Furci. Note contabili errate, il Consiglio dice "no" all'invio alla Corte dei conti

Furci. Note contabili errate, il Consiglio dice “no” all’invio alla Corte dei conti

Gianluca Santisi

Furci. Note contabili errate, il Consiglio dice “no” all’invio alla Corte dei conti

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lunedì 03 Agosto 2020 - 07:15

La richiesta era stata presentata dal consigliere Sandro Triolo. Che annuncia di volersi rivolgere alla magistratura

FURCI – Il Consiglio comunale ha deciso di non inviare le note contabili alla Corte dei conti per costi di lavorazione non coincidenti i lavori eseguiti, così come chiedeva con una mozione il consigliere indipendente Sandro Salvatore Triolo. “È un grave errore tacere le cose che non vanno”, ha dichiarato a fine seduta l’esponente di Sicilia Vera.

Già nella seduta dello scorso 2 luglio, Triolo aveva evidenziato che i costi relativi ad interventi di somma urgenza per un importo complessivo di 19mila 400 euro non sarebbero stati contabilizzati in modo corretto e che vi era quindi un danno economico importante per il Comune.

Ne era nato uno “scontro” con i funzionari comunali i quali avevano confermato che non vi erano problemi e per tale motivo la proposta di delibera è stata approvata con il solo voto contrario di Triolo. Non soddisfatto dalle dichiarazioni in aula, il consigliere ha verificato personalmente le lavorazioni, redigendo un documento di confronto, ed ha proposto al Consiglio una mozione per l’invio di note contabili alla Corte dei conti per la verifica di quando asserito. La proposta è stata bocciata.

“Sono deluso da un comportamento irrispettoso dei consiglieri comunali nei confronti della nostra comunità – ha replicato Triolo – Mi sarei aspettato una condivisione totale della proposta in quanto ho dimostrato con numeri certi che l’ufficio tecnico si è sbagliato nel contabilizzare i lavori di somma urgenza eseguiti a novembre 2019. Lavori riguardanti tre distinti interventi assegnati alla medesima impresa – ha continuato Triolo – dei quali ho evidenziato a tutto il Consiglio comunale che vi è un danno economico di oltre 3mila 700 per la comunità furcese. Ma non finisce qui…”. Il consigliere indipendente ha lasciato intendere che ricorrerà alla magistratura perché i soldi provenienti dai tributi devono essere spesi con equilibrio e parsimonia.

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