Dopo l'inchiesta continuano le reazioni:chi chiede le dimissioni chi propone la modifica del sistema

Dopo l’inchiesta continuano le reazioni:chi chiede le dimissioni chi propone la modifica del sistema

Dopo l’inchiesta continuano le reazioni:chi chiede le dimissioni chi propone la modifica del sistema

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venerdì 13 Novembre 2015 - 17:33

Con il passare delle ore aumentano le prese di posizione politiche sul caso gettonopoli. Il Megafono chiede un passo indietro a chi ha sbagliato, lo stesso fa l'associazione Indietrononsitorna. Reset scrive una lettera alla città, Cittadinanzattiva guarda al dissesto e alle responsabilità dell'amministrazione. Italia dei valori pensa a cambiare le modalità del gettone di presenza. Riflessione di Lucia Tarro Celi.

Continuano le reazioni su Gettonopoli. Ecco quella dei segretari cittadino e provinciale di Italia dei valori Salvatore Mammola e Nino Alessi.

“Alla luce di quanto è emerso sembrerebbe che parecchi consiglieri comunali nell’esercizio delle proprie funzioni avessero come solo interesse, l’arricchimento personale, se così fosse, ci ritroveremmo di fronte a un fatto gravissimo che darebbe uno spaccato di quanto il decadimento morale sia arrivato dentro le istituzioni che dovrebbero rappresentare i cittadini e difenderli da una politica troppe volte lontana dai bisogni. Detto ciò, ci auguriamo per la città e per l’istituzione che il consiglio comunale rappresenta, che i consiglieri coinvolti nell’indagine dimostrino nelle sedi opportune la propria innocenza. Sicuramente ci ritroviamo di fronte ad anomalie che da anni vedono i cittadini al servizio della politica e non viceversa, riteniamo che forse sia arrivato il momento di rivedere le modalità che regolano le spettanze sui i gettoni di presenza e le commissioni, bisogna riscrivere nuove regole per ridare dignità alla politica. Allo stesso tempo l’Italia dei Valori è sempre vicina alle Forze dell’ordine ed ai magistrati che compiono il proprio dovere con sacrificio ed abnegazione; piace ricordare che è grazie soprattutto a loro e al loro lavoro se in questi ultimi anni si è riusciti ad intervenire sul malaffare e sulla mala politica nella nostra Città, nella nostra Regione, nel nostro Paese.”

Interviene anche la Pd Lucia Tarro Celi

“Il terremoto del 1908 ha determinato nella città di Messina l'oblio antropologico delle sua memoria, producendo tra gli abitanti la percezione di un silenzio destinato ad accettare le rovine politiche ,oltre che naturali, della sua storia e del suo presente. Oggi, l'urlo mediatico sulle vicende idriche e sugli scandali in Consiglio Comunale rompono il silenzio e ci consegnano una città umiliata nella sua immagine, cancellata nella sua essenza di comunità civile. Riusciremo a ritrovare l'orgoglio di appartenere ad un dei territori più belli del Mezzogiorno d'Italia e a coniugare tale bellezza con una sfida politica e sociale all'altezza dei tempi?
La furbizia prevale ai livelli più bassi e mi vien voglia di dire a quei consiglieri comunali,, oggi, indagati che il danno prodotto non è rivolto solo alle già esigue casse comunali, ma a tutti noi e alla città intera.Sono stata consigliere comunale e posso dire che il lavoro nelle commissioni (con la verifica delle delibere e il dibattito che ne scaturisce) è assolutamente una priorità rispetto all'impegno politico rivolto poi in sede di Consiglio. Evidentemente il contesto politico che ospita gran parte dei Consiglieri eletti mette in scena quel gioco delle parti che ritualmente segna attori e linguaggi , fuori certamente da quella dialettica politica in grado di trasformarsi in servizio a favore della città. Non voglio sparare nel mucchio, so che ci sono tra gli scranni del Consiglio persone responsabili. Ma non bastano più casi isolati per cancellare l'ombra del declino morale che vive ormai nella percezione collettiva e che investe la stessa credibilità dei partiti politici e delle Istituzioni. Ritorno sull'idea della "disperazione attiva" basata su una vera rivoluzione culturale, che ponga al centro la questione etica e la formazione di classi dirigenti competenti e che facciano della passione politica un veicolo indispensabile per intercettare il cuore e la mente dei cittadini messinesi e per ricostituire quel'orgoglio di appartenenza, oggi disperatamente caduto nell'oblio.”

