Ok al progetto di recupero della Foresta di Camaro. Serve una delibera di giunta per inviarlo a Palermo

Ok al progetto di recupero della Foresta di Camaro. Serve una delibera di giunta per inviarlo a Palermo

Marco Ipsale

Ok al progetto di recupero della Foresta di Camaro. Serve una delibera di giunta per inviarlo a Palermo

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lunedì 11 Novembre 2013 - 00:35

Dalla Regione arriverà il decreto di finanziamento da oltre 1 milione di euro. Con ogni probabilità, i lavori verranno poi affidati alla Forestale di Messina, che ha in atto una convenzione con il Comune e ha già operato all’interno della Pineta per eliminare il rischio d’incendio e idrogeologico. A breve, forse già in questa settimana, via ai lavori da 420mila euro per interventi di carattere fitosanitario a tutela del patrimonio boschivo

Un patrimonio comunale dal valore ambientale altissimo, ricco di sentieri storici, antichi mulini, importanti presenze botaniche, zoologiche e arboree, come ad esempio conifere, castagni ed acacie. La foresta di Camaro è la più antica di Sicilia, nasce nel 1874 e si sviluppa sui Peloritani dai 370 metri sul livello del mare sino agli 850 di Pizzo Chiarino. Si raggiunge da Camaro Superiore, per mezzo di una strada in pessime condizioni, oppure dai Colli Sarrizzo, tramite la strada sterrata che attraversa l’ex colonia montana “Principe di Piemonte” e il nuovo centro polifunzionale d’educazione ambientale.

Un patrimonio di 96 ettari non fruibile. Perché lo diventi, sono necessari lavori di riqualificazione ambientale, già finanziati dalla Regione nel mese di giugno 2012, quasi un anno e mezzo fa. 1 milione e 50 mila euro nell’ambito del programma Pisu – Pist (Piani di Sviluppo Urbano e Territoriale) attuativo del piano strategico 2020.

Come spesso accade, le pastoie burocratiche hanno rallentato l’iter, che però ora sembra essersi sbloccato. Il mese scorso, infatti, l’Ispettorato Foreste di Messina ha dato l’ok idraulico-forestale al progetto redatto dall’Ufficio Programmi Complessi del Comune. Prima di inviarlo alla Regione, però, “visto che sono stati rinnovati i pareri, serve una nuova delibera di giunta per l’approvazione definitiva”. E’ quanto ci spiega il responsabile unico del procedimento, l’arch. Pasquale Tripodo: “In questa settimana manderò in giunta la delibera di approvazione. Una volta completato quest’ultimo passaggio, non dovrebbero più esserci problemi per ottenere il finanziamento. Dall’assessorato regionale mi hanno detto che stanno solo aspettando che vengano completati tutti gli iter relativi al progetto”.

Ad occuparsi dei lavori, poi, sarà con ogni probabilità la Forestale di Messina, che sta già operando all’interno dell’area boschiva in forza della convenzione siglata col Comune. Un iter travagliato anche questo, visto che sono state apportate modifiche in più occasioni, ma che è giunto a conclusione lo scorso 20 settembre. “Dovremo sicuramente scrivere un atto aggiuntivo al protocollo esistente – afferma l’arch. Tripodo – perché bisognerà agire in concordanza, visto che dei lavori si dovranno occupare loro. Già per altri progetti in cui c’era un soggetto gestore, è stata intrapresa questa strada e la Regione non si è opposta. In questo caso a maggior ragione, visto che l’Azienda Foreste è un ente regionale”.

E la Forestale ha già fatto un primo intervento. “La strada in pietra lavica era impraticabile perché sommersa dalle sterpaglie, era difficile anche accedervi – spiega il dirigente provinciale Giuseppe Aveni –, c’erano arbusti altissimi e il rischio d’incendio era elevato. L’abbiamo subito ripulita e salvaguardata. Ora la parte inferiore e quella superiore sono di nuovo collegate. E’ un’opera d’arte d’ingegneria militare, ad ampio raggio, che veniva utilizzata, ad esempio, per il trasporto del legno con il carromatto trainato dai buoi fino al porto.

Abbiamo operato anche sul dissesto del terreno perché c’era un pericolo potenziale consistente, certificato da Prefettura e Protezione Civile. La foresta di Camaro è un patrimonio immenso a sette minuti dal centro città. Quando si riuscirà a renderla fruibile, ci si potranno portare pure i croceristi, anche in considerazione della presenza del vicino centro polifunzionale.

Nella zona adiacente, ci hanno finanziato un altro progetto con la misura 313 (incentivazioni di attività turistiche, ndr) di 500mila euro per fare un centro di educazione ambientale. Sarà un luogo d’importanza europea per il rispetto della natura. Molti messinesi non sanno neanche che a due passi abbiamo una delle sugherete più antiche, un bel castagneto ed alberi di pino secolari. Purtroppo si è perso molto tempo per definire la convenzione tra noi e il Comune. C’era un problema catastale, con fogli e particelle antiche che non corrispondevano. La registrazione è del 20 settembre, meno di due mesi fa”.

C’è poi un altro finanziamento da 420mila euro, già assegnato nell’ambito del Por Sicilia 2007-2013, Piano di Sviluppo Rurale, con la misura 226 (ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi) e alla registrazione della Corte dei Conti. “Spero che il via libera arrivi presto – prosegue Aveni -. Già da questa settimana potremmo iniziare la cura fitosanitaria della foresta, eliminando gli alberi malati. Sono lavori che vanno fatti entro il 31 dicembre, a completamento delle giornate lavorative dei nostri operai. Quando usciranno nuovi bandi, presenteremo ancora altri progetti, così come abbiamo fatto, ad esempio, per i sentieri di Capo Milazzo, che adesso sono uno dei pochi luoghi naturali in tutto il Mediterraneo accessibili autonomamente ai disabili”.

E per il progetto redatto dal Comune? – chiediamo -. “Dovranno trasferirci il finanziamento – risponde Aveni -, visto che l’area è in concessione alla Forestale. Nel momento in cui arriva, ci mettiamo subito all’opera, perché lavoriamo ad amministrazione diretta, abbiamo delle agevolazioni e non dobbiamo ricorrere alle gare d’appalto, coi soliti tempi lunghissimi che le caratterizzano. Le nostre risorse umane sono formate per lavorare in Siti d’Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale e per farlo in tempi brevi, visto che utilizziamo risorse economiche europee sulle quali c’è un monitoraggio continuo”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Aggiorneremo pure i moduli statistici che ci danno ultimi x verde?

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  2. il verde pubblico per anni è stato solo quello delle rotatorie inaugurate in pompa magna da Buzzy….

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