Il 2020 è stato l’anno delle bici

Il 2020 è stato l’anno delle bici

Simone Milioti

Il 2020 è stato l’anno delle bici

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mercoledì 20 Gennaio 2021 - 15:30

Le bici protagoniste nel 2020. Fiab e Legambiente concordano sul boom ciclabile, un'occasione in parte già sfrutttata anche a Messina

Nel dossier di Legambiente non ci sono dubbi: l’anno appena passato ha visto un significativo incremento dell’attività ciclabile. Da una parte l’acquisto di bici, dall’altra l’ampliamento dei chilometri ciclabili su tutto il territorio.

È stato l’anno del Covid e del lockdown. Proprio questa situazione particolare e le contromisure adottate hanno permesso in parte il boom della bici. La necessità di mantenere il distanziamento sociale e quindi creare meno assembramenti sui mezzi pubblici, unito anche alla necessità quando possibile di uscire all’aria aperta, ha di fatto incrementato l’utilizzo del mezzo a due ruote.

Boom di vendite delle bici

In più il bonus Mobilità proposto dal Governo nel Decreto Bilancio ha fatto registrare un boom di vendite di biciclette, e-bike (bici elettriche) e monopattini. L’ANCMA – Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori – ha stimato che rispetto al 2019 nel 2020 sono state vendute il 60% di biciclette in più. Anche a Messina è possibile ormai vedere molti mezzi elettrici a due ruote circolare. Inoltre sono state portate avanti iniziative ecologiche per compiere il percorso scuola/lavoro-casa come quella MuoviMe del Comune di Messina.

Un dato, quello delle vendite, che è poi accompagnato da un effettivo utilizzo sempre più intensivo del mezzo a due ruote. Certificato dal maggior uso di indicazioni per percorsi ciclabili su Google Maps (incremento del 69%) e certificato anche dall’EcoCounter, un sistema di colonnine che riconosce e registra il passaggio di una bici. Secondo questo ultimo indicatore l’utilizzo delle bici sul territorio italiano da settembre 2019 a settembre 2020 è aumentato di oltre il 27%. L’incremento più alto nel mondo.

Aumento delle piste ciclabili nell’anno 2020

L’anno che si è da poco concluso però ha visto anche aumentare i km ciclabili nelle città italiane. Le han chiamate ciclabili pop-up, realizzabili in poco tempo, ad un costo contenuto e con interventi leggeri. Solitamente viene realizzata la segnaletica orizzontale in vie più trafficate, realizzando una corsia esclusiva alle bici. In un secondo momento questa sarà dotata di protezione e diventerà una vera e propria pista esclusivamente ciclabile.

Simile alla pista ciclabile del centro storico a Messina che però è rimasta solo una ciclabile pop-up senza ulteriori dotazioni per la sicurezza. La città peloritana resta carente da questo punto di vista, non figura nel dossier di Legambiente. Lì sono indicate le città virtuose che hanno aumentato nel 2020 o lo faranno nel 2021 come previsto dai PUMS – Piani Urbani Mobilità Sostenibile – il proprio chilometraggio di piste ciclabili. Aumento di 2mila e 600 km in tutti Italia, con Palermo che passerà dai 48 km di ciclabili esistenti ai quasi 150 previsti in realizzazione.

Tursi: “Sarà boom del cicloturismo, rafforzato legame con città”

Il Presidente della FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Biciclette -, intervistato da Wise Society, non può che concordare con l’ottimistica visione che trapela dal dossier di Legambiente. Anche per lui l’utilizzo della bici in città è diventato fondamentale in quanto “salva spazio pubblico e non consuma il suolo. Se in tanti vivono in città bisogna ottimizzare gli spazi e ridurre l’uso dell’auto”. Sulle misure del Governo ammette che “va bene lo stimolo tramite incentivi, ma non basta. Servono investimenti sulle infrastrutture programmati, servono piani della mobilità ciclistica urbana”.

Infine ha ricordato come la bici sia uno strumento che migliora la salute della persona e aiuta le condizioni ambientali cittadine, ma anche uno strumento di inclusione sociale.  A Messina questo fattore è molto evidente, con gruppi nutriti di ciclisti protagonisti nelle loro uscite su strada o sterrato. “Parlare di boom del cicloturismo è un dato di fatto” ha dichiarato Alessandro Tursi, pensando alla voglia di uscire, ma anche di scoprire bellissimi luoghi. In questo senso Messina si sta attivando per far sì che si realizzi una pista ciclopedonale nel tratto di ferrovia dismessa tra Camaro e Gazzi . Nei progetti del Comune c’è, inoltre, la realizzazione della Ciclovia del Sole che prevede l’allumgamento sino a Torre Faro della pista cicabile che, partendo dall’Annunziata, attualmente si ferma a S.Agata.

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