Dopo il Pdr a dire la sua è il Megafono che conta due indagati su tre tra gli esponenti che siedono nell’aula di Palazzo Zanca. Il Megafono fa un plauso all'azione della Magistratura nella certezza che sarà fatta ulteriore chiarezza, fino in fondo, ma chiede un passo indietro a chi ha sbagliato. “La città di Messina e i suoi cittadini sono già fin troppo provati da innumerevoli e croniche problematiche territoriali e da troppi disagi quotidiani per poter sopportare questa ulteriore mortificazione. Da oltre dieci giorni siamo alla ribalta nazionale per un "tubo rotto" che la municipalizzata AMAM non ha saputo aggiustare lasciandoci fino ad oggi senza acqua e che per ripristinarlo è stato chiesto al Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza e ancora è fresca la ferita degli arresti per tangenti nella partecipata Messinambiente, adesso anche il caso definito "Gettonopoli". Noi non vogliamo la "testa" di nessuno ma chiediamo a tutti i consiglieri che hanno "sbagliato" un atto di responsabilità verso la città e di devozione verso i cittadini ed i loro stessi elettori invitandoli a fare un passo indietro e lasciare che la magistratura possa accertare le singole responsabilità in un clima disteso e di piena collaborazione, fiduciosi che ognuno possa chiarire la propria posizione”.

Il Megafono però guarda oltre e chiede che nel più breve tempo possibile venga formulata, discussa ed approvata una proposta di delibera per rivedere il regolamento comunale prevedendo la riduzione del 50% dei compensi ad oggi corrisposti sostituendo l’istituto del gettone di presenza con l’indennità di funzione legata ad un numero minimo di sedute consiliari e di commissione.

I grilli dello Stretto : “Il caso Gettonopoli esploso a Messina deve far riflettere tutti sul ruolo giocato in questa città dalla politica e su come il bene pubblico sia stato fino ad oggi amministrato. La magistratura ha fatto luce su un sistema indecoroso che mostra quanto poco a cuore stia ai consiglieri il bene dei cittadini e dei loro elettori. Alla luce di questo, aspettando che l’iter giudiziario faccia il suo corso, chiediamo con decisione le dimissioni dei consiglieri comunali coinvolti nello scandalo di Gettonopoli”. “Gli eletti del M5S si tagliano lo stipendio e restituiscono i soldi ai cittadini: non tolleriamo chi pensa che la politica sia solo cercare di rubare quanto piu' possibile – DIMETTETEVI- L' ONESTA' TORNERA' DI MODA”.

I grilli dello Stretto hanno lanciato una petizione online per chiedere le dimissioni dei consiglieri https://www.change.org/p/presidente-del-consiglio-comunale-di-messina-sindaco-di-messina-messina-i-consiglieri-indagati-devono-dimettersi?recruiter=58872226&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink

Dopo mesi di silenzio torna a dire la sua anche l'associazione Indietrononsitorna che di fronte a quanto accaduto non esita a dire che evidentemente la Magistratura appare l'unica Istituzione capace di fare un po' di pulizia nella nostra città, essendo da tempo la politica completamente incapace di assumersi le proprie responsabilità. “In soli due giorni abbiamo appreso che durante le passate amministrazioni(è proprio il caso di dire: "quellicheceranoprima"),venivano perpetuate truffe a danno dei cittadini messinesi in una partecipata come Messinambiente; che tramite un utilizzo disinvolto della finanza creativa si costruivano buchi spaventosi nel bilancio comunale; in ultimo, lo scandalo del "bancomat comunale" che i filmati della Digos hanno dimostrato in maniera inequivocabile. Fatti che tanti conoscevano già da tempo, denunciati peraltro da Lucy Fenech, in una coraggiosa e solitaria battaglia, ed in qualche modo sottolineati anche dalla deputata regionale Valentina Zafarana, che aveva chiesto a suo tempo chiarezza proprio sulle commissioni consiliari. Ci aspettiamo adesso che chi ha sbagliato faccia un passo indietro dimettendosi, così come richiesto anche dalle segreterie dei rispettivi partiti. La lotta per la legalità passa attraverso il rispetto dei ruoli e delle Istituzioni, nessuna scorciatoia è ammissibile. Con l'elezione di Accorinti i messinesi hanno affermato che prima di tutto agli amministratori si richiede onestà e trasparenza, per alcuni forse non è una condizione sufficiente, ma certamente è un prerequisito necessario. E su questo punto indietro non si torna”.

