La sezione ambientale di Messina ha fermato un uomo, nei giorni scorsi, mentre trasportava e poi bruciava i rifiuti
MESSINA – Una discarica abusiva a Gesso. La polizia municipale, sezione ambientale, ferma un uomo che, dopo aver trasportato i rifiuti, li bruciava. L’uomo reagisce male, aggredendo uno degli agenti, e viene arrestato. Il poliziotto municipale è stato curato in ospedale. La persona fermata sarà giudicata per direttissima lunedì 7 agosto.
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Come Tempostretto, in questi mesi, abbiamo raccontato appostamenti, pedinamenti e indagini. Un lavoro che impegna giorno e notte gli ispettori del reparto reati ambientali della Polizia municipale di Messina. “Si fa un’attività di polizia giudiziaria e amministrativa vera e propria“, ci ha raccontato tempo fa il comandante Stefano Blasco.
Con il responsabile della Polizia specialistica e ambientale commissario Giovanni Giardina, l’attività di controllo sul territorio è svolta dalla sezione ambientale coordinata dagli ispettori Cosimo Petitto e Giacomo Visalli. Fanno parte della squadra gli agenti Donato, Gullifa, Gullotta, La Cava, La Fauci, Leonardi, Luca, Marzo, Morale, Ricali e gli assistenti capo De Luca, Giordano, Irrera, Mantarro, Sturniolo, Tumore, Zuccaro.
La polizia municipale fa un lavoro egregio e pericoloso soprattutto se si tiene conto che coloro che commettono questi reati non sono certamente persone che vanno per il sottile nel caso in cui venissero scoperte. Ciò detto per quale motivo esporre le forze dell’ordine ad ulteriori pericoli spiattellando nomi e cognomi, manca solo l’indirizzo.
Nascondere fototrapopole e telecamere sarebbe anche un ottimo modo per salvaguardare l’incolumità di questi agenti oltre che un parziale soluzione alla carenza di personale.
Gran lavoro con tanta riconoscenza nei confronti degli agenti della polizia municipale. Il problema rimane l’anonimato degli autori, che quantomeno si esporrebbero all’opinione pubblica, e la severità delle leggi nella determinazione delle contemplate pene.