1-1-2: dal 25 luglio ci sarà il numero unico per tutte le emergenze

1-1-2: dal 25 luglio ci sarà il numero unico per tutte le emergenze

Marco Celi

1-1-2: dal 25 luglio ci sarà il numero unico per tutte le emergenze

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mercoledì 12 Luglio 2017 - 11:12

Utilizzato già in altre regioni Italiane, ed in Sicilia esteso fino ad ora nella provincia catanese, in numero unico delle emergenze dal 25 luglio sarà esteso anche nelle provincia di Messina.

Il classico numero 1-1-2 che fino ad oggi abbiamo sempre associato alla chiamata delle forze dell'Arma dei Carabinieri, a partire dal 25 luglio cambierà, in via definitiva, nel numero unico per le emergenze. Una formula che è già stata ampiamente sperimentata ed oggi diffusa in molte regione italiane. Un nuovo modo di gestire le emergenze che cambierà solo il modello organizzativo della gestione delle chiamate in arrivo alle centrali uniche di risposta.

Nella fattispecie della Sicilia orientale, sarà attiva una sola centrale unica di risposta di primo livello con sede a Catania che gestirà tutte le chiamate d'emergenza in arrivo dalle provincie di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa; dopo l'estate sarà attivato anche nella Provincia di Enna.

"Quello che cambia è che qualsiasi numero d'emergenza il cittadino componga – ha spiegato Alberto Zoli, dirigente generale dell'Azienda regionale Emergenza urgenza (AREU) Lombardia, in Sicilia per coordinare l'attivazione del servizio – che sia il 112, 113, 115, 118 le chiamate finiscono in una centrale unica di risposta con sede a Catania che dopo aver filtrato appositamente le chiamate in base alla loro appropriatezza, gira la chiamata all'amministrazione competente sia per la funzione da svolgere (che sia sanitaria, di ordine pubblico o sicurezza) che per il territorio di competenza, quindi anche per la zona di Messina. Si razionalizza il servizio perché non è una funzione di coordinamento ma di collegamento tra le varie forze, se le telefonate arrivano in un punto da quel punto sono collegate a tutte le forze e questo può voler dire, ad esempio, poter trasferire schede informatiche, su un evento, in modo omogeneo e standard tra tutte le forze coinvolte, dal punto di vista dell'appropriatezza e della risposta. Le chiamate di non di emergenza non verranno inoltrate alle centrali operative a differenza di quelle realmente di emergenza che verranno inviate alle questure, caserme dei carabinieri, vigili del fuoco o 118".

"Sotto l'aspetto operativo – ha spiegato invece Eligio Iafrate, primo dirigente della Polizia di Stato – non cambia assolutamente nulla, perché le forze dell'ordine ed gli enti preposti alla gestione dell'emergenza ciò che facevano prima continueranno fare adesso, la differenza è che la chiomata che arriva alle centrali di risposta di secondo livello, quindi alle sale operative è una chiamata qualificata che richiede quindi certamente un intervento della forza di polizia interna".

Alla centrale di Catania ci saranno, nelle ore più intense, fino a 14 persone contemporaneamente che gestiranno le chiamate in arrivo. Ed insieme al servizio telefonico molto probabilmente sarà attivata anche un'App per smartphone apposita tramite la quale inoltrare le richieste di intervento. Già attivo in Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Valle d'Aosta, nella provincia di Roma e nella provincia autonoma di Trento ha ottenuto ottimi risultati.

La sperimentazione di questo servizio è stata effettuata nel 2011, in seguito alla legge che ha definito il modello della centrale unica di risposta quale modello di riferimento per l'attivazione del servizio ed è fatto d'obbligo da parte delle Regioni, di aderire a questo servizio stipulando protocolli d'intesa con il Ministero dell'Interno, che è il centro di responsabilità per l'attuazione del servizio con il tramite della commissione consultiva; quindi a nel prossimo futuro sarà esteso a anche nelle altre regioni ed in Sicilia nella parte occidentale con una sede a Palermo.

Marco Celi

4 commenti

  1. I METTO A RIDERE, O MEGLIO E’ AMARA LA RISATA, QUANDO LEGGO QUESTE SCEMENZE. MI SPIEGO IN ITALIA SI POTRA’ FARE COLLEGAMENTI UNICI CON I VARI COMANDI E STAZIONI DI PRONTO INTERVENTO. MA SE POI C’E’ LA POLITICA DELLA SINISTRA CHE VUOLE I POLIZIOTTI SCHEDATI E MINACCIATI CON LEGGE APPROVATA, SI TRATTA DELLA CD LEGGE CONTRO LA TORTURA RIFERITA SOLO AI POLIZIOTTI, O LA SCHEDATURA E LA MAGISTRATURA LIBERA, CON PROPRIO ARBITRIO DI INTERPRETAZIONE GIURIDICA DELLE NORME GLI ASSASSINI SPECIE ZINGARI, SE NON C’E’ DA PIANGERE CI SARA’ DA RIDERE AMARAMENTE. VERO SIG.RA BOLDRINI?

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  2. I METTO A RIDERE, O MEGLIO E’ AMARA LA RISATA, QUANDO LEGGO QUESTE SCEMENZE. MI SPIEGO IN ITALIA SI POTRA’ FARE COLLEGAMENTI UNICI CON I VARI COMANDI E STAZIONI DI PRONTO INTERVENTO. MA SE POI C’E’ LA POLITICA DELLA SINISTRA CHE VUOLE I POLIZIOTTI SCHEDATI E MINACCIATI CON LEGGE APPROVATA, SI TRATTA DELLA CD LEGGE CONTRO LA TORTURA RIFERITA SOLO AI POLIZIOTTI, O LA SCHEDATURA E LA MAGISTRATURA LIBERA, CON PROPRIO ARBITRIO DI INTERPRETAZIONE GIURIDICA DELLE NORME GLI ASSASSINI SPECIE ZINGARI, SE NON C’E’ DA PIANGERE CI SARA’ DA RIDERE AMARAMENTE. VERO SIG.RA BOLDRINI?

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  3. Tutto concentrato a Catania, a Messina neanche le briciole grazie ad un sindaco free tibet e no ponte.

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  4. Tutto concentrato a Catania, a Messina neanche le briciole grazie ad un sindaco free tibet e no ponte.

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