"Nessuno spreco o sperpero", dopo la bufera il commissario Di Maria risponde alle accuse

“Nessuno spreco o sperpero”, dopo la bufera il commissario Di Maria risponde alle accuse

Francesca Stornante

“Nessuno spreco o sperpero”, dopo la bufera il commissario Di Maria risponde alle accuse

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mercoledì 12 Febbraio 2014 - 00:44

In attesa di conoscere i contenuti della memoria difensiva che il commissario di Messinambiente Armando Di Maria consegnerà all'amministrazione, ecco un assaggio di quelle che sono le verità del numero uno della società che gestisce il servizio.

Da un lato l’operazione verità avviata dall’amministrazione Accorinti con carte e documenti che stanno finendo in Procura affinché sia la magistratura a far luce su anni e anni di anomalie che hanno caratterizzato la gestione rifiuti. Dall’altro la pesantissima indagine condotta nelle scorse settimane dal consigliere Daniele Zuccarello che ha denunciato le tante stranezze del pianeta Messinambiente. Adesso si attende una memoria difensiva che il commissario della partecipata Armando Di Maria ha annunciato di voler presentare in questi giorni, un documento in cui il numero uno di Messinambiente spiega perché quelle accuse sarebbero infondate. Intanto però lo scorso giovedì Di Maria ha partecipato alla seduta della commissione bilancio, che si era riunita insieme a quella all'ambiente, seduta che naturalmente si è concentrata soprattutto sulle recenti rivelazioni che hanno letteralmente travolto tutto il settore rifiuti. In quell’occasione, come emerge dal resoconto della seduta, sono giunte le prime precisazioni e non sono mancati attacchi neanche troppo velati a chi “prima di lanciare certe accuse dovrebbe prima acquisire i dovuti chiarimenti” evidentemente riferito al consigliere Zuccarello.

Di Maria ha subito puntato l’attenzione sulle quasi 7 mila ore di straordinario (vedi correlato) totalizzate nel 2013 per un costo di 187 mila euro, spiegando subito che “con quell’ammontare di ore di lavoro straordinario di cui è stata accusata l’azienda si sono ottenuti risparmi per 500 mila euro soprattutto per le casse comunali”. Per spiegare con dati alla mano il commissario ha semplicemente riportato alcuni esempi. “L’Ato due anni fa ha fatto una gara da 140 mila euro per la pulizia delle spiagge ed ha utilizzato circa 20 persone. Nei tre mesi estivi del 2013 se n’è occupata Messinambiente impiegando il suo personale per un’ora alle 4 del mattino. Si è effettuata prima la bonifica e poi anche la raccolta differenziata, che però non ha funzionato. Sempre nel 2013 altre ore di straordinario sono state necessarie per il lavaggio, operazione delicata che nessuno vuole fare per l’acidità delle sostanze da rimuovere che a volte provocano malori. Questa operazione fino a poco tempo fa veniva svolta da una cooperativa per 17 mila euro al mese, oggi se ne occupano 4 persone, quindi adesso si ha un risparmio considerevole”.

Questi però sono solo due esempi. Di Maria ha ricordato ai consiglieri comunali che Messinambiente si deve occupare anche delle discariche post mortem dove spesso bisogna far fronte alle emergenze. “Un mese fa a Tripi una mandria ha distrutto la vasca di contenimento del percolato ed è stato necessario impiegare almeno 4 operai, considerato anche che in questi casi si deve lavorare di continuo fino a quando non si completa il lavoro con la massima attenzione perché c’è un alto livello di rischio. Anche per queste operazioni sono state necessarie ore di straordinario”. Secondo quanto emerge dai resoconti, spostandoci nelle officine il discorso resta uguale, per l’esigenza di avere sempre a disposizione qualcuno pronto a riparare i mezzi, anche di notte, è spesso necessario ricorrere allo straordinario.

“Voglio ricordare che nel 2008 lo straordinario ammontava a 1.247,000 euro, nel 2009 a 535.000, nel 2012 a 116.000. Peraltro a volte si è chiamati a effettuare interventi che non competono a Messinambiente, com’è accaduto a Fondo Saccà nei mesi scorsi. Mentre non bisogna dimenticare che si fa straordinario anche la domenica per il mercato Zir dove si deve necessariamente operare di pomeriggio, mentre durante i giorni settimanali si deve assicurare il servizio di pulizia anche per gli altri mercati, impiegando di fatto 18 persone”.

