La dottoressa Patrizia Gualniera interviene sul tema sollevato dalla lettera di una madre che da quasi attende i risultati dell'autopsia sul corpo del figlio, morto a 29 anni dopo una puntura di antibiotico.
In merito all'articolo da noi pubblicato il 2 gennaio 2017 dal titolo "le contraddizioni tra i tempi biblici della giustizia e lo strazio di una madre", interviene la dottoressa Patrizia Gualniera, responsabile dell'Istituto di Medicina legale di Messina.
La dottoressa precisa che l'istituto svolge i propri compiti istituzionali all'interno dell'ambito universitario, non rientrandovi quindi quelli legati agli incarichi affidati dagli uffici di giustizia, che vengono conferiti ai singoli professionisti. Insomma è responsabilità del singolo medico, anche quello che gravita all'interno dell'istituto, portare a termine entro i termini il mandato conferito dalla Procura.
E' pur vero, spiega la professoressa Gualniera, che l'istituto ha parecchio lavoro, essendo rimasti in tre i medici a svolgere il servizio e svolgendo altre attività di supporto, appunto, come quella di ospitare nella propria struttura l'obitorio comunale, per il quale sono stati spesi fondi pubblici ma che di fatto non è operativo a pieno regime.