Messina si affida al commissario Croce, sperando che sia una “delizia”

Messina si affida al commissario Croce, sperando che sia una “delizia”

Danila La Torre

Messina si affida al commissario Croce, sperando che sia una “delizia”

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lunedì 17 Settembre 2012 - 16:57

Tra le emergenze che l’ex procuratore capo dovrà affrontare spiccano: la crisi economica di palazzo Zanca e il nodo delle partecipate. Spunta il nome di Dalmazio tra i suoi possibili collaboratori. Ruggeri e Ferlisi “scalpitano” per tornare ai loro posti di comando. ALLEGATO IL VIDEO CON LE PRIME DICHIARAZIONI DI CROCE

Commissario bagnato, commissario … fortunato. Chissà se la pioggia che ha accolto il commissario straordinario Luigi Croce, inviato dalla Regione per coprire la vacatio politico- ammnistrativa provocata dalle dimissioni dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, è di buon auspicio, come vorrebbe un antico proverbio nel caso delle spose. Certo è che l’arrivo a Palazzo Zanca dell’ex Procuratore capo apre uno scenario nuovo per il Comune e la città, alle prese con il terzo commissariamento in soli 8 anni e con una serie di emergenze, questo il termine utilizzato dallo stesso commissario, alle quali, in questi nove mesi circa che ci separano dalle prossime elezioni amministrative , bisognerà cercare di trovare delle soluzioni. «Non ho la bacchetta magica» ha precisato subito Croce, che ha rilasciato pochissime dichiarazioni in attesa di prendere in mano la situazione, ma probabilmente avendo già molto chiaro il contesto in cui si troverà a lavorare sino alla prossima primavera e ben a mente le priorità da affrontare in questa fase commissariale.

Innanzitutto, c’è la questione economica di Palazzo Zanca: il Comune ha sforato il patto di stabilità 2011 per oltre 28 milioni di euro, 23 dei quali sono stati utilizzati per gli svincoli di Giostra, e sulla sua “testa” pende una sanzione di 7 milioni di euro, che saranno decurtati dai trasferimenti statali, tranne che venga accolto il ricorso presentato al Tar contro il decreto ministeriale. Ma, ad oggi, non ci sono notizie in merito, soprattutto buone notizie. Le disgrazie finanziarie dell’Ente potrebbero, poi, ingigantirsi con lo sforamento del patto di stabilità anche nel 2012: per evitarlo ci sono solo tre mesi di tempo ed oltre 62 milioni di euro da coprire. Patto di stabilità a parte, il Comune patisce una carenza cronica di liquidità di cassa, dovuta certamente ai tagli nei trasferimenti statali e regionali, paria a 34 milioni di euro, ma anche a spese di cui forse si sarebbe potuto fare a meno; e non ha ancora approvato né il bilancio consuntivo, i cui termini sono scaduti il 30 giugno, né quello previsionale, i cui termini scadranno il prossimo 31 ottobre. Lo spettro del dissesto avanza inesorabilmente e da oggi la patata bollente è nelle mani del commissario Croce.

Sempre all’ex Procuratore capo della Procura della Repubblica di Messina spetterà il compito di provare a sciogliere il nodo delle partecipate del Comune, società dai conti in rosso dalle quali dipendono servizi essenziali per la collettività: Messinambiente e Atm su tutte. Si escludono miracoli, nessuno potrebbe chiedere al neo commissario Croce di risolvere in così poco tempo i problemi di queste due aziende, ma di fare chiarezza su eventuali responsabilità sì. Anzi, per far questo sembra l’uomo giusto al posto giusto, lui che è un magistrato in pensione.

Non è escluso che per adempiere al meglio alle sue funzioni, Croce di decida circondarsi di persone di sua fiducia. C’è già un nome che circola insistentemente tra i corridoi di Palazzo Zanca. E’ quello dell’avvocato Nino Dalmazio, già presidente di Messinambiente. Fu proprio Croce, nell’allora ruolo di procuratore capo a mettere Dalmazio al vertice dell’amministrazione giudiziaria disposta per la società che si occupa della raccolta rifiuti dopo la clamorosa inchiesta sulla gestione di Messinambiente, che portò a numerosi arresti ed al commissariamento per infiltrazioni mafiose. Non è ancora chiaro quale posto occuperà Dalmazio, che – secondo indiscrezioni – potrebbe essere nominato consulente di Croce, in quanto conoscitore delle dinamiche di palazzo Zanca . Per Dalmazio si tratterebbe, quindi, di un ritorno al Comune dopo l’esperienza a Messinambiente, di cui è stato anche presidente. Ed un ritorno potrebbe esserci anche per un altro ex di Palazzo Zanca, Antonio Ruggeri, sino a due settimane fa Capo dell’Ufficio di Gabinetto, poi sostituito dal vice sindaco Orazio Miloro , che con determina sindacale aveva nominato Antonino Cama. Ruggeri non aveva gradito la sostituzione e farà tutto ciò che è nelle sue facoltà per riprendersi quel posto: all’arrivo di Croce al Comune si è fatto trovare operativo e collaborativo nonostante fosse ufficialmente in ferie. L’ultima parola spetterà naturalmente al commissario, che già nel giorno del suo insediamento ha trovato sulla scrivania una richiesta formale di trasferimento: quella di Calogero Ferlisi, attualmente dirigente all’Avvocatura, che -come anticipato nei giorni scorsi – vuole tornare a capo del Corpo di polizia Municipale.

