Il Circuito Epicarmo in scena al Teatro Greco di Acre e nell'area archeologica di Giardini Naxos

Il Circuito Epicarmo in scena al Teatro Greco di Acre e nell’area archeologica di Giardini Naxos

Il Circuito Epicarmo in scena al Teatro Greco di Acre e nell’area archeologica di Giardini Naxos

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giovedì 11 Agosto 2011 - 21:28

Al Teatro Greco di Acre e nell'area archeologica di Giardini Naxos si chiude il primo ciclo di rappresentazioni del Circuito Epicarmo che riprenderà il 19 agosto con Medea

E’ ancora una volta la Grecia delle colonie siciliane a raccontare il dramma di Troia ospitando le ultime due repliche di Pathos, la tragedia delle Troiane, che dopo l’apertura al Teatro Greco di Tindari del 7 agosto e la tappa dell'11 agosto) al Teatro Greco di Morgantina (Aidone), concluderà il primo ciclo di rappresentazioni previste dal Circuito Epicarmo con due rappresentazioni, entrambe alle 21, al Teatro Greco di Acre (Palazzolo Acreide-SR, 12 agosto) e nell’Area archeologica di Giardini Naxos (Messina, 13 agosto).

Pathos, la tragedia delle Troiane, il dramma della deportazione di Ecuba e delle altre donne della città distrutta, firmato da Micha van Hoecke su testi di Euripide e Seneca tradotti dal direttore artistico del Circuito, Filippo Amoroso, è frutto della collaborazione artistica con il Ravenna Festival, l’Accademia Nazionale di Danza e il Teatro dei Due Mari.

Significativi gli ultimi due “palcoscenici” scelti per questo ritorno alle origini e alla memoria del teatro firmato da van Hoecke e con protagonista principale, nel ruolo di Ecuba, regina e madre, Lindsay Kemp. Il primo è la città di Akrai, ubicata ad ovest rispetto alla moderna Palazzolo Akreide. La più antica delle sub-colonie di Siracusa (secondo Tucicide, fondata 70 anni dopo la fondazione della madrepatria) fu identificata inizialmente da Fazello, ma solo con il barone Judica (XIX secolo) cominciò la vera e propria ricerca archeologica che ha portato alla scoperta, nel 1824, del Teatro di Acre. A Judica si deve lo scavo della scena, dell’orchestra, dei gradini più bassi della cavea, ma anche interventi di restauro e la ricostruzione della cavea fino al dodicesimo gradino. Lo studio e le ricerche furono poi riprese da Bernabò Brea. Nel complesso si tratta di un edificio piuttosto piccolo con la cavea, in gran parte ricavata nel pendio della collina, di forma semicircolare come l’orchestra. Aveva originariamente nove cunei, separati da otto scalette, ma solo i due alle estremità erano interamente costruiti. Il luogo dell’ultima replica di Pathos, la tragedia delle Troiane è invece la prima colonia greca di Sicilia (secondo Tucidide, fondata un anno prima di Siracusa), Giardini Naxos, la abitazione più antica risale all’VIII secolo avanti Cristo, quattro secoli dopo la caduta di Troia, generalmente fissata al XII. Tra le particolarità della città nata dallaspedizione coloniale guidata da Teocle di Calcide, le numerose aree sacre d’età arcaica lungo i margini del perimetro urbano, che formano una vera e propria cintura sacra. Alcune furono cancellate dall’impianto urbano del V secolo avanti Cristo, altre sopravvissero, come le due maggiori che, per l’estensione ed il numero di edifici, possono essere considerate dei veri e propri santuari. Sia Akrai che Giardini Naxos sono sotto la custodia dell’assessorato regionale ai Beni culturali e possono essere visitate tutti i giorni dalle 9 alle 18 (Akrai) e dalle 9 alle 19 (Giardini Naxos). In tal senso, il Circuito Epicarmo si propone come stimolo per spingere alla conoscenza dei gioielli archeologici siciliani non trascurando, però, anche la “contemporaneità” attraverso facilitazioni e convenzioni con i ristoranti per la cena del “dopo teatro” (info suwww.teatriantichidisicilia.org)

Nel cast di Pathos, la tragedia delle Troiane, l’attrice toscana Silvia Budri e le storiche danzatrici dell’Ensemble di van Hoecke, alle quali si aggiungono per l’occasione cinque allieve dell’Accademia Nazionale di Danza.

Il Circuito, sostenuto dalla Regione Siciliana (Assessorato al Turismo e Assessorato Beni Culturali), sarà nuovamente nei siti più suggestivi della Sicilia dopo Ferragosto con Medea di Euripide (debutto a Giardini Naxos il 19 agosto), per la regia di Maurizio Panici, interpretata da Pamela Villoresi, Rumone di Acque (prima il 31 agosto all’ex Stabilimento Tonnara Florio di Favignana, regia di Marco Martinelli), Le Donne di Bellini, galà spettacolo in costume dedicato alle eroine belliniane (unica replica a Tindari il 24 settembre), e La nascita della Tragedia con Mariano Rigillo (apertura il 22 settembre al Teatro Romano di Catania).

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