Nel centro collinare si è insediato un commissario ad acta per la mancata approvazione dello strumento finanziario
GRANITI – Parere negativo del revisore dei conti al Bilancio di previsione 2019/2021. Per la minoranza, che da tempo denuncia la grave situazione finanziaria, “questo è il naturale epilogo di un’amministrazione che non ha saputo e voluto intraprendere un percorso virtuoso”.
Un’amministrazione che in quattro anni “ha cambiato ben tre segretari ma non è riuscita a trovare un ragioniere, carica che dall’inizio del mandato a tutt’oggi ha rivestito l’assessore al Bilancio”.
La motivazione del parere negativo è da rintracciare nella mancata copertura finanziaria di parte dei debiti fuori bilancio, dei relativi interessi maturati e delle spese legali. Una grave situazione debitoria che è stata più volte rappresentata dai consiglieri di opposizione Mariangela Tomarchio, Salvatore D’Angelo e Antonio Russo.
L’opposizione incalza: “Ma può arrivare un parere negativo in un Comune il cui presidente del Consiglio, Sebastiano Cannavò, è un revisore dei conti e nel mandato precedente ha rivestito la carica di assessore al bilancio?”.
“Il sindaco non ci ha voluto ascoltare”
I consiglieri ricordano di aver più volte abbiamo sollecitato l’Amministrazione “a mettere un punto fermo e dare un nuova, decisiva e ferma svolta alla situazione finanziaria dell’Ente”.
“Ma il sindaco Paolino Lo Giudice – spiegano in una nota – non ha voluto sentirne, supportato dal suo esperto in materia economica/finanziaria che veniva in aula ad illustrare i conti dell’Ente non ravvisando alcuna criticità”.
I consiglieri di minoranza si dicono rammaricati per la situazione che si è venuta a creare. “Se ci avessero dato ascolto – proseguono – sicuramente adesso non ci saremmo trovati stati in questa difficile situazione. Adesso i cittadini si ritroveranno con una valanga di debiti che si tradurranno in mancanza di servizi e una tassazione altissima”.
Intanto a Graniti si è già insediato il commissario ad acta inviato dalla Regione per la mancata approvazione del Bilancio che doveva avvenire entro la data, già prorogata, del 31 marzo scorso.
“Restiamo attoniti – concludono i tre di minoranza – e non ci capacitiamo come un Comune possa “vivere” così a lungo in una situazione così difficile”.