Giornata contro la violenza sulle donne. Messina si colora di arancione

Giornata contro la violenza sulle donne. Messina si colora di arancione

Marco Ipsale

Giornata contro la violenza sulle donne. Messina si colora di arancione

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martedì 24 Novembre 2020 - 11:39

Domani luce arancione alla Caserma del Comando provinciale dei Carabinieri, alla Prefettura, a Palazzo Zanca e alla stele della Madonnina. L'iniziativa "Clementine antiviolenza" e la mostra di Silvana Chiozza

Orange the World, colora il mondo di arancione, è la campagna mondiale che inizia il 25 novembre e si conclude il 10 dicembre, giornata per i diritti umani. 16 giorni di attivismo per realizzare iniziative e azioni di sensibilizzazione utilizzando il colore arancione simbolo di un futuro senza violenza di genere e il motto dell’Unione: “Decido io”.

L’adesione del Soroptimist Club

Come ogni anno, il Soroptimist International Club Messina aderisce: “Tutte noi – dice la presidente del club Viviana Girasole – saremo promotrici di una mobilitazione corale contro la violenza di genere sotto qualsiasi forma si manifesti: fisica, psicologica, economica. Ovunque ci siano violazioni dei diritti fondamentali noi daremo voce a chi vive nel silenzio soprusi e prevaricazioni. Proprio quest’anno siamo chiamate ad un impegno più concreto e diffuso perché, come indicano i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite, il coronavirus e il confinamento sono stati causa di un aumento esponenziale della violenza sulle donne.”

Quest’anno il Soroptimist International Club Messina ha scelto di illuminare di arancione la Caserma del Comando provinciale dei Carabinieri dove è stata  istituita la “Stanza tutta per sé”, aula d’ascolto per sostenere   la donna nel delicato momento della denunzia delle violenze subite proprio per accendere l’attenzione su un luogo sicuro pensato da Soroptimist a cui rivolgersi per avere protezione; verrà illuminata  anche la Prefettura e il bastione con la stele della Madonnina, un simbolo per la città di Messina, visibile anche da chi transita nel territorio.

“Una stanza tutta per sé”

Saranno illuminate anche le caserme dei carabinieri di Milazzo e Santo Stefano Camastra, che ospitano le stanze del progetto “Una stanza tutta per sé”, nato per assistere la donna nel delicato momento della denuncia delle violenze subite, in modo che possa sentirsi a proprio agio nel raccontare di volta in volta le emozioni negative vissute, accolta in un luogo dedicato da personale specializzato. Ogni stanza, inoltre, è dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla vittima più momenti di testimonianza e che può servire per la fase processuale successiva, con un angolo a parte per i bambini.

L’impegno del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina nell’attività di contrasto alla violenza sulle donne, dall’inizio dell’anno, ha portato complessivamente a 47 arresti per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking (atti persecutori).

La richiesta della Fidapa: illuminare Palazzo Zanca

L’Amministrazione Comunale ha aderito alla richiesta delle presidenti della Fidapa e del consigliere comunale Giovanni Caruso, illuminando simbolicamente di arancione la facciata di Palazzo Zanca. L’assessore alle Politiche Sociali e del Volontariato, Alessandra Calafiore, di concerto con l’assessore al Patrimonio Comunale, Francesco Caminiti, “hanno già avviato, in tal senso, l’individuazione di presidi nel territorio comunale per fronteggiare casi di violenza che si registrano anche nella nostra città e vi è la ferma intenzione, collaborando con le altre Istituzioni interessate, di definire in breve tempo ogni utile adempimento in merito”.

L’illuminazione del Palazzo comunale è prevista domattina, alla presenza della presidente Fidapa di Messina, Rosa Maria Trischitta, della presidente Fidapa di Messina Capo Peloro, Dominga Arcudi, del sindaco di Messina Cateno De Luca; dell’assessore alle politiche sociali, Alessandra Calafiore, e
del consigliere comunale Giovanni Caruso.

