Il caso mense spacca il fronte accorintiano, pioggia di polemiche sull'assessore Panarello

Il caso mense spacca il fronte accorintiano, pioggia di polemiche sull’assessore Panarello

Francesca Stornante

Il caso mense spacca il fronte accorintiano, pioggia di polemiche sull’assessore Panarello

Tag:

mercoledì 27 Novembre 2013 - 19:02

L'assessore Mantineo e i consiglieri Nina Lo Presti e Gino Sturniolo attaccano pesantemente la scelta operata dall'assessore Panarello, definendola un provvedimento discriminatorio e lontano dallo spirito che dovrebbe avere questa amministrazione.

Sul caso mense scolastiche si incrinano i rapporti all’interno del gruppo che fa capo al Sindaco Accorinti. Durissime reazioni sono arrivate proprio da parte di due consiglieri comunali di Cambiamo Messina dal Basso. A contestare fortemente la scelta dell’assessore Patrizia Panarello sono stati Gino Sturniolo e Nina Lo Presti che oggi, durante la seduta del consiglio comunale, sono stati più critici verso la loro amministrazione molto di più di chi realmente siede tra i banchi dell’opposizione. Ieri sera l’unico a chiedere all’Assessore Patrizia Panarello conto e ragione della scelta di far pagare la mensa scolastica anche a chi ha reddito zero e, per giunta, con pagamento anticipato altrimenti i figli non mangiano, era stato il capogruppo Pdl Pippo Trischitta. Una presa di posizione forte che oggi è stata sposata dai due consiglieri e, incredibilmente, anche dall’assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo.

“Le mense sono un servizio essenziale e non possono essere create discriminazioni tra i bambini. Nessun principio di proporzionalità ha ispirato la tabella delle nuove tariffe, provo profondo disagio per questo provvedimento. Suggerisco ai miei colleghi di utilizzare il metodo della concertazione che a quanto pare troppo spesso manca”. Queste le parole dell’assessore Mantineo, questo il commento di un esponente della giunta Accorinti sull’operato di una rappresentante della sua stessa squadra di governo. L’amministrazione “dal basso” è così caduta su tema delicato e che va a colpire proprio le fasce più basse.

Gino Sturniolo ieri non era intervenuto perché prima voleva confrontarsi con l’assessore Panarello e capire perché la sua amministrazione aveva fatto questa scelta: “Ho atteso fino ad oggi nella speranza che l’assessore modificasse il provvedimento, ci ho provato ma non ci sono riuscito”. Il consigliere accorintiano non può accettare che per vincoli contabili si sia deciso di far pagare 0,80 euro al giorno per chi ha reddito 0. “Diciamo di essere la disobbedienza civile trasformata in amministrazione e dunque credo che l’amministrazione doveva avere il coraggio di disobbedire, di trovare il modo per mettere lo zero su quella fascia. Ancor di più è inaccettabile quella circolare che stabilisce che alle famiglie morose verrà negato il servizio. Stiamo confondendo i bambini con le famiglie. Un bambino non è mai moroso e a scuola ha diritto ad un pasto, sempre. E’ inaccettabile che in una classe ci sia un bambino che mangia un panino e un altro che mangia un pasto caldo”.

Non è stata meno dura Nina Lo Presti, che in questi mesi ha contestato la sua amministrazione su più fronti, ultimo la Tares. La consigliera ha esordito dicendo che i 40 anni di battaglie del Sindaco non possono essere trasmessi per osmosi ai suoi assessori, per cui giorno per giorno va conquistata la battaglia, la Panarello ha proprio toppato”. Nina Lo Presti ha ammesso candidamente di trovarsi ancora una volta d’accordo con il collega Trischitta, politicamente lontanissimo da quelli che dovrebbero essere i progetti di Cambiamo Messina dal Basso. “Il fatto che un assessore di questa amministrazione abbia deciso una discriminazione così evidente la dice lunga sull’empatia che non c’è tra il Sindaco e gli assessori scelti. Mai mi sarei aspettata che un assessore di questa giunta potesse mettere in atto una situazione di questo tipo. La forza della disobbedienza come l’atto simbolico bandiera della pace dovrebbe poi trovare atti amministrativi della stessa portata”.

Naturalmente attacchi anche da tutti gli altri gruppi consiliari, “o mangiano tutti o non mangia nessuno” è stato il messaggio lanciato dall’aula.

L’assessore Panarello dovrà probabilmente fornire nuove spiegazioni e chiarire anche ai “suoi” il perché di una scelta che sta creando una bufera e che stava quasi passando sotto silenzio se la vicenda non fosse finita sulla stampa (vedi articolo correlato). A questo punto forse anche il Sindaco Accorinti dovrebbe dire la sua. Gli animi, in questo momento, sono incandescenti.

