Gioele: niente sangue in auto. I Mondello: Daniele trattato come Parolisi

Gioele: niente sangue in auto. I Mondello: Daniele trattato come Parolisi

Alessandra Serio

Gioele: niente sangue in auto. I Mondello: Daniele trattato come Parolisi

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giovedì 10 Settembre 2020 - 11:16

Gli esami al luminol confermano che nell'auto di Viviana non c'è sangue di Gioele. Il giallo di Caronia a Chi l'ha visto dove i Mondello si scagliano contro le ricerche: fatte male

Gli esami al luminol eseguiti dai consulenti della Procura e della famiglia Mondello confermano quanto era già emerso dai primi accertamenti eseguiti a suo tempo dalla Polizia: nella Opel Corsa di Viviana Parisi non ci sono tracce di sangue, né del piccolo Gioele né di altri.

avv Pietro Venuti
l’avvocato Pietro Venuti

A dirlo è l’avvocato Pietro Venuti, legale dei Mondello, il giorno dopo gli accertamenti effettuati a Brolo, nell’autorimessa Letizia dove era stata rimorchiata l’auto, parlando alle agenzie di stampa: “Non sono presenti tracce ematiche nella Opel Corsa, guidata da Viviana Parisi lo scorso 3 agosto quando ha avuto un incidente nell’autostrada A 20 Messina Palermo, con un furgone di una ditta che lavorava per lavori di manutenzione, nella galleria Pizzo Turda nei pressi di Caronia. Sull’auto la donna viaggiava con il figlio Gioele Mondello, 4 anni, e la Procura di Patti voleva accertare attraverso queste esame se il bimbo avesse potuto ferirsi durante l’incidente”.

All’esame, effettuato ieri sera, i Mondello hanno partecipato col loro legale, il perito Domenico Costa, che ha affiancato gli addetti della Polizia Scientifica. “Sull’auto di Viviana dunque – prosegue Venuti – non c’erano tracce di sangue. Sembra perdere peso a questo punto l’ipotesi che Gioele sia morto durante l’incidente, anche se non si può escludere del tutto che il piccolo nella collisione abbia sbattuto da qualche parte e abbia avuto poi un’emorragia interna morendo dopo nelle campagne di Caronia. Tuttavia se l’incidente fosse stato rilevante il bimbo avrebbe potuto tagliarsi e quindi qualche traccia di sangue sarebbe stata ritrovata”.

Il lavoro della Scientifica e dei periti prosegue oggi a Sant’Agata, al Commissariato di Polizia, dove verranno passati al luminol anche i reperti prelevati a Caronia, ed in particolare la catasta sotto il quale è stato ritrovato Gioele.

Intanto la famiglia Mondello torna a puntare il dito contro le ricerche.
Ringrazio Chi l’ha Visto per l’aiuto e l’impegno nella ricerca della verità, mi scuso se non ho la forza di sostenere un’intervista. Voglio cogliere l’opportunità per dire che le ricerche sono state del tutto inefficaci. Il signore che ha trovato mio figlio lo ha trovato con un falcetto” ha detto Daniele ieri sera durante la trasmissione di Rai 3, che durante la battuta di ricerche, a metà agosto scorso, ha lanciato uno speciale proprio da Caronia, malgrado la trasmissione non fosse ancora in onda col consueto palinsesto.

La famiglia Parisi e i Mondello sembrano non darsi pace: si poteva fare di più, secondo loro, si doveva fare di più soprattutto nelle prime ore, quando mamma e figlio forse erano ancora vivi, e cercavano aiuto. E anche dopo: il corpo di Gioele avrebbe potuto essere trovato prima, e non dopo due settimane, straziato dagli animali e dal caldo.

La sorella di Daniele e zia di Gioele, Mariella Mondello, e il padre, lanciano dai microfoni della trasmissione un j’accuse ancora più duro: “A noi ci è stato impedito di andarli a cercare (….) quando sono scomparsi, ci siamo messi in macchina per raggiungere l’autostrada, ma siamo stati bloccati e rimandati a casa. La prima sera era fondamentale, si poteva sentire il pianto del bambino. La notte non c’era nessuno. Sicuramente li avremmo trovati vivi e invece mio fratello è stato trattato come Parolisi“, racconta Mariella, la zia di Gioele.

Loro le ricerche non le hanno fatto bene, si poteva fare molto di più, di sera non lavoravano, di giorno c’era il sole. Li potevo trovare morti, ma non mangiati” aggiunge il nonno. “Il signore che ha trovato Gioele, un volontario, ha dichiarato che ha sentito il cattivo odore. Questo significa che le ricerche lì non sono state fatte nemmeno dai cani. Hanno cercato in maniera superficiale, iniziavano alle 8:39 e alle 10:00 con 42 gradi si andavano a mettere sotto gli alberi. Gli dicevo di iniziare alle 6 del mattino, ma niente”, conclude Mariella.

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Un commento

  1. CARA ZIA, CARO PAPA, CARO NONNO, SE SAPESSI CHE MIA MOGLIE E MIO FIGLIO SONO DISPERSI IN QUELLA ZONA , STATE PUR CERTI CHE NON MI FERMA NESSUNO PER COMINCIARE LE RICERCHE !
    IN MEZZO A QUEGLI ALBERI C’ERA IL VOSTRO SANGUE , VOSTRA FIGLIA E VOSTRO NIPOTE, E NEANCHE INCATENATO MI SAREI FERMATO PER CERCARLI.
    LE RICERCHE NON STATE SUPERFICIALI, E’ VERO, MA VOI NON PENSATE DI RISOLVERE IL TUTTO ADDITANDO A POSTERIORI LE FORZE ARMATE.

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