In programma la quinta edizione della manifestazione con il tradizionale corteo
MESSINA – Diritti, inclusione e libertà. Sabato 7 è in programma lo Stretto Pride 2025 a Messina. La quinta edizione della manifestazione, con il tradizionale corteo. Il raduno è previsto alle ore 16.30 in piazza Antonello, da dove partirà la sfilata lungo le vie cittadine fino a Piazza Unione Europea. A organizzare il comitato Stretto Pride Messina, in sinergia con l’amministrazione comunale e le partecipate Atm e Messina Social City. E con il contributo di Caronte & Tourist in qualità di sponsor principale.
Rosario Duca, presidente di Arcigay Makwan Messina, tiene a sottolineare: “Il Pride è l’occasione per far sentire la voce di tutte le persone. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare: il cambiamento inizia da ciascuno di noi”.
Tra le iniziative speciali anche l’evento promosso da Caronte & Tourist: “Portinaie”, un Drag Queen Show che si terrà il 6 giugno, dalle 18.00 alle 20.00, a bordo della nave Pietro Mondello.
Il drappo arcobaleno sulla facciata di Palazzo Zanca
Inoltre, nella recente conferenza stampa, le assessore Liana Cannata e Alessandra Calafiore hanno annunciato la conferma del gesto simbolico dell’esposizione del drappo arcobaleno sulla facciata di Palazzo Zanca e dell’illuminazione dell’edificio con i colori del Pride, dal 4 all’8 giugno. Il tutto “a testimonianza della vicinanza dell’amministrazione comunale alle iniziative a sostegno dei diritti della comunitàLgbtqia+”.
Così, ancora una volta, saranno in primo piano colori, musica e soprattutto la gioia di poter essere sé stessi e l’esigenza di urlare i propri “diritti d’amare”.

W il carnevale estivo, con questi carri allegorici possiamo sfidare in popolarità Acireale o magari anche Viareggio.
Egregio Nstwviva, il Pride c’è in tutto il mondo. E poi Lei scrive sempre la stessa cosa….
Diritti a senso unico. I diritti di quei poveri bambini che non sapranno mai chi sono i loro veri genitori biologici, e una vera famiglia, fatta di un padre uomo e di una madre donna. Diritti comunisti, a senso unico…
Egregio Santi Pipitò, sono di più i diritti dei bambini abusati nelle chiese cattoliche o venduti dalla suore in Irlanda oppure quelli mangiati dai “comunisti”?
Caro signor Giuseppe l’unica cosa che rimpiango del regime di Putin è che li la sfilata dei carri allegorici non c’è.