L'assessore Ialacqua: "Su Pace non ho cambiato idea". I Verdi: "No all'impianto"

L’assessore Ialacqua: “Su Pace non ho cambiato idea”. I Verdi: “No all’impianto”

Rosaria Brancato

L’assessore Ialacqua: “Su Pace non ho cambiato idea”. I Verdi: “No all’impianto”

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venerdì 06 Dicembre 2013 - 06:54

L'assessore Ialacqua replica sull'articolo che riportava le sue dichiarazioni del 2009 contro l'impianto di Pace, che in quei giorni otteneva le autorizzazioni ambientali. "Non ho cambiato idea, siamo noi che dobbiamo cambiare la città" e spiega che oggi si tratta di un impianto di biostabilizzazione. In realtà è lo stesso progetto del 2009. Chi non ha cambiato idea sono i Verdi che oggi scrivono: "E' un impianto desueto e che va in direzione opposta alla logica delle 4R e di una nuova gestione dei rifiuti.

In merito all’articolo (vedi allegato) che riportava le dichiarazioni dell’attuale assessore Ialacqua risalenti al 2009 contro l’impianto di Pace, il cui progetto in quei giorni otteneva le autorizzazioni ambientali, riceviamo la replica dell’interessato che scrive: “Non ho cambiato idea, dobbiamo cambiare la città”

“Sono centinaia i miei interventi contro le discariche, ed anche contro la discarica di Pace. Le mie considerazioni sull’impianto di Pace, riportate da Rosaria Brancato, si riferivano  alla discarica emergenziale che si voleva costruire ed alla politica fallimentare di gestione dei rifiuti a Messina,  e su quello non ho cambiato e non cambio idea.

Ma veniamo ad oggi. Non si parla di realizzare una Discarica emergenziale vecchia maniera, come le cinque discariche disseminate nel territorio comunale e provinciale da passate amministrazioni in questi anni e di cui oggi paghiamo le gravi conseguenze ambientali ed economiche (Tripi, Formaggiara, Vallone Guidari, Valdina, Portella Arena). Oggi parliamo di un impianto di trattamento meccanico-biologico che prevede la separazione secco-umido dei rifiuti, l’ulteriore recupero di materiali ferrosi, la bio-stabillizazione della parte umida: in parole povere parliamo di “asciugare” i rifiuti per evitare la produzione di percolato, ed il conferimento dei rifiuti così pre-trattati nella fossa che si costruirà accanto agli impianti.  Non ho mai taciuto sulle criticità ambientali della localizzazione del progetto, visto che sono lì in tutta evidenza ( zona ZPS, a ridosso di un torrente, ai piedi di una discarica mai messa in definitiva sicurezza), e non ho cambiato idea neanche su questo, anzi ho sempre detto pubblicamente che personalmente avrei  scelto altri luoghi per l’impianto, anche se quest’impianto ha tutte le autorizzazioni di legge, tutte le valutazioni ambientali, le valutazioni d’incidenza, il parere positivo del Genio Civile.

Ma oggi siamo ad un bivio: vogliamo continuare a gestire i rifiuti in condizione di perenne emergenza? Continuare a conferire i rifiuti lontano dalle città? Continuare a tartassare i cittadini per far fronte agli ingenti costi di gestione? Oppure, più concretamente, vogliamo avviare finalmente la raccolta differenziata e una seria politica di gestione dei rifiuti che osservi la normativa vigente, che attui interventi di riduzione, riuso, riciclaggio dei rifiuti e poi, per la parte rimanente, si avvalga, in maniera residuale,  di un impianto di trattamento come quello di Pace, che rappresenta il male minore? Senza dimenticare che attualmente, e chissà per quanto altro tempo ancora, il comune non ha risorse da investire e che la Regione può dare gli ultimi finanziamenti a disposizione entro l’anno per progetti esecutivi.