Altro capitolo quello che riguarda i mezzi impiegati nel trasporto in discarica. Ormai da diverse settimane Messinambiente ha detto addio alla Seap, la ditta che per anni ha portato i rifiuti messinesi prima a Mazzarrà S. Andrea e poi a Motta S. Anastasia, non sono mancate però anche su questo fronte le anomalie denunciate. In particolare è stato sollevato il problema dei mezzi che a quanto pare partivano scarichi per “giustificare” la presenza di una ditta esterna a supporto. Categorico però anche su questo punto il commissario Di Maria che ha subito snocciolato i numeri che si riferiscono all’impiego dei nuovi mezzi, anche questi finiti al centro delle polemiche perché inizialmente rimasti fermi in deposito per alcune riparazioni. “A conti fatti, in meno di un mese, si sono già ammortizzati i costi delle motrici e dei semirimorchi. Questi mezzi, con il recupero di altri, hanno permesso di fare a meno della Seap. Oggi viaggiano sei mezzi, con fatica e sacrifici economici”. Il commissario ha risposto anche alle accuse legate ad un utilizzo ridotto dei mezzi per “giustificare” la presenza di una ditta esterna. “La legge impone un limite di rifiuti trasportati pari a 24-25 tonellate per non incorrere nel sequestro del mezzo, se la Seap ne trasporta di più non si può sindacare tale scelta. Se qualche volta i mezzi hanno caricato di meno è stato soprattutto per problemi meccanici e alla fine non si è creato nessun danno all’amministrazione perché si sono ammortizzate le spese”.

Ecco dunque i primi chiarimenti del commissario Di Maria, adesso però dovranno essere numeri e carte a parlare.

Francesca Stornante

13 commenti

  1. Il liquidatore di MessinAmbiente, Armando DI MARIA, sul servizio PULIZIA SPIAGGE smentisce il DI MARIA firmatario della perizia sui costi del 2013, allegata al piano finanziario. Dalla perizia risulta un impegno di lavoro ordinario: AUTISTI n°2, impegnati per 6 ore/giorno x 6 giorni x 4 settimane, totale ore 288, 144 pro capite; costo € 7.620, pro capite € 3.810, orario € 26,46. I nostri due AUTISTI hanno trasportato rifiuti per 139t (tonnellate), 69,5t pro capite, 17,37t pro capite alla settimana, 2,89t pro capite al giorno, per capirci meglio sono 2890 kg al giorno. OPERATORI ECOLOGICI N°10, impegnati nei mesi estivi per 15 settimane, per 3816 ore, 381,6 ore pro capite, costo totale € 95.209, pro capite € 9.521, orario € 24,95. I nostri 10 OPERATORI ECOLOGICI hanno raccolto nelle nostre spiagge rifiuti per 139t (tonnellate) in 15 settimane, 9,26t a settimana, 0,926t (926 kg) pro capite la settimana, 154 kg pro capite al giorno, 25,7 kg/ora pro capite. Il costo totale comprensivo di AUTOMEZZI, ATTREZZATURE, SMALTIMENTO è di €132.808, quindi €/ton 955.

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  2. Ma perché il commissario non risponde alla seguente semplice domanda: la città e’ pulita?

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  3. SI certamente! Anzi, forse, NO…………
    Poche certezze, anzi una sola: la prima rata ha portato, se non erro, 12.000.000 di euro in cassa. Qualcuno ha già cominciato a sfregarsi le mani e forse penserà che tanto male questo sistema non è!
    Almeno finché il messinese pagherà e gli astenuti alle elezioni non raggiungeranno il 50%, soglia socialmente pericolosissima.

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  4. IL LIQUIDATORE HA RAGIONE A DIRE CHE NON C’E’ SPRECO.

    FORSE HO CAPITO, LUI NON HA MESSO NIENTE DI TASCA SUA

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  5. letterio.colloca 12 Febbraio 2014 10:10

    TUTTO E’ RELATIVO.
    Non è solo un modo di dire ed,in questo contesto,vale in quanto:
    -quando si “ottiene la fortuna” di un posto fisso e,guardandoci attorno,ci si può sentire “privilegiati” rispetto a chi un posto fisso non ce l’ha a dispetto di capacità,buona volontà e..(ebbene,si) titoli di studio.Quindi,fare gli schifiltosi sul lavoro è inqualificabile;lavoro pericoloso? ti fai dotare del necessario per l’esecuzione sicura del TUO lavoro.
    -lavoro straordinario? Se fai bene l’ORDINARIO e non hai COMPLICITA’ da parte di chi dirige,non arrivi ad “accumulare” un’altro stipendio;così facendo, hai vanificato un eventuale altro posto di lavoro per un padre di famiglia.
    -il responsabile sostiene di aver operato economie di esercizio rispetto ai suoi predecessori;da costui non ci si aspettava un bilancio consuntivo RELATIVO,bensì INAPPUNTABILE ed AL MEGLIO della PROFESSIONALITA’. Risponde,esaustivamente,la “appianatrice” Tares.
    E si potrebbe continuare ad elencare le “pecoronate” che affiorano ogni giorno dalla…xxxxxxxxxxx ancora nascosta e,con tanta fatica, PROTETTA da vassallaggi anacronistici e mortificanti la dignità umana in senso lato; tanto manda fuori dai gangheri anche i benpensanti e chi ama veramente Messina.
    Quello che fa veramente diventare idrofobo è dover prendere atto che ancora ci sono xxxxxxxxx che, mistificando la più reale realtà sulle barricate della propria xxxxxxxxxx,fanno gli xxxxxxxxxxxxxx difendendo l’INDIFENDIBILE!
    E’ TUTTO RELATIVO …quando hai da fare con gente in palese MALAFEDE.
    MAGISTRATI di MESSINA, è il momento di fare veramente STRAORDINARI.

