Cutroni-Zodda, sospesa la guardia notturna cardiologica. Materia: “Si approvi la pianta organica”

Cutroni-Zodda, sospesa la guardia notturna cardiologica. Materia: “Si approvi la pianta organica”

Giovanni Passalacqua

Cutroni-Zodda, sospesa la guardia notturna cardiologica. Materia: “Si approvi la pianta organica”

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mercoledì 09 Dicembre 2015 - 23:04

Il servizio non può attualmente essere erogato, poiché manca la pianta organica che destinerebbe 8 cardiologi al Pronto Soccorso barcellonese. Il sindaco, però, è perentorio: “Bisogna procedere con l’istituzione dell’area medica, come concordato con il Ministero e la Conferenza Stato-Servizi”

“In merito alla sospensione del servizio di guardia notturna cardiologica del Pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, questa Amministrazione si è attivata con la Direzione generale dell’A.S.L. per avere chiarimenti”. Queste le dichiarazioni di Roberto Materia, dopo la sospensione di un servizio chiave per il territorio, barcellonese e non solo. Una decisione che sembra aver colto di sorpresa il primo cittadino, che ha spiegato di averla “appresa dagli organi giornalistici e dai media”.

“Poiché tale problematica discende dall’attuazione della legge europea sui turni massacranti ospedalieri e dalla mancata approvazione della pianta organica, che prevede l’impiego di otto cardiologi per l’ospedale Cutroni Zodda, si invitano l’Assessorato Regionale alla salute e la Direzione generale di pertinenza ad approvare con immediatezza prima la pianta organica” – continua il sindaco, che richiama poi le ultime assicurazioni ricevute sul presidio – “successivamente, si proceda sul tema “Ospedali riuniti Barcellona P.G.- Milazzo- Lipari” con l’istituzione dell’area medica a Barcellona P.G. e dell’area chirurgica a Milazzo, così come concordato nella Conferenza Stato-Regione e nelle ultime interlocuzioni ministeriali”.

Che il presidio sia fondamentale per il territorio viene ribadito con forza dal sindaco: “I cittadini hanno fatto presente con viva forza, a questa amministrazione, di essere stanchi per i continui disservizi di assistenza primaria della quale le nostre comunità hanno diritto, come specificato dalle linee guida del Ministero della Salute, considerato che il comprensorio supera, da Patti fino a Villafranca, i 150.000 abitanti”.

E non si escludono eventuali interventi, magari sul modello adottato per il “Piemonte” a Messina: “In attesa di immediato riscontro questa amministrazione, insieme a tutte le altre municipalità del comprensorio, si riserva qualunque tipo di intervento democratico e secondo legge a tutela della salute pubblica dei propri concittadini”.

Giovanni Passalacqua

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