Giovedì prossimo in aula il bilancio di previsione, manovra da 530 milioni di euro che riaprirà il tema della tenuta della maggioranza
C’è chi è alle Isole a godersi il sole, chi invece ha scelto le “classiche” località rivierasche della provincia per ricaricare le batterie, chi ha optato per la soluzione estera, perché “solo così si stacca la spina”. Ma per tutti i consiglieri comunali le vacanze stanno per finire e il ritorno all’attività politica, in quel di Palazzo Zanca, sarà di quelli particolarmente caldi. E’ stato fissato, infatti, l’ordine del giorno della prossima seduta, che si terrà giovedì 25 agosto alle 11.30. E tra i tanti nodi irrisolti c’è quello più recente: il bilancio di previsione, la “finanziaria” di Palazzo Zanca, partorita dal “Tremonti” di casa nostra Orazio Miloro prima del rompete le righe e che per quella data dovrebbe avere con sè il “visto” dei revisori dei conti. Una manovra da 530 milioni caratterizzata dai risparmi ma anche dall’aumento degli stanziamenti per i servizi pubblici (Atm, servizi sociali e igiene cittadina su tutti), e che ruota ancora una volta attorno agli incassi “presunti” della dismissione degli immobili. La vendita dei gioielli di famiglia, in questi ultimi due anni, ha fruttato più di quanto non sia mai accaduto prima, ma per arrivare ai 25 milioni di euro previsti in entrata nel bilancio da Miloro la strada è ancora lunga.
L’inizio del dibattito sul bilancio (che potrebbe anche slittare, l’importante è incardinarlo entro il 31 agosto) riapre il tema dominante dell’intero mandato amministrativo di Buzzanca, la tenuta della sua maggioranza. Pdl e Udc sono sempre stati separati in casa e negli ultimi mesi lo sono ancora di più, ora si è alla resa dei conti perché all’ordine del giorno, oltre al bilancio, ci sono una serie di atti che potrebbero mettere a dura prova il matrimonio “forzato” tra le due ex anime gemelle della “fu” Casa delle Libertà. Spicca la delibera sulle osservazioni al Piano paesaggistico, sul quale tanto sono distanti le posizioni di azzurri e centristi che lo scontro appare inevitabile. Ben che vada proseguirà la “guerra fredda” già in corso. Non solo. In “lista d’attesa” ci sono pure la discussione sul Tirone (lo scontro qui è tra Melazzo, Udc, e Scoglio, Pdl, guarda un po’) e la grana Atm, dai bilanci “arretrati” al piano di messa in liquidazione dell’azienda. La carne al fuoco è tanta. Sarà bene che questi ultimi giorni di ferie i consiglieri comunali se li godano per bene.
