Se ne parlerà giovedì 13 novembre nel corso di un convegno organizzato da Legambiente
“Una cena, un matrimonio, una sfilata di moda in un museo, parco archeologico o in un un edificio monumentale vincolato… e persino una festa in tema Halloween possono considerarsi eventi compatibili con il carattere storico o artistico e con la destinazione culturale del patrimonio sottoposto a tutela?”.
Intorno alla questione centrale dell’equilibrio tra la necessità di preservare il bene e la sua valorizzazione, Legambiente, attraverso il suo Circolo dei Peloritani, ha organizzato la tavolo rotonda “Patrimonio in affitto” da Halloween nell’ex chiesa di Santa Maria Alemanna a Bulgari a Palazzo Ducale ”, che si terrà giovedì 13 novembre 2025, dalle ore 16 alle 19, nel Salone degli Specchi, Città Metropolitana di Messina.
L’iniziativa è stata promossa e curata dalla storica dell’arte e giornalista Silvia Mazza, che sulla rivista “Finestre sull’Arte” ha sollevato il caso della chiesa di Santa Maria Alemanna data in concessione “senza l’obbligatoria autorizzazione della Soprintendenza di Messina”. L’incontro, infatti, serve a chiedersi se la gestione privata sia sempre in grado di conciliare l’interesse economico con la tutela del valore culturale e si inserisce nel dibattito pubblico in merito alla giusta ponderazione di questi interessi, ma anche sui criteri di selezione dei concessionari e alla trasparenza delle procedure di assegnazione.
Dopo i saluti di Franco Parisi, presidente Circolo Legambiente dei Peloritani, oltre a Silvia Mazza, interverranno Orazio Micali, soprintendente dei Beni culturali di Messina, Gianfranco Zanna, responsabile nazionale Beni culturali di Legambiente, Nino Principato, architetto esperto di Storia Patria, e Alfio La Rosa, presidente Federconsumatori Sicilia.

Sull’uso di beni culturali e nel caso specifico della Chiesa di S. Maria Alemanna si è alzata a mio avviso una polemica sterile. Mi ricordo che fino agli anni settanta la chiesa era in pieno abbandono con discariche di rifiuti e deposito di materiali di risulta. A posto dell’altare della navata destra troneggiava la statua originale del Nettuno del Montorsoli dove alcuni clochard e non solo facevano i propri bisogni, questo per farvi capire come erano considerate a quei tempi le opere d’arte di grande interesse artistico storico e culturale a Messina. Tornando all’uso “improprio” della Chiesa, si è gridato allo scandalo! Anni fa a Roma ho partecipato ad un ballo in maschera nella Galleria di Palazzo Doria Pamphilij ricca di opere d’arte come Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Carracci e Bernini ecc.. Tanti palazzi e chiese sconsacrate di grande interesse, sono location di eventi di varia natura. Nessuno a Roma grida allo scandalo, perchè? Tornando a Messina negli anni settanta nel famoso “sacco di Messina, la Sovrintendenza, il Comune, l’Università, gli studiosi e i comuni cittadini nessuno si oppose alla demolizione del Complesso dei Gesuiti. Tutti accettarono supinamente e nessuno gridò allo scandalo. Stessa sorte subirono: Il Teatro Peloro, il cinema Trinacria, il Palazzo dei Telamoni, lo scempio del Teatro Vittorio Emanuele ecc… Alcuni comportamenti dei miei concittadini alla mia veneranda età non riesco ancora a capirli!
Concedere con così tanta leggerezza la chiesa di Santa Maria Alemanna affinché venisse svolto un evento di natura non adeguatamente esplicitata è la misura di come vanno oggi le cose a Messina. Di come vanno oggi, non sessant’anni fa. E oggi vanno oggettivamente davvero male!!!!
Andatevene a casa vostra, Messina libera!!!!!
Ma il Comune? Il denaro non odora! Credo che per il comune sia importante incassare, mi auguro soltanto non utilizzino mai questa location ( come usa dire adesso) per fare un rave party!