Giallo siciliano. Affresco bucolico in salsa siciliana che svela la sua anima noir

Giallo siciliano. Affresco bucolico in salsa siciliana che svela la sua anima noir

Tosi Siragusa

Giallo siciliano. Affresco bucolico in salsa siciliana che svela la sua anima noir

sabato 07 Marzo 2020 - 15:34

Geri Villaroel GIALLO SICILIANO Prefazione del Prof. Giuseppe Amoroso In copertina: PANE E COLTELLO – DI GIAMBECCHINA DI SAMBUCA DI SICILIA Edito 2018 (seconda edizione) Seconda edizione del fortunato romanzo, ove la narrazione è ilare e pensosa, pervasa di malinconia e scandaglia i dettagli di una realtà siciliana nella calura di un fine estate. Gli incantamenti si susseguono, in un continuo contrasto di toni, mentre lo sviluppo dei fatti da incalzante si fa all’improvviso sospeso. Il gioco romanzesco fa da guida ad un microcosmo ove l’antica terra è protagonista dell’affresco, con quella sua piazza da cartolina, la campagna silenziosa, i vicoli fuori dal tempo e quel cedro del Libano che si impone ai lettori e suggerisce l’intitolazione del I “quadro”. E troviamo Gaspare, giornalista contadino, smanioso per indole, che si esprime attraverso massime, è nostalgico dei tempi andati, un po’ come la cognata Amalia già legata a lui da un amore “irrituale”, poi interrotto, e ancora, Don Prospero, che si gioca la tonaca, Maricchia, finta innocente e il marito, cavaliere Scaramella, confuso e smarrito per la voglia di un erede, una cantante d’operetta, molto fascinosa, il generale detto “Zenith” perché ossessionato dalla puntualità e infine Arginolfi, maestro di piano, amato dall’allieva Ermelinda e l’omone, il Notaio Panella. Intanto un evento devastatore, legato a Don Ciccio “il Massaro”, annuncia l’arrivo dell’autunno. L’autore, che come sovente, è avvezzo a operare con toni ora sornioni ora eleganti, conferisce al suo principale personaggio una certa suggestione autobiografica, fa uso di una scrittura sfumata ove la vita reale (ma romanzata) e quella consegnata a un manoscritto, vergato da Gaspare, addivengono a sintesi, finchè ogni elemento di quel complicato groviglio non concorre appieno alla composizione di una godibile e ritmata storia romanzesca, in parte governata dalla suspance, ma sempre ben limata dal nostro Villaroel.

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