Per questo abbiamo insistito ed anche ottenuto  che, insieme con l’impianto di Pace, venisse finanziato il progetto di raccolta porta a porta e la messa in sicurezza della discarica di Portella Arena e delle altre discariche dissennatamente aperte negli anni scorsi. Tutto questo per rendere autonoma la nostra città in un paio di anni, ridurre i costi del servizio, avere un sistema virtuoso. E’ ovvio che tutto questo è osteggiato da chi ha lucrato e lucra sulle nostre emergenze; dalla criminalità organizzata, che dal business dei rifiuti sta ricavando enormi ricchezze;  da chi ha scaricato sui cittadini e sul territorio le proprie inefficienze. E usa tutte le armi a disposizione per fare confusione. Anche su questo non ho cambiato idea, non ho ambizioni  politiche da difendere, non ho interessi personali da perseguire, non ho né padrini né padroni a cui dare conto… forse è questo che dà fastidio”.

Daniele Ialacqua, assessore comunale all’Ambiente

N.d.r- Apprendiamo che I’assessore Ialacqua non ha cambiato idea rispetto a quanto dichiarava su Pace. Il progetto dell’impianto attuale, ricordiamo, è lo stesso che nel 2009 l’assessore contestava, non è affatto cambiato. E’ lo stesso. Nel 2009 è stato l’allora sindaco Buzzanca a non continuare l’iter preferendo scaricare, con costi enormi, nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Quanto alle perplessità del 2013 e relative all’impianto, le esprimono i Verdi nelle considerazioni che sotto riportiamo.

I Verdi rincarano la dose con una nota nella quale dichiarano di apprezzare l’intervento di Raffaella Spadaro, Consigliera Federale Nazionale, Coordinatrice Provinciale della Federazione dei Verdi di Messina: “La scelta e la tipologia della localizzazione dell’impianto in area a rischio idrogeologico- scrivono i Verdi siciliani- comporta serie perplessità in relazione alla tutela del territorio ed alla necessaria salvaguardia dei vincoli ambientali esistenti. La produzione di un compost grigio e dei relativi sovvalli, caratterizza una scelta tecnologica ormai desueta ed in contrasto alle norme comunitarie che nel principio delle 4R (Ridurre – Riutilizzare – Riciclare – Recuperare – n.d.r.) dovrebbe garantire diverse metodologie gestionali dei rifiuti. Serie perplessità sono state rappresentate in merito alla localizzazione dell’impianto, ubicato in area con manifesta sensibilità idrogeologica, oltre alle particolarità dei vincoli naturalistici ambientali che insistono nell’area.”

La scelta tecnologica che si andrebbe a compiere non si discosta, secondo i verdi, da modalità superate e inefficaci di gestione dei rifiuti. “Infatti – proseguono gli ambientalisti – in modo diretto, nelle fasi di conferimento e di copertura il rifiuto trattato sarebbe ricollocato in discarica. Risulta minimale le quantità di rifiuti recuperati attraverso la defertizzazione ed è praticamente infruttuosa la raccolta differenziata realizzata in modo parziale.

E’ ovvio che le strategie individuate sono ben lontane dal principio delle quattro R, che deve caratterizzare il nuovo corso della gestione dei rifiuti a Messina e in tutto il territorio regionale. Solo attraverso la raccolta differenziata, realizzata con il sistema porta a porta, si potrà ottenere il recupero e quindi il riuso della materia. Si potrà avere un beneficio e un abbattimento dei costi, che in un momento di crisi, gravano sensibilmente sui bilanci familiari dei cittadini messinesi.

La raccolta differenziata spinta, con una separazione a monte dell’umido, che può divenire opportunamente trattato un compost di qualità necessario al fabbisogno del mercato della nostra provincia e un corretto conferimento alle piattaforme di filiera collegate ai Consorzi Nazionali per il recupero dei rifiuti, e quindi delle premialità è la giusta risposta che la nostra attenta amministrazione comunale deve dare per indicare il cambiamento nel sistema gestionale dei rifiuti”.

VERDI SICILIANI

Anche i Verdi, sull’impianto di Pace, non hanno affatto cambiato idea. Per loro era, e continua ad essere la soluzione meno adatta e comunque distante dalla filosofia delle 4R e dei Rifiuti Zero.

18 commenti

  1. la spazzatura la conferiscano a casa dei verdi

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  2. L’emergenza rifiuti va risolta scegliendo un sito opportuno per fare un biostabilizzatore, un impianto per il riciclaggio o qualsiasi altra cosa, non un sito a meno di 1 km dal centro abitato!!!vergogna!

