La 68enne Concetta Gioè aveva profonde ferite sul corpo ma intorno non è stato trovato nulla che può essere stato usato come arma
E’ ancora presto per fare una ipotesi concreta ma gli elementi per pensare ad un crimine ci sono. Concetta Gioè, 68 anni, nativa di Palermo, aveva delle profonde ferite sulla parte superiore davanti del corpo, ed è stata trovata in una pozza di sangue, stamane davanti la chiesa di Santa Caterina a Messina. A chiamare i carabinieri è stato il 118. Quando il personale medico è arrivato sul posto, però, non c’era più niente da fare per lei.
La Procura di Messina vuole vederci chiaro ed ha chiesto ai Carabinieri di Messina Centro, ai comandi del Capitano Marcello Savastano, di cominciare subito le indagini. Dopo i rilievi scientifici sul posto, il corpo della donna stato trasferito all’obitorio dove il medico legale ripeterà l’esame per approfondire i segni di quelli che sembrano profondi tagli alla gola e in altre parti del corpo. Difficile pensare ad un suicidio, ad un primo esame, ma sarà l’autopsia a dare maggiori indicazioni.
Stamane sul posto c’era anche il sostituto procuratore Piero Vinci, che sta seguendo il caso e coordinando gli accertamenti. Al vaglio le immagini degli impianti della zona, anche se la piazzetta davanti la chiesa di Santa Caterina non era sorvegliata. Pochi anche i testimoni utili, al momento. Intorno al corpo della donna non c’erano oggetti che possono essere stati usati come armi per ferirla.
Concetta, senza fissa dimora, frequentava abitualmente la zona dove era ormai conosciuta. Stamane il suo corpo era ormai senza vita, quando l’hanno trovata, davanti ad un ingresso laterale della chiesa.
