A Messina riapre il Centro per minori in stato di arresto

A Messina riapre il Centro per minori in stato di arresto

Marco Celi

A Messina riapre il Centro per minori in stato di arresto

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sabato 29 Aprile 2017 - 07:14

Il centro Rosaria Lucia Natoli, che accoglieva i minori in stato di fermo o di arresto, chiuso nel marzo dell'anno scorso, riaprirà il 2 Maggio 2017

"Il Centro di prima accoglienza per minori di Messina riaprirà il 2 maggio prossimo, come servizio a chiamata" – annuncia così in una nota il presidente dell'Ordine degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo – "sono soddisfatto perché non ci siamo arresi e alla fine siamo riusciti a portare a casa questo risultato dopo oltre un anno di attività di intermediazione inter istituzionale. Dalla prossima settimana, dunque, i minori potranno tornare a essere ospitati nella struttura di Messina senza dovere subire il trasferimento a Catania. Una piccola battaglia vinta grazie a un efficace gioco di squadra".

La vicenda del Centro di Prima Accoglienza (Cpa) per minori di Messina inizia nel marzo del 2016, quando, in seguito ad un decreto del Ministero, le attività del Centro vengono sospese, costringendo i minori accolti nella struttura ed i loro familiari ed avvocati a spostarsi fino a Catania, provocando quindi loro evidenti disagi.

In difesa del Centro si sono quindi subito mossi il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo e il segretario dell’Ordine, Giovanni Arena, insieme con il deputato messinese Vincenzo Garofalo, incontrando a Roma il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli e il capo del Dipartimento Giustizia Minorile Franco Cascini. Dal Ministero, in quell'occasione emerge la volontà di riorganizzare il centro con una modalità "a chiamata", informando il Procuratore della Repubblica Ada Merrino di questa intenzione.

Ma da allora della riorganizzazione non si sa più nulla. Nonostante le ripetute sollecitazioni del Procuratore Merrino e del presidente dell'Ordine Ciraolo, nelle quali si sottolineava lo spreco di risorse e di tempo per gli organi giudiziari, per la polizia e per le famiglie dei ragazzi che la mancata riapertura del centro di Messina causava, dal Ministero non è giunto altro che una comunicazione nella quale si informava la Procura che il Ministero aveva dato incarico al direttore dell’USSM (ufficio di servizio sociale per i minorenni) di eseguire gli interventi necessari alla riapertura. Interventi che per mesi hanno tardato ad arrivare, fino ad oggi.

"Quella della riapertura del Centro di prima accoglienza per minori è una bella notizia" – così conclude il deputato Vincenzo Garofalo, che si era interessato della vicenda – "È stata una battaglia lunga ma alla fine siamo riusciti a ottenere il ripristino del servizio a chiamata grazie anche alla disponibilità del sottosegretario Federica Chiavaroli, che da subito ha garantito il suo impegno, grazie alla perseveranza che ha avuto l'Ordine degli avvocati di Messina e alla capacità del Procuratore Ada Merrino di interpretare al meglio il ruolo fondamentale che ha il suo ufficio".

IL CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA

La struttura del Centro di Prima Accoglienza di Messina ha l'importante funzione di accogliere per un massimo di 96 ore tutti i minori maschi, tra i 14 e i 18 anni, arrestati, accompagnati e fermati dalle Forze dell’Ordine. In quest'arco di tempo i ragazzi restano in questa struttura dove sono identificati, accolti, informati riguardo la permanenza nel Centro e sull'iter processuale, orientati ad un ripensamento della propria condotta, aiutati a comprendere i motivi che li hanno portati a commettere il reato ma soprattutto ascoltati e sostenuti da educatori e psicologi. Inoltre hanno la possibilità di incontrare i familiari e gli avvocati difensori. Sempre nelle 96 ore di permanenza prevista, il Giudice per le indagini Preliminari (GIP) ha 48 ore di tempo per dare avvio all'Udienza e decidere se rilasciare il minore o dare seguito ad una delle 4 misure cautelari previste (Prescrizioni, Permanenza in casa, Collocamento in comunità e Custodia cautelare).

2 commenti

  1. letterio.colloca 29 Aprile 2017 20:32

    meno male,altrimenti si sarebbe dovuta fare la convenzione con Sais per non mettere a disagio la pletora di ………POPOLAZIONE CARCERARIA!O,forse,ne avremmo potuto fare a meno!!!!!Messina é diventata la città di tutte le VERGOGNE.Guai a scontentare le prossime leve……da PENITENZIARI.
    Vanno via servizi,posti di lavoro,si chiudono ospedali,……
    Ora anche MessinaAmbiente s’é assicurata il ….VIVAIO DEI BRAVI RAGAZZI!

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  2. letterio.colloca 29 Aprile 2017 20:32

    meno male,altrimenti si sarebbe dovuta fare la convenzione con Sais per non mettere a disagio la pletora di ………POPOLAZIONE CARCERARIA!O,forse,ne avremmo potuto fare a meno!!!!!Messina é diventata la città di tutte le VERGOGNE.Guai a scontentare le prossime leve……da PENITENZIARI.
    Vanno via servizi,posti di lavoro,si chiudono ospedali,……
    Ora anche MessinaAmbiente s’é assicurata il ….VIVAIO DEI BRAVI RAGAZZI!

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