate non ce ne sono. E l’unico tentativo che si può fare subito è chiedere aiuto al Prefetto.

“L’amministrazione si è impegnata a chiedere al Prefetto di intervenire per bloccare alcuni sfratti, in attesa che si compiano tutte quelle procedure necessarie al superamento di questa fase emergenziale” ha spiegato Antonio Currò che ha trovato una discreta apertura alle idee messe sul piatto da Unione inquilini e che però non può nascondere un po’ di rabbia per il fatto che tutto questo ragionamento non sia iniziato prima. “Non è possibile dover portare la gente all’esasperazione massima per decidere che è arrivato il momento di fare qualcosa. E non bastano più neanche le belle parole e le dichiarazioni di intenti, servono atti concreti per iniziare ad affrontare il problema casa”.

Per Unione inquilini le soluzioni possono essere tante, come individuare alloggi comunali da destinare a progetti di autorecupero, studiare un accordo di programma con il Demanio, come previsto dallo Sblocca Italia, per la concessione si strutture da destinare all’emergenza abitativa, utilizzare gli immobili sottratti alla mafia. Gli assessori hanno risposto che tutto potrebbe essere fattibile ma bisogna aspettare bilancio previsionale 2015. Dunque non ci sarà nulla da fare almeno per i prossimi mesi. Per l’assessore Signorino l’approvazione dovrebbe arrivare tra fine luglio e agosto, ma si sa che le date sono molto aleatorie quando si parla di bilanci, considerato che ad oggi manca all’appello ancora il consuntivo 2014.

Di autorecupero ha parlato l’assessore Pino che però ricorda che progettazioni di questo tipo devono essere sottoposte a leggi regionali, come già sperimento in Emilia Romagna, Lazio e Piemonte. “Noi potremo avviare piccoli interventi su singoli alloggi dando così la possibilità agli assegnatari di recuperarli e renderli abitabili”.

Per quanto riguarda invece l’utilizzo di immobili confiscati alla mafia a quanto pare sembra che la questione non interessi troppo al Comune di Messina. Proprio ieri infatti la dirigente Bullara del Dipartimento sociale della regione ha tirato le orecchie all’assessore Mantineo, informandolo che nessun dirigente comunale messinese si è presentato alla riunione palermitana per discutere dei progetti legati proprio all’utilizzo dei patrimoni sottratti alla mafia.

Un’altra strada da percorrere potrebbe essere quella del ricorso amministrativo alla circolare regionale che ha limitato il bando per i morosi incolpevoli, lasciando fuori decine di famiglie. Durante la riunione l’assessore Mantineo si è assunto l’impegno di andare a battere i pugni sui tavoli regionali affinchè possa esserci una revisione dell’ultimo bando che ha seppellito le speranze di molte famiglie. “Mantineo chiederà anche supporto all’Anci, ma anche questo intervento ci sembra tardivo perché proprio quando l’Anci si riunì a Messina noi presentammo un documento che chiedeva proprio una presa di posizione a livello regionale, ma in quell’occasione le nostre voci non furono ascoltate” dice Antonio Currò che all’assessore Singorino ha poi chiesto di inserire in bilancio 2015 i 50 mila euro destinati ai morosi incolpevoli e che nei bilanci 2013 e 2014 sono magicamente scomparsi, probabilmente per sopperire ad altre esigenze contabili.

Impegni e promesse che Unione inquilini ovviamente terrà sotto controllo. L’emergenza è sempre lì. Adesso vedremo cosa si farà per risolverla.

Francesca Stornante

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