Il 19 pomeriggio sit-in per la Palestina nel cuore di Reggio

Il 19 pomeriggio sit-in per la Palestina nel cuore di Reggio

Redazione

Il 19 pomeriggio sit-in per la Palestina nel cuore di Reggio

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martedì 18 Maggio 2021 - 19:35

I promotori dell'iniziativa: asimmetria di forze spaventosa in campo, vogliamo che l'Italia non sia complice d'Israele nella repressione dei palestinesi

«Anche Reggio Calabria scende in piazza per la Palestina! Domani, mercoledì 19 maggio, alle 18, a Piazza Italia avrà luogo un
sit-in di solidarietà con il popolo palestinese
– si legge in una nota congiunta di Csc Nuvola rossa, Csoa Angiolina Cartella, Potere al popolo Reggio Calabria, Calabria resistente e solidale, Usb – Federazione provinciale di Reggio Calabria, Associazione culturale Magnolia, NonUnaDiMeno Reggio Calabria, Giovani sulla strada e Centro culturale islamico -, schiacciato dal feroce e letale dispiegamento di forze di Israele, in barba al diritto e ai trattati internazionali», scrivono le associazioni reggine che domani pomeriggio daranno vita alla manifestazione.

«Non possiamo tacere»

«Non possiamo restare inermi e silenti di fronte alla repressione del
popolo palestinese.
Non possiamo farlo soprattutto quando la
sistematica manipolazione dell’informazione operata dai media italiani confonde la vittima con il carnefice – così i firmatari della nota diramata ai media -. Non si tratta di una guerra, perché tra le due parti esiste
un’asimmetria di forze spaventosa. Inoltre, l’escalation di queste
settimane si inserisce nel contesto di una dominazione e di un
apartheid sistematici, volti all’annientamento del popolo palestinese.

Chiediamo con forza il ripristino del diritto internazionale e la
piena attuazione delle direttive e delle risoluzioni delle Nazioni
Unite
, che si sono chiaramente pronunciate per la fine dell’occupazione
delle terre palestinesi».

«L’Italia non sia complice»

«Vogliamo che l’Italia non sia complice di Israele, con cui va sospesa
ogni forma di collaborazione tecnica e commerciale, come la vendita di
armi», affermano tra l’altro i firmatari, che plaudono alla «mobilitazione dei lavoratori portuali di Livorno che pochi giorni fa hanno bloccato il carico d’armi destinato a Israele».

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