Simply di Contesse, dopo la chiusura adesso gli esuberi. Ancora a rischio centinaia di lavoratori

Simply di Contesse, dopo la chiusura adesso gli esuberi. Ancora a rischio centinaia di lavoratori

Simply di Contesse, dopo la chiusura adesso gli esuberi. Ancora a rischio centinaia di lavoratori

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sabato 01 Ottobre 2016 - 23:17

Forte preoccupazione della Filcams CGIL di Messina sulla salvaguardia occupazionale del personale in merito allo stato di crisi aziendale annunciato dallo SMA di Messina.

Prima la chiusura del punto vendita di Contesse. Poi il trasferimento a Catania di alcuni lavoratori. Adesso un’altra novità: gli esuberi. Dunque il rischio del licenziamento. Continua a destare forte preoccupazione la vertenza Simply Sma. La Filcams Cgil lancia un nuovo allarme e teme per la salvaguardia occupazionale degli oltre 200 lavoratori impegnati presso i punti vendita Simply Sma di Messina.

“L’azienda recentemente ci ha comunicato che ha un esubero di circa trenta unità distribuite sui vari punti vendita. Nonostante la chiusura del supermercato di Contesse, con il relativo trasferimento di venti lavoratori part-time e full-time sulla provincia di Catania, lo stato di crisi non è stato ancora risolto.

Fanno notare – il Segretario Generale Carmelo Garufi e il Segretario Provinciale Francesco Lucchesi della Filcams CGIL – che gli esuberi dichiarati dall’azienda hanno presentato nel corso del tempo numeri altamente ballerini frutto dell’elaborazione di un programma interno aziendale. Sistema elettronico che non tiene conto delle specificità dei punti vendita e del reale fabbisogno numerico del personale. Riteniamo che un’attività commerciale debba fornire un servizio, e non un disservizio, all’utenza”.

I due sindacalisti contestano i mancati investimenti aziendali sul territorio messinese e il contestuale inefficace rilancio dei punti vendita esistenti che stanno portando all’inevitabile smantellamento degli attuali livelli occupazionali. Tra l’altro i guasti prodotti dalla crisi economica e le mancate scelte aziendali per il rilancio dei punti vendita non si possono scaricare solo sui lavoratori.

La Filcams CGIL già a tempo debito aveva contestato la chiusura del supermercato di Contesse esprimendo la sua forte contrarietà. Al tavolo della trattativa si era proposta l’attivazione di un contratto di solidarietà che l’azienda aveva rifiutato. Oggi a distanza di pochi mesi, invece, l’azienda si è resa disponibile ad attivarlo senza però tenere in considerazione il rientro dei lavoratori attualmente trasferiti a Catania. Maestranze che ormai da mesi vivono considerevoli difficoltà economiche.

“Riteniamo – concludono Garufi e Lucchesi – che si debba attivare un tavolo tecnico, presso l’ispettorato del Lavoro di Messina, in cui l’azienda metta nero su bianco le criticità che finora ha espresso verbalmente e in cui si abbia modo di verificare minuziosamente i bilanci aziendali. Solo a quel tavolo potremo trovare le soluzioni più appropriate per salvaguardare tutto il personale”.

La Filcams CGIL annuncia sin da ora che intraprenderà tutte le azioni di lotta in difesa del personale. “Contesteremo, sia da un punto di vista sindacale che legale, eventuali trasferimenti o licenziamenti del personale arbitrariamente promossi dall’azienda”.

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