Giro d’Italia, Yates positivo al Covid, scintille Nibali-Fuglsang

Giro d’Italia, Yates positivo al Covid, scintille Nibali-Fuglsang

Simone Milioti

Giro d’Italia, Yates positivo al Covid, scintille Nibali-Fuglsang

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sabato 10 Ottobre 2020 - 17:20

Una giornata particolare quella odierna del Giro, Dowsett vince dalla fuga. In mattinata la notizia della positività di Simon Yates, il britannico non prenderà parte alla frazione. Si accende la rivalità in strada e fuori tra Nibali e Fuglsang, domani l’arrivo in quota a Roccaraso sarà il primo duello tra i due

L’ottava tappa di questo Giro numero 103 è stata interpretata di trasferimento dal gruppo. Via libera quindi a chi sente di avere un colpo in canna, sei i fuggitivi che si avvantaggiano già dai primi chilometri con il benestare del gruppo. Tra loro due italiani, Simone Ravanelli e Salvatore Puccio, insieme a Joseph Rosskopf e Matthew Holmes e i due corridori della Israel Nation, Alex Dowsett e Matthews Brandle.

Dietro la squadra della maglia rosa lascia andare, fuga che supera i 10 minuti di vantaggio. Tra i più in forma e attivi in fuga Salvatore Puccio, forse un errore del siciliano della Ineos che si fa etichettare da subito come il favorito. La mossa vincente arriva quando mancano 15km all’arrivo, Dowsett si invola in solitaria, il suo compagno dietro gli regge il gioco e gli fa guadagnare poche centinaia di metri di vantaggio. Tra gli attaccanti provano ad organizzarsi in tre (Holmes, Puccio, Rosskopf) ma non collaborano. Dowsett taglia per primo il traguardo di Vieste, Puccio vince la volata dei battuti.

Il ritiro di Yates e la calma del gruppo

Nel gruppo dei migliori come detto le squadre dei big sono state sconvolte dalla positività al Covid-19 di Simon Yates. Il corridore britannico era uno dei due favoritissimi alla vittoria finale insieme a Thomas, anche lui ha già abbandonato il Giro. Yates aveva perso terreno nella tappa dell’Etna e nei giorni seguenti non era sembrato in via di ripresa. Dal suo staff hanno fatto sapere di averlo sottoposto a tampone dopo l’arrivo a Brindisi perché mostrava alcuni sintomi. Subito tamponati i compagni, tutti negativi, e Yates si è ritirato.

Il gruppo viaggia comunque tranquillo, domani si arriverà a Roccaraso oltre 1500m slm e serve conservare le forze. Neanche i velocisti sono interessati alla tappa di oggi, Démare le ha vinte tutte e forse aveva la pancia piena, gli altri non vogliono portare in carrozza proprio il francese per farsi poi battere all’arrivo. Così il gruppo giunge a oltre 13 minuti senza variazioni nella classifica generale.

Nibali contro Fuglsang, lo scoop dalla Danimarca

Nel gruppo a parte la positività di Yates, che di fatto di fatto toglie dalla lista dei pretendenti alla maglia rosa un corridore, ha sorpreso un accenno di schermaglia tra Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang. Il messinese come spesso gli è accaduto in queste tappe ha preferito percorrere le discese in testa al gruppo ed evitare guai. Nell’unico gran premio della montagna di giornata Fuglsang ha forato ed è stato costretto a inseguire nella discesa. La squadra di Nibali, terminata la discesa, ha continuato a fare andatura per un paio di chilometri, nulla di irrecuperabile per Fuglsang che è poi tornato in gruppo senza problemi.

Ma forse dietro questo gesto c’è dell’altro: una risposta sulla strada a delle dichiarazioni che il danese ha rilasciato appena due giorni fa a giornalisti suoi connazionali. Nell’intervista Fuglsang ha parlato molto del rapporto loro, i due sono stati compagni di squadra. Ha però sottolineato come Nibali lo marchi un po’ troppo da vicino e secondo lui lo farebbe per gelosia. Ecco un virgolettato del danese: “Sono stato suo gregario in passato, ma quest’anno e anche lo scorso anno sto correndo molto bene, andando più forte di lui. Credo non sia facile per lui digerire ciò, mi segue sempre in questo Giro. Non so se è geloso, ambizioso o forse non vuole avere sorprese come lo scorso anno con Carapaz”.

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