Per Reset i fatti di questi ultimi giorni sono solo una conferma del fatto che vbisogna cambiare rotta su tutta la linea. “La nostra Ccittà nel volgere di sole due settimane ha subito gli ennesimi schiaffi che hanno refertato la morte della politica messinese. Dallo “stupro” di chi ha governato Messina per decenni all’incapacità di chi la governa da due anni e mezzo passando dalle inchieste che dimostrano solo come la politica, di #quellidiprima e di #quellidiora, abbia clamorosamente perso. L’essere perbene e l’essere onesti non può divenire elemento connotativo poiché È, e non dovrebbe essere, condizione necessaria per rappresentare una comunità. Non può passare nuovamente il messaggio che sia sufficiente essere onesti per governare una comunità in ginocchio che ha necessità certamente di onestà ma anche e soprattutto di soluzioni. L’onestà da sola non basta e non perché non abbia valore ma solo perché non è sufficiente per cambiare le sorti della nostra città. Etica e competenza. Servono entrambe e se i Messinesi si faranno prendere dalla rabbia e sceglieranno ancora una volta di accontentarsi del meno peggio allora il prossimo capitolo che verrà scritto purtroppo sarà quello della morte definitiva di Messina. Noi ringraziamo la Magistratura per il lavoro fatto ma crediamo che quando la magistratura è costretta a sostituirsi alla politica questo accade perché la politica non è all’altezza. Non si possono mischiare il piano giudiziario e quello politico poiché si tratta di piani e profili differenti e soprattutto di interpreti differenti. Se fino al 10 novembre 2015 l’esperienza amministrativa di Consiglio, Giunta e Sindaco apparivano fallimentari oggi lo appaiono ancora di più poiché la politica ha abdicato al proprio ruolo. E mentre il Sindaco sceglie di mantenere un “profilo basso” nella vicenda di “gettonopoli” lo stesso non perde occasione per fare propaganda credendo di poter andare avanti solo per aver fatto una denuncia. Un Sindaco va avanti per i risultati che ottiene e non per le denunce o per la capacità che ha di dare sempre ad altri la colpa dei propri limiti. Chi amministra deve assumersi le responsabilità che pericle ci ricorda, deve dare risposte ai bisogni della società e tutto il resto è tutto tranne che politica. Ed è proprio al senso di responsabilità che richiamiamo Consiglio, Giunta e Sindaco chiedendo loro un passo indietro perché continuare così significa non essere responsabili”.

Da Salvatore Vernaci di Cittadinanzattiva un’analisi su gettonopoli e dissesto, con chiare responsabilità da parte dell’amministrazione Accorinti. “La condotta dei Consiglieri Comunali incide sulle dissestate casse comunali. Ma la responsabilità maggiore, sulla base degli atti riportati quotidianamente sulla stampa, ce l’ha l’amministrazione comunale attiva per non avere dichiarato, almeno fino ad oggi, il dissesto finanziario del Comune”. Per Cittadinanzattiva: “L’omissione, ovvero la tardiva dichiarazione di uno stato di dissesto, ormai da tempo fattualmente concretizzatosi, lungi dal costituire una condotta improntata alla tutela delle condizioni finanziarie dell’ente, appare suscettibile di arrecare ulteriore detrimento alla già compromessa situazione dell’ente, sia in ragione degli strutturali rischi di involuzione finanziaria esistenti, sia avuto riguardo alla impossibilità di usufruire degli effetti giuridici agevolativi tipici della disciplina del dissesto finanziario, con la creazione dei presupposti per l’instaurarsi del danno erariale, così come ha stabilito la Corte dei Conti calabra”. Dunque la strada maestra da percorrere sarebbe quella di andare alle elezioni amministrative nella primavera del 2016. “Qualcuno ritiene che ormai la tempesta sia passata. Non è così. L’Amministrazione, indipendentemente dall’esito dell’eventuale procedimento, ha l’obbligo di chiedere, nelle more, il rimborso dell’indennità per i giorni, secondo la Procura non spettanti e quanto corrisposto (rimborsato) ai datori di lavoro, pubblici e privati, per le assenze “incriminate” dei lavoratori – consiglieri comunali.

