Crocetta a Messina per tutte le emergenze. IL VIDEO

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martedì 15 Ottobre 2013 - 12:29

Primo incontro con i lavoratori in difficoltà e con i sindaci della Provincia sulla città metropolitana. Nel corso della giornata, la visita al Comune ed al procuratore capo della Repubblica, Guido Lo Forte

E’ arrivato a Messina con il consueto ritardo, stavolta “limitato” ad un’ora e mezza, il presidente della Regione, Rosario Crocetta. E’ stato subito “preso d’assalto” dalla sindacalista della Cgil, Clara Crocé, in rappresentanza di lavoratori precari, da quelli dell’Ipab, di Triscele, del Teatro Vittorio Emanuele e della Clinica Santa Rita. Crocetta ha rassicurato sul futuro dei precari e su quello dei lavoratori della Provincia, spiegando che le difficoltà sono dovute ai problemi dei bilanci dell’ente provinciale, non alla soppressione. Dalla nascita della città metropolitana, invece, “Messina avrà una barca di soldi e potrà uscire dalla crisi”.

Il presidente della Regione ha parlato di “una serie di risorse non utilizzate da anni e immediatamente spendibili, per la riqualificazione di Messina. Ci sono ad esempio opere a disposizione del demanio marittimo per 75 milioni, discutiamo come spenderli”. Un accenno all’Atm: “Non voglio giudicare dall’esterno ma mi sembra che 600 dipendenti per autobus sia il simbolo della malapolitica. Sono situazioni da superare”. E potrebbero arrivare i contributi per il chilometraggio. Sull’Ente Porto: “Dobbiamo eliminare un carrozzone sprecasoldi ma dobbiamo salvaguardare il patrimonio regionale, che è importante per Messina”. Avrebbe voluto fare qualcosa per Messina che non ha ancora fatto? “Un campetto di calcio a Camaro – risponde -“.

Nel corso della giornata, il presidente della Regione andrà a far visita al procuratore capo della Repubblica, Guido Lo Forte, per denunciare “l’ennesimo furto di risorse pubbliche” in relazione ad altri terreni dell’Ente di Sviluppo Agricolo, 150 ettari per un valore di 15 milioni. Poi, la riunione di giunta al Comune e, al termine, l’incontro coi consiglieri comunali.

4 commenti

  1. “mentre nel pomeriggio andrà a far visita al procuratore capo della Repubblica, Guido Lo Forte, per denunciare “l’ennesimo furto di risorse pubbliche”.. con la speranza che dia indicazioni chiare e documentate. Crocetta dirà al Procuratore Capo Guido Lo Forte che è stato eletto, accettandoli, eccone, con i consensi di Dalia (UDC) e di Genovese (PD) dei lunatici residenti nella nostra provincia? Mi meraviglio come i lavoratori in difficoltà (dell’Ipab, di Triscele, del Teatro Vittorio Emanuele e della Clinica Santa Rita,) possono dare credito ad un personaggio che non ha una storia politica e quindi con un futuro incerto e nebuloso.

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  2. Denuncia di qua denuncia di là.
    Ma i problemi chi li deve risolvere signor Crocetta?

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  3. Salvatore Vernaci 15 Ottobre 2013 15:58

    Due cose non comprendo: La prima è la impropria dichiarazione:” “Sto andando in Tribunale per presentare al procuratore capo Guido Lo Forte una nuova denunzia. Abbiamo scoperto oltre 100 ettari di terreni, passati nelle mani delle solite famiglie. Venduti a prezzi ridicoli. La Regione deve riprendersi questi terreni per venderli a prezzi di mercato. Il ricavato andrà poi ai Comuni”. Questo è stato il suo biglietto da visita, appena messo piede a Messina. Se ha scoperto dei reati egli ha l’obbligo di andare in Procura, senza necessità di renderlo pubblicamente manifesto, e presentare formale denuncia. Una volta che, però, rende pubblica la violazione di legge, dovrebbe chiarire dove sono stati scoperti questi “oltre 100 ettari di terreno” e le famiglie che in atto li possiedono e, quanto meno il “regalo” o il “prezzo ridicolo” da questi pagato. Crocetta è a conoscenza che i beni regionali e/o comunali , sdemanializzati, acquisiti al patrimonio immobiliare disponibile degli Enti Pubblici possono essere alienati a favore di eventuali richiedenti, solo al prezzo determinato dai competenti uffici finanziari-Uffici tecnici erariali?….La seconda “A Messina arriverà una barca di soldi per l’area metropolitana, si deve quindi avviare da subito la fase della progettazione e poi delle gare” . L’Area Metropolitana è stata istituita con la legge n. 9 del 1986, rimasta sulla carta, mai attuata e, quindi, a mio parere, per l’Area Metropolitana non arriverà neanche un centesimo. Forse il Presidente Crocetta si riferiva a Messina Città Metropolitana. Se si riferiva a ciò, ancora la via è lunga ed impervia, anche se già istituita con legge regionale n. 7 del 27/03/2013. Il recente DDL presenta dei punti di debolezza e di ambiguità. Non si tiene conto che nella nostra zona le aree abitate dai Comuni interessati (Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Rometta, Saponara, Scaletta Zanclea, Villafranca Tirrena), sono aree disomogenee che non hanno contiguità territoriale con Messina, non hanno mai avuto e non hanno esigenza di fruizione comune di servizi generali essenziali per la vita sociale, non si configurano come un unico complesso, strettamente integrato con la Città. Detto ciò, ribadisco che, a mio parere, la vera Città Metropolitana deve rispettare e salvaguardare l’identità e l’autonomia dei Comuni, altrimenti, questi rischiano di fare la fine dei Comuni di una volta: Bauso, Calvaruso, Guidomandri, Lanza, Locadi , Salina , Santo Stefano Briga , ecc

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  4. Il Presidente Crocetta, a cui ho dato il voto nella speranza di un significativo cambiamento nella gestione della nostra regione, sa solo blaterare. Non sa, nel modo più assoluto, risolvere alcuno dei problemi che attanagliano la Sicilia. Il malaffare, la mafia, la corruzione ci sono anche nelle regioni più industrializzate ed evolute della nostra, come confermano le
    continue notizie fornite dai media. Al nord le denunce le fanno senza tanti proclami e sgominano clan delinquenziali pubblicando le notizie senza enfasi come fa lui. Il signorino si rimbocchi le maniche e dia le giuste e dovute risposte a tutti i siciliani che, per un motivo o per l’altro, non hanno lavoro e non vedono prospettive. Basta chiacchiere, i siciliani hanno bisogno di fatti concreti.

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