Quand’era bambina Ines si allontanava spesso da casa per giocare. Sua madre, però, non se ne preoccupava: “Tanto tu torni sempre...”, le disse una volta. Per non deludere quella fiducia, Ines è tornata anche dall’inferno.
Quando fu deportata Ines Figini aveva meno di 22 anni. Ha atteso piu' di 50 anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda: ora la racconta in "Tanto tu torni sempre" (Melampo editore).
Quando fu deportata Ines Figini aveva meno di 22 anni. Non era ebrea, partigiana o antifascista, ma si era schierata a favore di alcuni compagni di lavoro durante uno sciopero. Così finì nei lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbrück e infine in un ospedale militare, dove trascorse un anno e mezzo.
Ha atteso più di cinquant’anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda: ora la racconta in questo libro. È la storia di una famiglia ma è anche una storia di fabbriche; e di una città – Como – punto strategico per le forze nazifasciste. Di treni che partivano per mete ignote e di luoghi in cui l’umanità si divideva tra vittime e carnefici, fino a negare se stessa. È la storia di una persona a cui il lager non ha rubato l’anima e che ha ripreso a vivere. Che ogni anno torna là dove era stata reclusa. Che ricorda. E che, nonostante tutto, ha perdonato.
In libreria dal 26 gennaio 2012
pp. 160 – € 15,00
ISBN 978-88-89533-66-6
GLI AUTORI.
Giovanna Caldara è nata a Erba (Como). Giornalista, collabora con diverse testate. Ha fornito consulenze letterarie per testi teatrali e libri. Organizza e promuove eventi culturali e gestisce l’ufficio stampa di associazioni e spettacoli.
Mauro Colombo è nato a Erba (Como). Giornalista, è caposervizio del mensile Il Segno e della testata web www.incrocinews.it. Per Melampo ha pubblicato Cent’anni da interisti(2008). Inoltre ha scritto L’ultimo dribbling del Balilla (Morellini, 2010) e i racconti per ragazziDerby giurassico e Alè oò! (La Spiga, 2011).
