Da dono pagano a elemento della tradizione pasquale in cui le uova si trasformano da simbolo sessuale e fertile a quello allegorico della resurrezione
Semplici, profumati e “dorati” i cudduraci sono i dolci pasquali più antichi della tradizione reggina. Legati ad origini magno greche e ai fidanzati. In effetti, in passato soprattutto nella tradizione grecanica, questi dolci di pastafrolla decorati con uova venivano donati dalla zita (fidanzata) al fidanzato nel giorno di Pasqua. A forma di cuore o di pupa con l’uovo sodo nella pancia come augurio per la nascita di una felice prole durante il matrimonio. E più grandi e ricchi di uova erano, più grande era l’amore per l’altra persona. Da dono pagano quindi a elemento della tradizione pasquale in cui le uova si trasformano da simbolo sessuale e fertile a quello allegorico della resurrezione.
Ingredienti
- 1 kg Farina 00
- 250 gZucchero
- 250 gBurro
- 2 bustineLievito in polvere per dolci
- 2 bustineVanillina
- 1 pizzicoSale
- 4Uova intere
- 1Tuorlo
- 1 bicchierinoVermouth
- Buccia del limone grattugiata
- Latte (se necessario)
Per la decorazione
- Qualche uovo sodo
- 1Uovo (per spennellare)
Preparazione
- Mettere il burro a sciogliere a bagnomaria e intanto in una ciotola rompere le uova con lo zucchero e montarle con l’aiuto di uno sbattitore. Quando il burro è quasi freddo versarlo nella ciotola delle uova.
- Versare in seguito la farina setacciata e tutto il resto degli ingredienti. Quando si nota che il composto non può continuare ad essere amalgamato con la frusta elettrica, procedere a mano. Se necessario aggiungere qualche goccia di latte
- Il composto deve risultare bello sodo. Avvolgere nella pellicola per alimenti e mettilo in frigo per 1 ora.
- A questo punto l’impasto è pronto per essere modellato.
Rivestire le teglie di carta forno (circa 4). Tagliare l’impasto a pezzi e creare delle forme a piacere: colombe, cuori, trecce, cestini ecc.. In alcune inserire l’uovo sodo al centro. - Infornare a 180° per 25 – 30 Minuti