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  6. Sono d’accordo con Lei.Ma purtroppo ognuno si sente autorizzato ad agire male dall’opinione che in passato si è agito peggio.E se non cambia la mentalità(magari con l’intervento della Magistratura),continueremo a vedere inefficienze e sprechi!

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  7. Amara riflessione sulla città impantanata nei costi dello smaltimento di una tonnellata d’immondizia e che non vede al di là del proprio naso. Ed è la miopia cronica che la dice lunga sulla trappola mortale in cui sono caduti Accorinti ed i suoi assessori assediati come sono dai problemi di ogni giorno. In questa fetida entità, svolazzano come avvoltoi sghignazzanti coloro che hanno fatto manbassa quand’era tempo di vacche grasse ed i granai alimentavano la volgare plebaglia del clientelismo. Mentre i termovalorizzatori sembrano essere lontani mille miglia dalla logica politica e amministrativa. La paranoia delle pastoie, in cui si mischiano responsabilità financo penali, aggredisce ogni residuo di lucidità, affannati come siamo a cavare l’ennesimo ragno dal buco. Di rifiuti si può anche morire perchè è come avere un cappio al collo. Con buona pace di coloro che nell’ombra ancora tramano sinistramente sul baratro di questa sventurata città.

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  8. Direi un affare!

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  9. solo ora si comincia ad affacciarsi alle problematiche di Messinambiente, che, per quanto ne sò, solo sulla carta è una spa partecipata del comune, in quanto è di proprietà del comune. i sig. consiglieri che chiedono, investigano è nel loro pieno diritto, ma perchè, e questa domanda non me la sono fatta solo io, non si è intervenuti anche in passato? non mi si dica che si aspettava questa o quest’altra commissione, mi sentirei offeso. vedo e sento espressioni di ogni genere, numeri del continuo, ma qui si parla di persone.
    non dei dirigenti di passaggio, ma di persone che lavorano in questa società, che per colpa di pochi nullafacenti (ma non solo a messinambiente), si dà addosso a tutti. vorrei sapere come si può lavorare in armonia, quando non hai certezze??, quando lo stipendio (senza straordinari e/o bonus) ritarda ad arrivare e non si vede manco all’orizzonte (i lavoratori atm possono fare scuola). Non dimentichiamoci anche del gemello di messinambiente, che è l’atome3, anch’esso in liquidazione da ottobre, ma che ha ancora all’attivo oltre 50 dipendenti e buonissima parte alti livelli. queste spese sono inserite anche nella tares? non dimentichiamo la lotta fratricida tra queste due partecipate di proprietà comunale per la maggior parte. vedi anche il contenzioso che ne è nato.
    dica infine il sindaco Accorinti, cosa vuole fare effettivamente per il servizio di igiene cittadina, della sorte di queste persone che attendono la propria sorte addidate come nullafacenti e/o sfaticati.
    perchè non si è mai chiesti, ufficialmente, come sono stati assunti ultimamente i quasi 100 lavoratori alla messinambiente, e le tante altre assunzioni con le caratteristiche cucite addosso. e con quali criteri sono stati assunti i lavoratori dell’atome3???
    a dopo!!!

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  10. Quando sarà fatto Santo il commissario De Maria?
    Oppure avrà soltanto una riconoscenza al merito civile?

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  11. dott.Di Maria ,a Tripi ha impiegato anche i dipendenti analfabeti,oppure non sapevano leggere cos’è la “pala”?

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  12. Un commento differente da tutti gli altri: Adesso che è intervenuta la magistratura perché non aspettiamo che la giustizia faccia le indagini del caso anziché sparare a zero su tutto e tutti? Perché essere giustizialisti e colpevolisti ad ogni costo quando oggi c’è un giudice terzo che dipanerà l’intrigata matassa?

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  13. Sei un povero illuso.
    Tra una montagna di carte e l’altra, si provvederà a giocare sino a quando tutto andrà in prescrizione.
    Genovese e Buzzanca non sono importanti come Berlusconi da ispirare la massima velocità nei giudizi.
    Tanto per dimostrare una volta per tutte che la giustizia non è uguale per tutti.

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