24 commenti

  1. Come non dare credito al megafono partito del governatore che tanto bene sta facendo in sicilia ,ma visto che ha il 66,6 per cento periodico di consiglieri indagati ,anche a Messina.Quasi il timore dei partiti di appartenenza di richiamare i consiglieri indagati.Indagati con prove video schiaccianti ed i partiti a dire ,non è che per caso vi sfiora l idea di dimettervi?O anche loro come altri illustri sono vittime della magistratura ?

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  2. Come non dare credito al megafono partito del governatore che tanto bene sta facendo in sicilia ,ma visto che ha il 66,6 per cento periodico di consiglieri indagati ,anche a Messina.Quasi il timore dei partiti di appartenenza di richiamare i consiglieri indagati.Indagati con prove video schiaccianti ed i partiti a dire ,non è che per caso vi sfiora l idea di dimettervi?O anche loro come altri illustri sono vittime della magistratura ?

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  3. Ma come si fa a chiedere un atto di responsabilità a degli irresponsabili ? Si devono dimettere e basta !

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  4. Ma come si fa a chiedere un atto di responsabilità a degli irresponsabili ? Si devono dimettere e basta !

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  5. Anzichè la manifetazione con le candele, propongo la manifestazione con lattuga,pomodori e uova.Così almeno il gettone lo spendono in lavanderia.#pomodiri-al-consigliere

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  6. Anzichè la manifetazione con le candele, propongo la manifestazione con lattuga,pomodori e uova.Così almeno il gettone lo spendono in lavanderia.#pomodiri-al-consigliere

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  7. QUESTI NON SI DIMETTERANO MAI,HANNO L’ATTACK CHE LI TIENE VINCOLATI ALLA SEDIA E VEDRETE CHE A BREVE RITORNERANNO A PRENDERSI IL GETTONE.Loro sono convinti di essere STATI ELETTI non per fare gli interessi dei cittadini,ma per intascare ,agratis,il gettone che mensilmente vale oltre 2000 euro,senza mancu annari a zappare.

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  8. QUESTI NON SI DIMETTERANO MAI,HANNO L’ATTACK CHE LI TIENE VINCOLATI ALLA SEDIA E VEDRETE CHE A BREVE RITORNERANNO A PRENDERSI IL GETTONE.Loro sono convinti di essere STATI ELETTI non per fare gli interessi dei cittadini,ma per intascare ,agratis,il gettone che mensilmente vale oltre 2000 euro,senza mancu annari a zappare.

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  9. Bravo, vedi che quando vuoi…. e non c’è nessun preconcetto da parte mia,parole sante.

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  10. Bravo, vedi che quando vuoi…. e non c’è nessun preconcetto da parte mia,parole sante.

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  11. Quindi per avere la sua approvazione,devo dire che del tibetano mi piace tutto? e va bene faccio come vuole lei,cioè l’asino con le ali.Ma secondo lei u sinnacu lo sapeva o no che quelli firmavano e scappavano?e si stava mutu picchi ci conveniva cosi?

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  12. Quindi per avere la sua approvazione,devo dire che del tibetano mi piace tutto? e va bene faccio come vuole lei,cioè l’asino con le ali.Ma secondo lei u sinnacu lo sapeva o no che quelli firmavano e scappavano?e si stava mutu picchi ci conveniva cosi?

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  13. Scusi Mammola, leggo “se così fosse”, ma cosa vuole di più le facciamo un disegnino ? “Bisogna riscrivere le regole” si, può essere, ma intanto rispettiamo quelle che ci sono!!!!!!