Francesca Stornante

14 commenti

  1. beh… a questo punto la panarello ha solo una cosa da fare…

    complimenti per il non allineamento dei consiglieri… dovrebbero fare lo stesso con la tares…

    il cambiamento si deve fare, non proclamare.

    0
    0
  2. imprenditore messinese 27 Novembre 2013 20:27

    Ma questi bambini che sono “costretti” a pagare 0,80 centesimi a pasto fino ad oggi, senza refezione scolastica, non mangiavano? Un pasto al Comune costa 5 euro, se di questa cifra ne viene pagata per i più poveri il 16% quel’è lo scandalo? Era meglio quando non mangiavano nulla? ( come sarà tra 15 giorni perché tanto è la durata del servizio in corso? ) boh! abbiamo le pretese di una città ricca ed i mezzi di un Comune che ha comunicato al Ministero degli Interni il pre-dissesto, e quindi non abbiamo i soldi per pagare la refezione scolastica, anche se con lo stipendio di assessore di Mantineo si pagherebbero ogni mese i pasti di ( 3.313,65 euro stipendio Mantineo/0,80 ticket poveri= 4142pasti/15 giorni di refezione=276 pasti al giorno )quasi tutti i bambini “bisognosi”. Ma c’e’ da star sicuri che né Mantineo né gli altri decideranno di rinunziare a parte delle loro indennità a favore dei bambini poveri. Preferiscono indebitare ulteriormente il Comune di Messina o far pagare ai bambini delle famiglie non povere più di quanto pagano i pasti bambini che frequentano le scuole private. boh!

    0
    0
  3. Salvatore Vernaci 27 Novembre 2013 20:49

    “MENSA SCOLASTICA, LA RINUNCIA ALL’INDENNITÀ GARANTISCE IL SERVIZIO”. Questa è la notizia riportata su INTERNET da decine e decine di Comuni. Perchè Messina non segue l’esempio?… SUBITO: Riduzione dell’indennità degli Amministratori comunali, dei Componenti i vari CDA e dei Commissari, dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali e Circoscrizionali, dell’indennità di posizione dei Dirigenti e Funzionari per assicurare la refezione scolastica gratuita a tutti i bambini della scuola dell’obbligo a tempo pieno, le cui famiglie hanno reddito insufficiente

    0
    0
  4. MI pare una polemica sterile se non addirittura strumentale perchè 0,80 centesimi sono una cifra irrisoria anche per chi non ha reddito!Almeno che non mi si vuol far credere che le famiglie a basso reddito rinunciano totalmente alle spese voluttuarie,all’automobile o alla pizza del sabato sera!Basta rinunciare ad un caffè al bar e il pranzo è …servito!!

    0
    0
  5. pietro anzalone 27 Novembre 2013 23:55

    Completamente in linea con Mantineo.

    Chiaro il concetto dell’imprenditore di me che ha tanto a cuore le sorti delle casse comunali che, penso, accetterebbe, oltre alla umiliazione, anche l’eliminazione fisica dei bambini.

    Sveglia imprenditore di me!!! non siamo piu’ nell’ottocento quando era consentito sfruttare la manodopera minorile

    0
    0
  6. pietro anzalone 27 Novembre 2013 23:56

    Completamente in linea con Mantineo.

    Chiaro il concetto dell’imprenditore di me che ha tanto a cuore le sorti delle casse comunali che, penso, accetterebbe, oltre alla umiliazione, anche l’eliminazione fisica dei bambini.

    Sveglia imprenditore di me!!! non siamo piu’ nell’ottocento quando era consentito sfruttare la manodopera minorile

    0
    0
  7. bernardo santilli 28 Novembre 2013 06:23

    concordo piewnamente con Salvatore vernaci. In quanto alla Panarello farebbe meglio a togliersi dai piedi,magari prendendo il primo pedibus che passa. Incompetente!

    0
    0
  8. Meno male che arriva natale e accorinti & giunta si levunu di pedi

    0
    0
  9. messinanelcuore 28 Novembre 2013 08:02

    Chiedo a tutti quelli che si scandalizzano dei 0,80 centesimi richiesti per un pasto completo…ma secondo voi il costo di un panino è minore per una famiglia? Oppure pranzare a casa costa meno? Purtroppo siamo in una città dove si vuole tutto gratis e il risultato è sotto gli occhi di tutti!!! Per non parlare poi di quelle persone che negli anni pur di non pagare il servizio mensa ed altro hanno fatto carte false dichiarando reddito 0 e poi camminano con i BMW e le Mercedes!!! Dato che i consiglieri si lamentano tanto perchè non si riducono il gettone di presenza e con quei soldi aiutano chi non può pagare 0,80 centesimi per un pasto completo?