“Clementine antiviolenza”

Sempre nell’ambito della campagna Orange the World il Soroptimist International d’Italia ha deciso quest’anno di affiancare con il suo patrocinio l’associazione femminile Confagricoltura donna e il progetto “Clementine antiviolenza”. Quest’anno le clementine Igp calabresi saranno vendute online e il ricavato sarà devoluto interamente a Dire (Donne in rete contro la violenza) a cui aderiscono 80 centri antiviolenza in tutta Italia.

“L’obiettivo – spiega la presidente Girasole – è duplice. Sensibilizzazione contro la violenza sulle donne ricordando Fabiana Luzzi, giovane studentessa calabrese massacrata dal fidanzato in un agrumeto nella piana di Sibari, simbolo di tutte le donne cadute vittima di violenza, e sostenere l’imprenditoria femminile calabrese e l’impegno di tante donne in agricoltura e della loro capacità di realizzare sogni e imprese per liberarsi dalla dipendenza economica che è spesso all’origine di un rapporto sciagurato. Inoltre l’iniziativa ci consentirà di donare un concreto supporto economico ad associazioni e centri antiviolenza che quotidianamente sostengono e aiutano le donne ad uscire dal tunnel della violenza.”

Nell’ambito dei 16 giorni di attivismo il Soroptimist International Club di Messina organizza il 3 dicembre su piattaforma online alle ore 17 l’incontro “ Donne & lavoro tra conquiste e disparità”.Interverranno Alessandra Calafiore, assessora ai Servizi Sociali del Comune di Messina, Mirella Crisafulli, consigliera di parità Provincia di Messina, e Antonella Giardino, comandante Compagnia Carabinieri Messina Sud.

Questi 16 giorni si concluderanno il 10 dicembre con il Soroptimist Day che è la giornata più importante dell’anno sociale soroptimista e, non a caso, coincide con l’anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo sancita a Parigi proprio il 10 dicembre 1948 per l’esaltazione della dignità, della libertà e dei diritti di ogni essere umano e l’altissimo significato di questa ricorrenza rappresenta la regola dalla quale nascono l’impegno, l’attività e la condotta di vita di tutte le soroptimiste.

La mostra “I confini del corpo”

Domani alle 11, a Palazzo Zanca, invece, con gli assessori Alessandra Calafiore, Enzo Caruso, Francesco Gallo e Laura Tringali, e l’esperto di arte contemporanea Alex Caminiti, la mostra personale dell’artista italo/argentina Silvana Chiozza dal titolo “I confini del corpo”, già allestita prima del recente Dpcm relativo alle misure adottate contro il Covid 19.

L’artista per anni ha fatto della pittura figurativa di paesaggio il suo linguaggio espressivo principale, ma negli ultimi tempi questi paesaggi si sono trasformati attraverso un’evoluzione romantica in un’espressione visiva di forte derivazione informale, caratterizzando il suo lavoro in due linee parallele puramente estetiche, convergenti nella visione dello spettatore che è portato dalle sue opere ad una rilettura del paesaggio che va oltre l’espressione intrinseca della parola ma verso una visione onirica di rimandi ad altre realtà. In alcune sue opere, infatti, come in questo caso, appaiono delle fessure da cui fuoriesce una colatura di colore. Questi versamenti vogliono rappresentare per l’artista le ferite che spesso subiscono le donne, non solo fisiche ma più spesso psicologiche. La stessa rarefazione del colore dà una sensazione di forte fragilità, che si assottiglia come un tessuto ad indicare che spesso nelle donne c’è un varco nella muraglia protettiva dove la violenza domina in quanto c’è un varco lasciato aperto. L’opera rappresenta quindi per Silvana Chiozza un momento sperimentale e spontaneo dell’ideazione creativa, dove testimonia in modo evidente il formarsi dell’immagine, il colore come visione del mondo, che uscendo dall’inconscio diventa pensiero visivo. Per lo spettatore pura “poesia” dell’illusione di vedere oltre. Il video dell’artista Valérie Oka (Costa d’Avorio) dal titolo “Chuuuttt” evidenzierà con le immagini i dati di questa violenza. La direzione artistica è di Max Scaringella. A fine marzo del 2021 è previsto un finissage con le artiste e le delegazioni dell’Ambasciata Argentina e della Costa d’Avorio, che hanno concesso il loro patrocinio.

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