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  3. Siamo passati dall’ istallare l’inceneritore su una fortezza del 1700,sulla falce, (chi ebbe l’ idea geniale? Tiriamo fuori i nomi del genio!), a considerare il male minore, un’ impianto sulle colline di Pace. Siamo migliorati, ma si puo’ fare di piu’… E’ giusto ed ovvio che occorre “ridurre i costi del servizio”, ma forse l’ Assessore potrebbe trovare una localizzazione piu’ opportuna, visto che quella sulle colline panoramiche di Messina a pochi metri dal mare sembra, anche a noi profani, inopportuna. Ne ha tutti i poteri. Crei eventualmente uno staff ad hoc e si muova di conseguenza, rispettando le Sue stesse idee!

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  4. verdi, ambientalisti e loro affini sono un male al pari di chi malgoverna.. si oppongono a qualsiasi cosa, ma che vogliono? andassero a zappare le terre che tanto amano, e si levino dalle scatole.. sanno dire solo no.
    se nella vita non sono riusciti a concludere una ceppa non per forza devono accanirsi contro tutto.

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  5. non si tratta di essere ambientalisti, il sito di pace non è idoneo e ne è consapevole anche l’assessore e il sindaco che fino a qualche anno fa manifestavano con i cittadini di villaggio pace contro la discarica. Era forse solo per acquisire consensi? Mi pare proprio di si… Mi dispiace, sono stata felice quando accorinti vinse le elezioni ma è evidente che a prendere in giro la gente sono bravi tutti. Tutta la giunta dovrebbe pensare a usare di più il cervello, ma fin’ora mi pare che verranno ricordati solo per le pagliacciate come quella del 4 novembre! Se saranno in grado di fare questo scempio, io come tanti altri, di sicuro accorinti non lo rivoterò!!!

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  6. pietro anzalone 6 Dicembre 2013 09:35

    Ma tra 200 km ed il centro (Pace) non si trova niente di piu’ idoneo in una citta’ che ha una estensione territoriale tra le piu’ grandi d’Italia?

    Non e’ possibile proporre soluzioni diverse accompagnate da adeguate analisi costi benefici (non costi ricavi) in modo che la cittadinanza abbia contezza della bonta’ delle scelte? .. o si dovra’ continuare con le solite soluzione tirate fuori dal cilindro? Dove sta’ il rinnovamento?

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  7. Purtroppo la regione o finanzia quello (così come era già stato progettato e nel luogo in cui era già stato progettato) oppure non finanzia nulla. Sicuramente il sito di Pace non è il posto più adatto e l’impianto non è il migliore realizzabile, ma forse è meglio quello che niente… almeno si può iniziare con una raccolta differenziata fatta in modo serio.

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  8. Bene, constatiamo che Lei non ha cambiato idea e facciamo buona la specificazione che l’impianto sia diverso da quello precedente. Adesso realizzi l’opera. Non galleggi sull’idea, perdendo tempo, in modo da finire il mandato senza realizzarla.
    Sappia che qualunque luogo scelto sarà accompagnato da una protesta, la distanza dal centro abitato non sarà mai adeguata, anche perchè il territorio è pieno di abitazioni abusive e dove queste non ci sono ci sarà la bellezza paesaggistica, il monumento di valore, etc, etc, etc. Per non parlare del dissesto idrogeologico! Ma perchè c’è una zona del nostro territorio che non è a rischio oltre la falce o Piazza Cairoli? Vogliamo farlo qui?
    Se ne freghi dell’opposizione; se è seria, quando deve governare, cambia opinione. Guardi lei o il M5S a Parma! Oppure, se non è seria, agisce scaricando il costo sui cittadini.
    Piuttosto dia uno sgravio sulle tasse per lo smaltimento a chi vive vicino all’area interessata, che diminuisca con l’aumentare della distanza.
    Poi le do un consiglio: Prima della realizzazione vada a Montecarlo. Vicino al Casinò troverà una specie di grattacielo, tutto a vetri specchiati blu, caratterizzato da un numero spropositato di autocompattatori che arrivano carichi ed escono scarichi. Niente puzza, fumi e sporcizia intorno! A Montecarlo ho compreso perchè il sistema di smaltimento rifiuti crea tanti problemi solo in Italia, mentre all’estero ci fanno i soldi e nessuno protesta.
    Certo se realizziamo e conduciamo l’esercizio con il controllo dello Stato totalmente assente, inevitabilmente ci ritroveremo con tanti Campo Italia e tante Napoli, ma in questo caso il problema non sono i rifiuti, ma lo Stato e questo perché purtroppo lo smaltimento rifiuti è un business grossissimo. Proprio per questo non sottovaluti il fatto che parte delle critiche saranno di origine mafiosa o di chi ci guadagna imponendo una Tares o come caspita si chiama così elevata!
    I cittadini non hanno paura dei rifiuti, ma del disinteresse dello Stato nel meccanismo di controllo delle regole e della sua fragilità alla corruzione.
    Faccia vedere che è iniziata l’inversione col depuratore di Mili, la cui puzza si sente nel raggio di 2Km e poi vedrà che i cittadini le daranno fiducia.
    In poche parole, Sig. Assessore, prima trasformi Messina in una qualunque cittadina europea e poi ci venga a parlare di impianti rivoluzionari. Prima controlli il territorio della sua città e lo faccia diventare dignitoso e, per questo, le consiglio una piccola passeggiata a Camaro Superiore (con un fuoristrada, altrimenti non riuscirà a passare oltre le montagne di rifiuti che circondano i cassonetti) e solo dopo ci illustri gli impianti rivoluzionari che vorrebbe realizzare.
    Prima datevi credibilità, Lei e lo Stato che rappresenta!

