Il consiglio provinciale ha sancito la dismissione da una delle diverse società. Cerreti (Mpa), che sull’argomento ha combattuto una battaglia: “Solco tra due epoche”
Ieri mattina il consiglio Provinciale di Messina ha approvato la deliberazione inerente la fuoriuscita dell’Ente dal Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Patti. Si tratta di una realtà che per anni ha gravato in maniera costante sulle casse di palazzo dei Leoni, attraverso il versamento di importanti quote di adesione: solo nel 2009 circa 25mila euro di quote arretrate. Tra l’altro il consorzio è stato commissariato negli ultimi 15 anni. La Provincia Regionale nella, qualità di ente consorziato, avrebbe dovuto ottenere non solo copie dei vari esercizi finanziari, ma relazioni annuali sull’ipotetica attività svolta dal consorzio. Documenti che a quanto pare l’amministrazione provinciale non avrebbe in proprio possesso
Negli ultimi mesi in prima fila nella battaglia contro questo “spreco”, l’Mpa con il proprio capogruppo, Roberto Cerreti: «La fuoriuscita dal Consorzio ittico pattese, hanno definitivamente segnato un solco tra due epoche, quella attuale con la necessità di attuare reali iniziative atte alla crescita e lo sviluppo del territorio, contro i passati criteri amministrativi che hanno mirato solo ed esclusivamente al mantenimento di “operazioni tecnico-politiche”, utili solo al beneficio di pochi rispetto alle esigenze dei tanti, ed a salvaguardare antiche e nauseabonde logiche politiche e clientelari».
