tutti i capi scout di Messina e Milazzo si sono “sfidati” nel guardare la propria quotidianità con l’occhio di chi ha scelto di dare il proprio contributo, puntando sull’educazione dei giovani col metodo scout.

In queste ultime settimane, uscendo di casa o andando al lavoro, potrebbe esservi capitato di vedere qualcuno fotografare parchi, mezzi pubblici, immondizia, beni e risorse di questo nostro territorio; nel vederli, per caso, potreste esservi chiesti chi fossero o semplicemente cosa stessero facendo.

Erano i capi scout dell’Agesci Zona dello Stretto (territorio comprendente Messina e Milazzo) che in queste ultime settimane si sono interrogati sulle specificità del proprio territorio. Il servizio verso i propri ragazzi (giovani dagli 8 ai 21 anni), infatti, passa anche dal conoscere cosa succede, cosa si fa e cosa c’è nella propria città o nel proprio quartiere, pregi e difetti compresi.

Per questo motivo, dal 10 al 28 febbraio, tutti i capi scout di Messina e Milazzo si sono “sfidati” nel guardare la propria quotidianità con l’occhio di chi ha scelto di dare il proprio contributo, puntando sull’educazione dei giovani col metodo scout.

Questo piccolo gioco li ha portati a vivere nei giorni del 29 febbraio e 1 marzo l’Assemblea di Zona presso i Padri Rogazionisti a Cristo Re, momento privilegiato in cui tutti i capi scout si riuniscono per discutere di come rendere migliore il servizio rivolto ai propri educandi, guardando non solo al gioco fatto nelle ultime settimane, ma a quello che fanno ogni giorno e che vorranno fare da qui in avanti. L’assemblea ha visto i capi dividersi in quattro aeree: Fede, Sviluppo, Territorio e Formazione e metodo

Durante questa occasione l’Assemblea ha avuto l’opportunità di votare il consigliere generale, un capo che rappresenterà la Zona dello Stretto al Consiglio Generale, organo legislativo che stabilisce le linee guida associative: priorità e obiettivi educativi per i ragazzi.