    0
    0
  10. il servizio è obbligatorio per il comune.

    io ritengo che debba essere fornito gratuitamente per le fasce deboli, ma avere opinioni diverse è assolutamente legittimo.

    detto questo, non ci si può nascondere dietro affermazioni come le sue (che tanto ricordano adro e altre realtà in cui si sono verificati casi di “mense negate”). il problema è che “tutti” i bimbi devono essere messi nelle stesse condizioni e “tutti” devono mangiare le stesse cose. il problema non è tanto quello del fare pagare oppure no, quanto quello che un’amministrazione di totali incapaci permetta lo scandalo che alla stessa tavola si siedano bambini di 3 anni con trattamenti diversi (è il caso di mio figlio. lui e altri 3 mensa, alcuni sportina da casa e alcuni nulla…).

    il minimo sono le dimissioni dell’assessore con scuse allegate. il “giusto” le dimissioni dell’assessore, il doveoso passo indietro, le scuse di “tutta” l’amministrazione, e la manifestazione del convincimento che almeno i bimbi siano tutti “uguali”.

    non me ne importa nulla della “storia” del sindaco tanto sbandierata ogni volta. sta dimostrando di essere capace solo di fare chiacchiere e marketing. il suo silenzio sull’argomento è vergognoso.

    la responsabilità delle cappellate dei suoi amministratori è principalmente sua.

    0
    0
  11. messinanelcuore 28 Novembre 2013 10:07

    Lei però non ha risposto alle mia domanda…secondo lei costa di più un pasto completo a 80 centesimi o un panino? Purtroppo viviamo in una città assistenzialista che a forza di pretendere tutto gratis, chiunque (anche chi ha la possibilità) pretende che lo sia!!! I precedenti grandi amministratori (in giacca e cravatta) ci hanno abituato ad avere tutto gratis. Ho vissuto due anni a Roma…lei sa che lì TUTTI pagano i trasporti? Ovviamente una cifra differente in base alla fascia di reddito…però nessuno si lamenta e i servizi funzionano!!! Se si è arrivato a questo la colpa di sicuro non è di quelli che veramente non hanno reddito ma di chi se ne approfitta…prendetevela con loro!!! Io non difendo l’assessore perchè sono il primo che ammette che ci siano state delle scelte sbagliate fatte da questa amministrazione…ma si ricordi che senza soldi non si canta messa…li vada a chiedere a chi se li è mangiati!!!

    0
    0
  12. E’ più dignitoso ed educativo per gli alunni pagare € 0,80 che ricevere una sorta di “elemosina ” gratuita . La demagogia populistica inconsapevole non dovrebbe più avere diritto di cittadinanza. Il prof. Sturniolo e C. approfondiscano maggiormente i temi di cui trattano…..senza indulgere alla consueta facile superficiale propaganda …

    0
    0
  13. io chiedo risposte “oggi” a chi amministra “oggi”. non sono d’accordo con chi ritiene che sia sempre colpa degli altri.

    io guardo i fatti e i numeri.

    è inammissibile che per 15 giorni un’amministrazione che paga 8 amministratori, 40 consiglieri e bonus ai dirigenti (lasciando perdere i 200.000 euro dell’ottimo le donne) non sia in grado di trovare, nelle more, la cifra di circa 4/5.000 euro per azzerare il costo della fascia di reddito più bassa.

    detto questo, rispondo alla sua domanda (in realtà la risposta era implicita nel mio post precedente). UN PASTO COMPLETO COSTA CERTAMENTE DI PIU’ DI UN PANINO. ma non mi importa. io sono certo che ci siano i furbi, e sono altrettanto certo che sia compito non mio, ma dell’amministrazione, trovarli (dunque, non io ma chi amministra vada a chiedere i soldi a chi se li è mangiati).

    il punto fondamentale resta quello che evidentemente non ho saputo spiegare e cioè che un’amministrazione deve fare in modo che “tutti” i bimbi si possano sedere a tavola nelle stesse condizioni e dunque:
    a. tutti mensa
    b. tutti sportina
    c. tutti panino
    d. tutti a digiuno

    gli altri casi denotano quanto meno distacco dalla realtà e, nel caso della professione dell’assessore in questione, dei profondi interrogativi.

    0
    0
  14. Io invece chiedo a lei se e’giusto far pagare a chi veramente non ha come farlo, piuttosto che mantenere con vitto alloggio e soldi agli immigrati/ rifugiati che ci sono a messina!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007