Precari in sit-in a Palazzo dei Leoni, mobilitazione contro la revoca della mobilità in deroga in Prefettura

Precari in sit-in a Palazzo dei Leoni, mobilitazione contro la revoca della mobilità in deroga in Prefettura

Precari in sit-in a Palazzo dei Leoni, mobilitazione contro la revoca della mobilità in deroga in Prefettura

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venerdì 19 Dicembre 2014 - 13:02

Messina contro le scelte del Governo nazionale. La Fp Cgil ha manifestato davanti la Provincia per la stabilizzazione dei precari, positivo incontro con il commissario Filippo Romano. In Prefettura mobilitazione regionale della Cgil contro la revoca del sussidio che in città colpirà 911 lavoratori.

Anche a Messina si è tenuto il sit-in presso la sede della ex Provincia regionale per manifestare contro la politica del Governo nazionale che, disattendendo ogni confronto e richiesta di parte sindacale, conferma la politica dei tagli e dei vincoli assunzionali e mette a rischio le garanzie occupazionali dei dipendenti degli Enti sia di ruolo che precari ed i relativi servizi erogati. A livello nazionale a rischio 20 mila posti di lavoro.

In Sicilia la situazione è ancora più complicata perché da un lato c’è la condizione ibrida delle Province, ancora in piedi ma in liquidazione, e dall’altro una situazione economica della Regione che fa acqua da tutte le parti.

Il sit-in messinese ha però portato qualche risultato. Il commissario straordinario, Filippo Romano ha ricevuto la Segretaria Generale della Fp Cgil Clara Crocé e la Rsu Tiziana Ruggeri per concordare le modalità di proroga del 96 precari in servizio presso l'Ente. Un proficuo confronto con il commissario, il quale ha manifestato grande senso di responsabilità e attenzione al problema dei precari. “Il Commissario ha impartito disposizione agli uffici di approntare la delibera di richiesta del contributo e della proroga dei contratti dei dipendenti, – affermano la segretaria generale della FP CGIL Clara Crocé, il segretario provinciale Francesco Fucile e la Rsu dei precari Tiziana Ruggeri – fino al 31 dicembre 2015. Esprimiamo soddisfazione per la decisione assunta dal commissario e dagli uffici atta a salvaguardare i livelli occupazionali”.

E sempre questa mattina anche la mobilitazione regionale della Cgil contro la revoca delle concessioni di mobilità in deroga disposta dal ministero del Lavoro per tutti coloro che l’abbiano ottenuta dopo il 3 agosto non avendo i requisiti indicati dal decreto Poletti, varato in quella data. Nel territorio messinese sono 911 i lavoratori che saranno colpiti dal provvedimento di revoca.

“A più di novecento persone del nostro territorio sarà negata la possibilità di percepire un sussidio di sostegno al reddito con un peggioramento delle condizioni economiche – denuncia la Cgil di Messina – siamo di fronte a scelte politiche che dimostrano per l’ennesima volta come i diritti e le tutele piuttosto che estendersi si riducano e di come a pagare, ancora una volta siano i più deboli”.

La protesta è stata decisa dopo i diversi interventi della Cgil a livello regionale e nazionale per scongiurare il blocco degli ammortizzatori sociali. “Siamo di fronte ad una misura sbagliata e contro la quale la Cgil si è fermamente opposta sollecitando in questi mesi confronti e soluzioni – osserva Isella Calì responsabile del mercato del lavoro della Cgil di Messina -, una misura che va a colpire lavoratori di realtà in crisi, già penalizzati dalla mancanza di occupazione”. La Cgil denuncia inoltre come la misura di revoca comporta il conseguente blocco delle ulteriori istanze di concessione presentate all’Ufficio del lavoro: una situazione che rischia di penalizzare altre centinaia di lavoratori del territorio.

6 commenti

  1. Messina è una città precaria in tutto. Dai lavoratori precari al comune , alla provincia. nei trasporti ecc. Le assunzioni clientelari fatti da amministratori disonesti ha prodotto questo, a discapito dei non raccomandati e magari più capaci.La realtà di oggi è più cruda si fanno i conti delle entrate e delle uscite e si dovrebbe agire di conseguenza.

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  2. Messina è una città precaria in tutto. Dai lavoratori precari al comune , alla provincia. nei trasporti ecc. Le assunzioni clientelari fatti da amministratori disonesti ha prodotto questo, a discapito dei non raccomandati e magari più capaci.La realtà di oggi è più cruda si fanno i conti delle entrate e delle uscite e si dovrebbe agire di conseguenza.

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  3. è la logica conseguenza,perchè al comune si e gli altri no??

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  4. è la logica conseguenza,perchè al comune si e gli altri no??

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  5. Assunzioni? Vorrei ricordare alla sig.ra Croce i figli di papà vincono facile E noi, figli di nessuno, restiamo fuori A chi figli, e a chi figliastri: è questa la legge morale che impera nella città della discriminazione e delle corporazioni. Dove va avanti chi nasce privilegiato, mentre chi non vanta conoscenze e relazioni rischia, quasi sempre, di arrivare ultimo.

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  6. Assunzioni? Vorrei ricordare alla sig.ra Croce i figli di papà vincono facile E noi, figli di nessuno, restiamo fuori A chi figli, e a chi figliastri: è questa la legge morale che impera nella città della discriminazione e delle corporazioni. Dove va avanti chi nasce privilegiato, mentre chi non vanta conoscenze e relazioni rischia, quasi sempre, di arrivare ultimo.

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