Il caso Croce continua: si vota sulle "assenze ingiustificate"

Il caso Croce continua: si vota sulle “assenze ingiustificate”

Marco Olivieri

Il caso Croce continua: si vota sulle “assenze ingiustificate”

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martedì 12 Marzo 2024 - 08:17

Stasera seduta d''urgenza del Consiglio comunale di Messina: al centro della scena la procedura di contestazione della decadenza

MESSINA – E non si finisce mai. Il caso Croce continua a essere al centro dei lavori del Consiglio comunale. Oggi ci si concentra in aula sulle sue assenze, ritenute dal Partito democratico “ingiustificate”. E gli occhi sono puntati sulla maggioranza, o ex maggioranza, che si è sfaldata proprio in occasione del voto. Con 12 sì e 13 no, la scorsa settimana è stata respinta la delibera sull’incompatibilità come consigliere. In discussione il ruolo di vertice di Maurizio Croce come soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione siciliana. Da qui i pareri di Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e Avvocatura dello Stato su incompatibilità ed eventuale ineleggibilità.

Il Consiglio è convocato in seduta d’urgenza stasera alle 18.30 per discutere queste proposte di delibera: 1) “Attivazione della procedura di contestazione della decadenza del consigliere Maurizio Croce per assenze ingiustificate alle sedute del Consiglio comunale; 2) Proposta di deliberazione in indirizzo: attivazione della decadenza per assenze ingiustificate del consigliere Croce, ex art. 41, comma 6, del Regolamento del Consiglio comunale del Comune di Messina”.

“Croce non ha preso parte a oltre il 95% delle riunioni consiliari”

Hanno evidenziato il capogruppo del Partito democratico Felice Calabrò e la consigliera Pd Antonella Russo: “Ricordiamo che il consigliere, dall’insediamento ad oggi, non ha preso parte a oltre il 95% delle riunioni di Consiglio comunale e al 100% delle sedute di commissione. Di conseguenza, è lecito domandarsi come si possa assolvere a tale oneroso e onorevole ruolo in assenza? E ancora, come si possono esercitare le prerogative proprie del consigliere comunale, per di più di opposizione, quali quelle di indirizzo e di controllo, non essendo presenti? Qual è stato finora il ruolo del dottor Croce in Consiglio comunale? Quale il suo apporto alla linea politica di opposizione alla Giunta Basile? Si tratta di un’impossibilità oggettiva a svolgere il suo ruolo”. Da qui la proposta di votare sulle assenze giudicate ingiustificate.

Il ricorso in tribunale

Nel frattempo, Alessandro Russo promette battaglia con un ricorso. L’esponente del Pd è protagonista in prima persona della vicenda in qualità di consigliere chiamato a subentrare (al netto dell’eventuale ricorso di Sebastiano Tamà di Forza Italia) in caso di decadenza. E ha sottolineato dopo il voto: “Questo ricorso farà giurisprudenza. Si tratta del primo caso per un vertice amministrativo dello Stato che viene portato in tribunale. La norma è talmente palese che un caso simile non era mai accaduto. Lo stesso Croce, per candidarsi a sindaco, si è dimesso prima della corsa elettorale e poi è tornato al suo ruolo”.

Russo: “C’è un conflitto d’interessi”. Croce: “Non c’è conflitto d’interessi”

Osserva sempre Russo: “Il Comune di Messina, nel cui Consiglio comunale siede Maurizio Croce, nella figura del sindaco, Basile, e del direttore generale, Puccio, ha chiuso giorni fa un accordo con il soggetto attuatore del dissesto idrogeologico, Maurizio Croce. L’argomento? I lavori di ripascimento della spiaggia della litoranea e si è deciso che vengano fatti con finanziamenti statali autorizzati a firma dello stesso Croce. Il quale siede al tavolo tecnico e autorizza impiego di somme e lavori con gli incarichi vari e tecnici a corredo delle opere, si presuppone. Sui lavori che devono essere fatti, per il quale l’organo esecutivo del Comune, ossia sindaco e Giunta, si sono impegnati con il soggetto attuatore, dovrebbe vigilare il Consiglio comunale e quindi anche il consigliere Maurizio Croce, nella qualità, stavolta, di consigliere comunale. Come dire che il controllore è anche il controllato o viceversa. Con un’aggiunta non da poco: una stessa persona ha la possibilità di finanziare opere a favore di un Comune, nel quale esercita anche un ruolo di consigliere comunale. C’è chi la trova normale questa cosa? Mi diranno che si può fare. Ma c’è una cosa, che si chiama opportunità, nella vita e nei ruoli pubblici. Ecco, sarebbe bene che qualcuno se ne rendesse conto di cosa sia o meno opportuno”.

Ed ecco la risposta recente del diretto interessato in merito all’eventuale conflitto d’interessi: “Non c’è perché la programmazione degli interventi e la destinazione dei fondi, per la difesa del suolo, non sono compiti del soggetto attuatore. Non sono io a decidere se i soldi del dissesto idrogeologico vanno a Messina, piuttosto che in un’altra città. Questo compito è della Giunta del governo regionale. Non ci sarebbe modo di dare un vantaggio alla città di Messina. Solo un’interpretazione strumentale può sostenere che c’è conflitto d’interessi”.

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2 commenti

  1. Del caso Croce non ce ne frega più di nulla! Pubblicate cose più serie.. gentilmente!

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  2. Marcella Millimaggi 12 Marzo 2024 12:22

    In un’Italia nella quale si è assolto, reintegrato nel posto di lavoro e sarà risarcito chi, in mutande e ripreso dalle telecamere, timbrava il “cartellino” attestante la presenza sul posto di lavoro di chi era in altre faccende affaccendato che impressione può fare la presenza o l’assenza di un Croce? L’unica vera croce è quella che portiamo sulle spalle noi poveri comuni cittadini osservanti della/e leggi.

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