Sempre per restare dentro il palazzo, l’ex procuratore capo è certamente consapevole del fatto che dovrà recuperare il rapporto con il Consiglio comunale, unico organo elettivo in carica, che durante l’amministrazione Buzzanca ha vissuto mesi anzi anni bui, anche per responsabilità proprie e non solo dell’ex sindaco. Croce sarà chiamato a rivitalizzare una collaborazione forse mai davvero iniziata con Buzzanca. Ma è soprattutto guardando fuori dal palazzo che il neo commissario dovrà misurare il proprio operato, pensando a Messina ed ai messinesi, che si affidano a Croce sperando che diventi una “delizia”. Da apprezzare oggi e ricordare domani. (Danila La Torre)

GALLERY DI DINO STURIALE

15 commenti

  1. A proposito di Ferlisi,
    e di quelli che vogliono tornare al loro posto, io sono L’EMIGRANTE e vorrei tornare a Messina. Potete fare qualcosa per farmi diventare Dirigente del Comune e produrre in un solo mese quello che questa gente non è riuscita a fare nemmeno in 10 anni?
    Grazie di cuore

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  2. Io dico ma a cosa serve un commissario, solo a spendere altri soldi, perchè non puo continuare come in tutti gli altri stati il vice sindaco? Inoltre un commissario che ha fatto il magistrato per quarantanni ed è in età avanzata, cosa puo capirne di come amministrare una città con 250.000 abitanti e piena di problemi? mi sa che anche questa volta dovremmo spendere altri soldi di noi cittadini che paghiamo le tasse per pagare altri consulenti.

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  3. Sto leggendo l’articolo di Danila La Torre,come al solito esauriente e sintetico,a due ore dalla sua pubblicazione, stupito dalla mancanza di commenti su un avvenimento importante per la nostra città,com’è l’insediamento di Luigi Croce. Danila La Torre si sofferma su punti essenziali,mancano il riferimento all’iter del PIANO REGOLATORE e all’ATM,due questioni affrontate in precedenti articoli.Il quadro è completo,ma lo è nella testa della giornalista e di pochi altri,mentre quelle dei consiglieri comunali annaspano nel mare della confusione politica, è il preludio a niente di buono,che ha il sapore dei bastoni tra le ruote di Luigi Croce. Il Procuratore della Repubblica è uomo che sa come coordinare con efficacia i dirigenti di palazzo Zanca, ha amici esperti contabili,che sapranno sintetizzargli le cifre più significative del Comune, conosce bene il testo unico degli enti locali,anzitutto ha l’AUTOREVOLEZZA per governare la macchina in panne di palazzo Zanca.A Luigi Croce non si potrà battere la mano sulla spalla o dare del tu o chiamarlo compare, questo è già un cambiamento radicale.
    C’era un aneddoto divertente su un dirigente, ora in pensione,sempre ad interim in uno dei dipartimenti più importanti per le sorti del territorio,questo simpatico personaggio dava del COMPARE a tutti, CUMPA’ CUMPA’, un pò come totò VASA VASA.

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  4. certo quelle citate sono emergenze , che vanno affrontate e presto. ma per quanto riguarda i conti del comune non si puo’ prescindere da cio’ che e’ successo nel suolo pubblico, nella cartellonistica e negli oneri di urbanizzazione in citta’. E QUESTO DEVE DIRCI IL DOTT. CROCE, COSA E PERCHE’ E’ SUCCESSO A MESSINA NEGLI ULTIMI DIECI ANNI.
    DEVE DARNE DI RISPOSTE, E LO DEVE PER LA SUA ANTICA FUNZIONE ED OGGI PERCHE’ HA INVOCATO IL SUO MANDATO ISPIRATO ALLA LEGALITA’.

