Botta e risposta tra Crocetta e Ardizzone sui tagli ai compensi dei consiglieri comunali

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Botta e risposta tra Crocetta e Ardizzone sui tagli ai compensi dei consiglieri comunali

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domenica 15 Marzo 2015 - 07:50

Il presidente della Regione attacca la classe politica che «difende le spese incontrollabili di un esercito di consiglieri comunali che determinano costi insopportabili per gli enti locali». Per il presidente dell’Ars le polemiche sugli amministratori locali servono solo a distogliere l’attenzione dai veri problemi della Sicilia

Il caso gettonopoli diventa ogni giorno di più una questione politica ancor prima che giudiziaria. Se l’indagine della magistratura dovrà fare il suo corso prima di accertare eventuali ipotesi di reato, a Messina come negli altri comuni della Sicilia in cui si sta indagando, a livello politico non mancano prese di posizione ufficiali. Il più agguerrito è il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che dopo l’annuncio dei tagli ai compensi dei consiglieri comunali e le critiche al modus operandi dei componenti dei Consigli comunali, torna a rincarare la dose ed attacca le forze politiche.

«C'è una pezzo della classe politica insensibile, che difende le spese incontrollabili di un esercito di consiglieri comunali che in Sicilia determinano costi insopportabili per gli enti locali. Ho fatto il sindaco e il consigliere comunale, so bene di cosa parlo», ha dichiarato all’Ansa il governatore siciliano

Nonostante il moniti dell’alleato Beppe Picciolo (Dr), che nei giorni scorsi ha invitato Crocetta a non generalizzare e a non sminuire il ruolo dei consiglieri comunali (vedi qui), il presidente della Regione non retrocede di un millimetro e lancia accuse pesantissime: «Ci sono Consigli comunali che si riuniscono sempre di sera e stranamente le sedute ci concludono poco dopo la mezzanotte: in questo modo scattano due gettoni di presenza e doppi rimborsi per i datori di lavoro».

Il governatore siciliano è convinto che ci siano anche altre anomalie . «Per incassare più gettoni e rimborsi possibili, le commissioni consiliari vengono convocate 2-3 volte in una sola giornata . Trovo assurdo – aggiunge – che di fronte a questa pratica una parte del sistema politico strizzi l'occhio ai facili consensi dei singoli consiglieri piuttosto che ascoltare i cittadini indignati per gli scandali che stanno emergendo, proprio sui consiglieri comunali».

Alle parole particolarmente dure del presidente Crocetta risponde il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.

«Continuare ad alimentare le polemiche sulle indennità degli amministratori pubblici locali, da parte di organi istituzionali serve solamente a spostare l’attenzione dai veri problemi della Sicilia», scrive in una nota l’esponente dell’Udc, che dal 2008 al 2010 è stato vice-sindaco di Buzzanca, prima di lasciare il doppio incarico e scegliere la poltrona all’Ars .

Secondo il massimo rappresentante dell’Assemblea siciliana «in tema di indennità degli amministratori pubblici locali bisogna applicare la normativa nazionale, equiparando lo status di sindaci e consiglieri comunali siciliani a quelli del resto d’Italia. Una modifica già prevista, su mia iniziativa, nel disegno di legge predisposto dagli uffici della presidenza dell’Ars, in materia di liberi consorzi comunali e città metropolitane».

Ardizzone sottolinea che «non possono e non devono essere ammesse scorciatoie, che non farebbero altro che creare praterie e privilegi a seguito del libero arbitrio delle interpretazioni di norme da parte del governo di turno».

Il governo Crocetta, però, la sua riforma l’ha già varata e sarà inserita nella manovra finanziaria: prevede la riduzione dei compensi dei consiglieri comunali, che non possono superare il 30% delle indennità degli assessori.

Il governatore siciliano è convinto della bontà del suo provvedimento, ma teme che la norma venga bloccata dall'Assemblea regionale, dove – ritiene Crocetta – le forze politiche potrebbero preferire preservare lo status quo. (DLT)

18 commenti

  1. Ardizzone conosce bene come si arriva alla massima indennità essendo stato anche alla Provincia e non solo compagno di Buzzanca, ma deve difendere i suoi ex colleghi che gli hanno permesso di andare al Governo siciliano. Potrebbe provare a stare in silenzio su una faccenda che potrebbe avere sviluppi che neppure lui immaggina. La gente non ne può più di pagare questi 4 scappati i casa, un povero disgraziato non sa come arrivare a fine mese e questi si permettono di fotterci i nostri soldi. Il consiglio comunale è diventato un altro stipendificio.