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  14. Scusi Mammola, leggo “se così fosse”, ma cosa vuole di più le facciamo un disegnino ? “Bisogna riscrivere le regole” si, può essere, ma intanto rispettiamo quelle che ci sono!!!!!!

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  15. Se comincia a dire che le piace tutto, sarebbe meno divertente.Spassionatamente penso che il Sindaco non sapesse, ma il suo sottile ragionamento sulla convenienza del tacere ci può anche stare.Fino a quando non cisarà qualcosa di assodato resto delle mie idee, comunque non metto la mano sul fuoco su tutta la giunta.

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  16. Se comincia a dire che le piace tutto, sarebbe meno divertente.Spassionatamente penso che il Sindaco non sapesse, ma il suo sottile ragionamento sulla convenienza del tacere ci può anche stare.Fino a quando non cisarà qualcosa di assodato resto delle mie idee, comunque non metto la mano sul fuoco su tutta la giunta.

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  17. Loro non si dimettono? Mandiamoli via noi a suon di calci! Che si vergognino! Ma non credo che abbiano il rossore sul viso al punto tale da vergognarsi. I soldi continueranno ad ammiccarseli a discapito nostro, calandroni e indegni che non li prendiamo per il bavero e ci facciamo restituire i soldi rubati. Se rinasco voglio fare il politico, basta che lecco il sedere a qualche altro ladrone precedente per poi prendere il suo posto. Io voto tale gentaglia per garantire i miei interessi e questi? Semplice, se ne fottono di Messina (ultima città d’Italia) e rubano i soldi! Ditemi voi che appellativi dar loro!

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  18. Loro non si dimettono? Mandiamoli via noi a suon di calci! Che si vergognino! Ma non credo che abbiano il rossore sul viso al punto tale da vergognarsi. I soldi continueranno ad ammiccarseli a discapito nostro, calandroni e indegni che non li prendiamo per il bavero e ci facciamo restituire i soldi rubati. Se rinasco voglio fare il politico, basta che lecco il sedere a qualche altro ladrone precedente per poi prendere il suo posto. Io voto tale gentaglia per garantire i miei interessi e questi? Semplice, se ne fottono di Messina (ultima città d’Italia) e rubano i soldi! Ditemi voi che appellativi dar loro!

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  19. ecco una persona con la quale si puo discutere senza insulti,io non sono profeta ma qualche volta un dubbio mi assale,senza offesa ,il pane di solito non lo mangio dal “cozzo” ed a pensare male il più delle volte ciazzecca.Comunque rifletta sul perchè insisto “lui non poteva NON sapere.saluti

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  20. ecco una persona con la quale si puo discutere senza insulti,io non sono profeta ma qualche volta un dubbio mi assale,senza offesa ,il pane di solito non lo mangio dal “cozzo” ed a pensare male il più delle volte ciazzecca.Comunque rifletta sul perchè insisto “lui non poteva NON sapere.saluti

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  21. Premetto che nessuno li può far dimettere, io intanto mi sono andato a firmare la mozione on line del M5S e ci sono, fino a questo momento, oltre 300 persone che la pensano come me. Può non servire a nulla, ma serve a dare a queste personucce il senso della loro indegnità.

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  22. Premetto che nessuno li può far dimettere, io intanto mi sono andato a firmare la mozione on line del M5S e ci sono, fino a questo momento, oltre 300 persone che la pensano come me. Può non servire a nulla, ma serve a dare a queste personucce il senso della loro indegnità.

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  23. Ma cosa stiamo a discutere? Personaggi non credibili, inaffidabili, dalla reputazione compromessa, sui quali ancora ci si interroga sull’opporrtunita della linea da adottare. Non se ne vogliono andare? Si attivino gli strumenti legislatiivi esistenti nei confronti di chi non esprime la necessaria dignità a ricoprire ruoli istituzionali, ed è fatta!

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  24. Ma cosa stiamo a discutere? Personaggi non credibili, inaffidabili, dalla reputazione compromessa, sui quali ancora ci si interroga sull’opporrtunita della linea da adottare. Non se ne vogliono andare? Si attivino gli strumenti legislatiivi esistenti nei confronti di chi non esprime la necessaria dignità a ricoprire ruoli istituzionali, ed è fatta!

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