    VEDREMO SE SARA’ DELIZIA.

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  5. Falcone, Borsellino ci hanno insegnato una grande verità, e che i grandi uomini esistono, ma da soli possono fare poco, senza il supporto della popolazione e dello stato, sono sicuro che questo nuovo commissario possa fare grandi cose, ma non ci aspettiamo che da solo possa risolvere tutti i mali…………..

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  6. Non credo che il Dott. Croce che di norma e per professione ha amministrato sempre giustizia si avvarrà della collaborazione di una persona molto discussa e non professionalmente preparata come Antonio Ruggeri.Si tirerebbe subito le critiche di tutta la città!!!!!!!

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  7. Sto ascoltando le parole della presidentessa POLVERINI della Regione Lazio, è un’atto di accusa senza precedenti contro i grandissimi privilegi e la mala politica nella sua regione, ma che possiamo estendere alla stragrande maggioranza degli enti locali, Sicilia e Messina in PRIMIS. La POLVERINI parla di CASTA, che succhia alla Regione Lazio un MILIARDO di euro, che potrebbero essere investiti in servizi ai cittadini o nello sviluppo economico. Mi sono proposto di non avere pregiudizi e di informarmi e informare i messinesi sulle proposte dei candidati alla presidenza della Regione Siciliana, quindi freno la mia vena polemica,ma attraverso TempoStretto preparerò poche domande per i candidati alle prosime elezioni di ottobre, certo che il nostro giornale le farà proprie nelle interviste ai nostri politici.

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  8. giustissimo…E se croce ora come ora desse uno o due colpetti di scopa non credo che a noi cittadini dispiacerebbe…

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  9. come pensavo, consiglieri attorno al commissario, poi vedendo i nomi non mi sembra che abbia fatto un ottima scelta. Dico se il commissario sapeva di gia che da solo non c è l ‘avrebbe fatta perchè ha accettato? A questo punto il consiglio comunale ( che non è stato sciolto ) a cosa serve? Cari concittadini altro che cambiamenti sempre la solita tiritera con i soliti nomi, come possiamo sperare in cambiamenti per noi, quando i soldi vanno e vengono sempre nelle solite tasche?

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  10. MADDOCCO Antonino 18 Settembre 2012 13:09

    Cambiare tutto x non cambiare niente…..ahahahahahah…. e ancora ci credete……. vi ricordo che Lombardo è indagato di concorso esterno in associazione mafiosa….. certo allo stato solo indagato….. però questa nomina mi lascia perplesso…. sotto ogni punto di vista…. E SOTTERRO IO CHE SOTTERRI TU…….

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  11. MADDOCCO Antonino 18 Settembre 2012 13:11

    VEDO I NOMI DI …. BORSELLINO …. FALCONE…………. DAI PER CORTESIA NON MISCHIAMO………ECC. …. ECC……

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  12. Solo fuoco di paglia. Questo commissariamento servirà solo a riportare in auge chi non ha fatto nulla di concreto per la nostra città. Voglio vedere come si comporteranno i sedicenti Consiglieri Comunali di fronte all’ennesimo commissario straordinario. Per me continueranno a fare i loro porci comodi, percependo ancora ingenti somme dal loro falso o scarso operato.
    Se poi verranno messi al loro posto i soggetti di cui all’articolo, siamo a cavallo!
    Chi vivrà vedrà…

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  13. spero che il dott.Croce,voglia concludere la sua onorata carriera da galantuomo lasciando perdere certi nomi e cognomi.Messina è piena di gente che “col Celu niettu un c’
    è paura di trona”.

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  14. Non era diffice da capire come concetto, ma la faccio semplice, questo commissario può essere anche superman, ma senza cacciare chi ha fallito fino ad oggi, e senza tutte le istituzioni al suo fianco ben poco potra fare ………..

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  15. MI PIACEREBBE….
    che il Commissario trovasse tra i giovani magari con un curriculum adeguato presso Università di Milano e Torino di esperti in finanza aziendale e pubblica i suoi consulenti. Costerebbero lo stesso dei volti fritti di casa nostra ma avremmo garanzia di qualità. Le nostre migliori intelligenze sono purtroppo fuori dal territorio qui sono rimasti i furbi, i figli di ntrocchia, i servi dei politici, i maneggioni. Dunque un poco di coraggio signor Commissario e svoltiamo per questi pochi mesi. Basta fare un paio di telefonate ai Rettori ed il gioco è fatto. Non si affidi a chi ha avuto incarichi o cariche nel passato. Qui hanno fallito tutti ed i conti economici lasciati parlano da soli

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