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  9. ne ha tutti i poteri… ma manca il tempo. se non parte sto progetto entro il 2013 perdiamo i soldi e non c’è ne più x nessuno. Ne tantomeno si può sobbarcare il comune i costi di un diverso progetto.

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  10. allora… la faccio facile: ci sono sti soldi stanziati dalla regione da utilizzare entro il 2013, il progetto approntato (da anni e non da adesso) è quello che sappiamo, il luogo pure… che facciamo? li perdiamo e continuiamo a conferire tonnellate di spazzatura nelle discariche con i costi che conosciamo o ci turiamo il naso e cerchiamo di utilizzare al peglio quello che “passa il governo”?… a prendere in giro sono tutti bravi dice lei.. ma pure a criticare però

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  11. Il sindaco e l’assessore si son fatti propaganda in passato appoggiando campagne che andavano contro tutto questo e la gente li ha votati. E oggi, ottenuta la poltrona che fanno? riprendono il vecchio progetto della giunta buzzanca e lo portano a termine tale e quale? questa è la vera vergogna!

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  12. Ma questa non è una buona ragione per dargli contro visto che siamo ad un passo da una situazione simile alla Campania.
    E poi, mi creda, Se Buzzanca avesse veramente voluto, lo avrebbe fatto. Con o senza Ialacqua.
    La verità è che sui rifiuti, destra e sinistra, in passato hanno avuto un comportamento (diciamo) svogliato, che ha determinato l’inefficienza del servizio e il costo altissimo che stiamo pagando. Ecco, una piccola indagine della Magistratura su questo aspetto (sicuramente dall’esito negativo), tranquillizzerebbe non poco i cittadini!

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  13. pietro anzalone 6 Dicembre 2013 13:57

    Condivido in tempo di emergenza. Ma non puo’ e non deve essere la soluzione definitiva al problema, in quanto il costo opportunita’, nell’utilizzae quest’area per il trattamento di RSU , e’ molto alto

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  14. MessineseAttento 6 Dicembre 2013 16:07

    Non sto nella pelle! Voglio vedere con Calabrò dove andrà a finire tutta questa rumenta, come verranno reperiti i finanziamenti e, soprattutto, come tratterà l’argomento TS.
    Sarebbe uno spasso, se non rischiassimo di finire sommersi!

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  15. I primi a criticare erano proprio quelli che ce la stanno mettendo n quel posto. Comunque parlare di gestione del territorio e buon senso a messina è tempo perso, che facciano quello che vogliono!

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  16. l’ex legambientista ha cambiato idea

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  17. mah… io sono per l’apertura di un impianto ovunque… anche dietro casa mia (alle strette trasloco). purchè venga fatto qualcosa nella direzione di una riduzione degli assurdi costi di smaltimento.

    è inutile prendersi in giro, senza “decidere” qualcosa non si va da nessuna parte.

    io reputo il comportamento di questa amministrazione inqualificabile, al loro posto avrei fatto ben altro. ma se vogliono adottare politiche da discarica, peer avere almeno le strade pulite, che vadano avanti… che facciano qualcosa insomma!