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  2. Ardizzone conosce bene come si arriva alla massima indennità essendo stato anche alla Provincia e non solo compagno di Buzzanca, ma deve difendere i suoi ex colleghi che gli hanno permesso di andare al Governo siciliano. Potrebbe provare a stare in silenzio su una faccenda che potrebbe avere sviluppi che neppure lui immaggina. La gente non ne può più di pagare questi 4 scappati i casa, un povero disgraziato non sa come arrivare a fine mese e questi si permettono di fotterci i nostri soldi. Il consiglio comunale è diventato un altro stipendificio.

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  3. «Chi firma in prima convocazione, sebbene il regolamento lo preveda, sa perfettamente che i lavori non si svolgeranno e che quel gettone di presenza non se lo sta guadagnando» Parole delle Fenech del Marzo 2014, da allora si è continuato a rubare i soldi pubblici come se niente fosse accaduto. Beccatevi la DIGOS adesso.

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  4. «Chi firma in prima convocazione, sebbene il regolamento lo preveda, sa perfettamente che i lavori non si svolgeranno e che quel gettone di presenza non se lo sta guadagnando» Parole delle Fenech del Marzo 2014, da allora si è continuato a rubare i soldi pubblici come se niente fosse accaduto. Beccatevi la DIGOS adesso.

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  5. Antonio Arena 15 Marzo 2015 10:31

    Concordo, Ardizzone fa parte del “vecchio” modo di far politica , nonostante non sia un matusalemme anagraficamente lo è dal punto di vista politico. BIsogna garantire una certa remunerazione a tutta quella pletora di portatori di voti, consiglieri regionali, comunali, di quartiere ecc. ….

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  6. Antonio Arena 15 Marzo 2015 10:31

    Concordo, Ardizzone fa parte del “vecchio” modo di far politica , nonostante non sia un matusalemme anagraficamente lo è dal punto di vista politico. BIsogna garantire una certa remunerazione a tutta quella pletora di portatori di voti, consiglieri regionali, comunali, di quartiere ecc. ….

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  7. Crocetta e Ardizzone.
    Il bue che dà del cornuto all’asino.
    George.
    S.C.

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    Il bue che dà del cornuto all’asino.
    George.
    S.C.

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  9. Settimo Libero 15 Marzo 2015 11:29

    La classe politica siciliana è il tarlo profondo di questa vecchia barca in legno chiamata Sicilia.

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  10. Settimo Libero 15 Marzo 2015 11:29

    La classe politica siciliana è il tarlo profondo di questa vecchia barca in legno chiamata Sicilia.

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  11. Variante Inattesa 15 Marzo 2015 11:36

    ASPETTA E SPERA. Visto che ci siamo, perchè non adeguare i deputati e gli assessori regionali siciliani ai consiglieri ed agli assessori regionali del resto di Italia? Speriamo che il grande Presidente Ardizzone ci dia presto una risposta con i fatti… Aspetto e spero!

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  12. Variante Inattesa 15 Marzo 2015 11:36

    ASPETTA E SPERA. Visto che ci siamo, perchè non adeguare i deputati e gli assessori regionali siciliani ai consiglieri ed agli assessori regionali del resto di Italia? Speriamo che il grande Presidente Ardizzone ci dia presto una risposta con i fatti… Aspetto e spero!

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  13. velista anonimo 15 Marzo 2015 18:08

    l’ingnoranza genera politica di bassa qualità .. ci vogliono generazioni nuove, tempostretto etc

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  14. velista anonimo 15 Marzo 2015 18:08

    l’ingnoranza genera politica di bassa qualità .. ci vogliono generazioni nuove, tempostretto etc

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  15. Per sdradicare certe mentalità ci vogliono i talebani o meglio quelli dell’XXXXXX.

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  16. Per sdradicare certe mentalità ci vogliono i talebani o meglio quelli dell’XXXXXX.

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  17. Ardizzone ha ragione … “questa è pura demagogia” … si inizia abbassando le indennità ai consiglieri comunali e si finisce per toccare anche quella del Presidente dell’ARS … continuando così non riusciranno più a comprarsi nemmeno le cravatte … e magari diventano pure come il sindaco scalzo che è tra i pochi ad avere già pronti per essere finanziati tutti i progetti individuati per fronteggiare il dissesto idrogeologico … che vergogna! A ben risentirci!

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  18. Ardizzone ha ragione … “questa è pura demagogia” … si inizia abbassando le indennità ai consiglieri comunali e si finisce per toccare anche quella del Presidente dell’ARS … continuando così non riusciranno più a comprarsi nemmeno le cravatte … e magari diventano pure come il sindaco scalzo che è tra i pochi ad avere già pronti per essere finanziati tutti i progetti individuati per fronteggiare il dissesto idrogeologico … che vergogna! A ben risentirci!

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