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  18. Caro assessore Ialacqua, così non va! Gli abitanti di Villaggio Pace hanno già pagato in termini di morti accertate per tumori, neoplasie, carcinomi ecc. ecc. con particolare riferimento ai polmoni!! Questo proprio non si può accettare!! Lei ha intenzione di creare una nuova zona avvelenata come è successo nel Salernitano. Anni fa ho scritto una lettera alla Gazzetta del Sud per sapere che cosa era stato nascosto tra i rifiuti di portella Arena da dove continua a colare un sottile percolato nero, che finisce nel torrente pace, quindi a mare dove i nostri figli vanno a fare il bagno in estate e dove noi, gente di pace, andiamo a pescare! Negli anni precedenti quando cioè Portella Arena e l’inceneritore funzionavano a pieno ritmo, noi abitanti di Pace abbiamo notato per diversi anni il salire e scendere di grossissimi TIR con su scritto Rifiuti speciali e tossici erano tir che sbarcavano dai traghetti e chissà da dove venivano! Siamo certi di una cosa che nessuno ha mai fatto dei controlli e che, come in tutte le altre discariche del sud Italia, anche in questa ci sono sepolti rifiuti tossici industriali e radioattivi provenienti dalle centrali nucleari di tutta europa e sollecitati dalle ecomafie europee, con il conseguente arricchimento, per tenere occhi e bocca chiusi, di alcuni dirigenti e grossi funzionari di allora!! La mia lettera non è stata mai pubblicata nè abbiamo mai avuto risposte a queste evidenze certe ed ineluttabili! Adesso Lei che fa parte di una amministrazione che si crede di essere paladina della natura compie quest’altro scempio, contro tutti i paesi allocati nella zona nord di Messina, in particolare dei villaggi rivieraschi e dell’entroterra, interessati dai torrenti Nunziata, Pace, Fiumara Guardia che non ne possono più a sopportare le puzze nauseabonde e l’inquinamento circostante che ne deriva. (Le ricordo che la vallata di Pace ha subito lo scempio provocato dall’inceneritore, quello provocato dalla discarica di portella Arena e quello provocato dalle cave di terra esistenti in loco, oltre al completo dissesto idrogeologico del territorio dovuto alla non messa in sicurezza della stessa e ricordo ancora, prima a me stesso e dopo a lei che, nel 1995, un furioso nubifragio ha provocato 4 morti nella zona oltre a distruzione e rovina! ) E non mi venga a raccontare che questo impianto di trattamento meccanico biologico di separazione, fatto in vicinanza ad un centro abitativo, dove insistono diversi lidi balneari ed associazioni nautiche, non produca inquinamento, contaminazione, fetore oltre al percolato ed all’inquinamento della falda acquifera sottostante! Ritengo che non sia onesto e giusto, nei confronti dei cittadini del luogo conglobare in un unico sito, già terribilmente compromesso, tutti gli impianti relativi allo smaltimento ed al trattamento dei rifiuti organici della città, sottoponendo gli stessi al rischio di eventi catastrofici sia antropici che naturali! Ma quello che più sconcerta gli abitanti della zona, sono le innumerevoli morti sospette, in parrocchia avevamo fatto un censimento e si superava l’80%, che pesano sulle coscienze di chi l’ha preceduta e che da oggi peseranno anche sulla sua e sull’operato dell’amministrazione Accorinti, sindaco inteso come uomo di pace e difensore della natura, ma solo di facciata! Perché quello che conta, nel giudizio di una amministrazione, rispetto ad un’altra, non sono le reclame o i motti scritti nelle bandiere piuttosto che sui muri o nelle magliette, ma i fatti cioè le opere e le attività fatte per il bene della collettività, senza ledere l’íncolumità e la salute dei singoli cittadini ed anche perchè esporre un brandello di bandiera variopinta in una commemorazione seria e dignitosa, ed il portare magliette con slogan utopici e surreali altro non rivela se non dileggio e sarcasmo nei confronti di chi ama la propria terra, il proprio mare, le proprie origini ed il proprio lignaggio ed onora i propri morti, ancorchè uccisi dalla irresponsabilità, dalla negligenza e dall’assoluto disinteresse delle Istituzioni e delle associazioni ambientaliste!!!!!

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