Archiviato il minutaggio e arrivati i rinforzi i biancoscudati hanno cambiato pure atteggiamento in campo. La società fa una cosa mai vista: un rinnovo di contratto
MESSINA – La conferenza stampa di presentazione di Doudou Cissé venerdì scorso sembra essere stata lo spartiacque tra il passato e il futuro. Al di là di cosa quest’ultimo riserverà dopo questo weekend sembra di vivere una Messina calcistica completamente diversa. Sabato si è vinto lo scontro diretto contro il Latina, una partita cominciata male dove i biancoscudati hanno reagito ad uno svantaggio taglia gambe e poi in un modo o nell’altro hanno portato a casa il risultato. Si tratta della terza vittoria in cui il Messina ribalta una gara in questo campionato.
La differenza, oltre che in campo, la sta facendo la società fuori. Il segnale che finalmente si programma è arrivato forte e chiaro. Molti dei contratti sottoscritti dal ds Roma in questo mercato di riparazione hanno scadenza 2026. Di oggi invece la notizia, ora ufficiale, del rinnovo di contratto per Damiano Lia. L’esterno e terzino del Messina era in scadenza a giugno e su di lui aleggiavano voci di mercato, rimarrà invece in riva allo Stretto e lo farà fino al 2027. Il rinnovo di contratto, per un calciatore in scadenza, era una prassi sconosciuta negli ultimi anni nel mondo biancoscudato.
Aggiornamento alle ore 12:37: Alessio Re, esterno d’attacco classe 2003, lascia Messina e rientra dal prestito all’Ascoli. Per lui in stagione appena dieci presenze, solo tre da titolare, con meno di 400 minuti giocati e nessun contributo in fase offensiva con 0 gol e 0 assist.
I nuovi acquisti decisivi
Tornando alla partita il gioco del Messina è salito tanto in mezzo al campo con gli arrivi di Crimi e Buchel. Inoltre Petrucci può giocare più alto ed esprimersi meglio, mentre Garofalo è stato rivitalizzato, se dai compagni di reparto, dal cambio tecnico o di proprietà è difficile da dire. I biancoscudati ora hanno tanta esperienza, qualità, corsa e voglia in più nel proprio motore.
Ben ripartita tra i quattro uomini che hanno giocato in mezzo al campo dall’arrivo di mister Banchieri, titolari si a Caserta che l’altro giorno, ma nel dettaglio l’esperienza arriva da Petrucci che anche da capitano è più responsabilizzato, la qualità indiscussa è del mancino di Buchel che ha pennellato calcio come non si vedeva da tempo a Messina, la corsa neanche a dirlo è di Garofalo specie quella sotto la Curva Sud dopo il gol, infine la voglia di non arrendersi, di arrabbiarsi, di rincorrere tutti è propria di un messinese come Crimi che sa quanto pesi indossare la bianscudata.
Oltre al centrocampo i rinforzi sono stati anche decisivi negli altri reparti. Partiti Manetta e Rizzo la coppia di difensori titolare è stata ben rimpiazzata da Marino e dal ritorno di Dumbravanu, ma potrebbe ancora migliorare in questa ultima giornata di mercato. Proprio il mancino moldavo contro il Latina è stato decisivo in un paio di occasioni dando chiaramente sicurezza a tutto il reparto. In attacco poi, anche se ancora non al meglio, De Sena è stato già decisivo a Caserta con una rete e con i laziali sabato servendo un assist invitante che Garofalo ha convertito in rete. De Sena e Costantino sono due attaccanti che possono fare tanto appena saranno nuovamente in condizione fisica ideale.
Archiviato il minutaggio
Tutta gente, quella appena nominata, che anche se giovane con l’età, come nel caso di Dumbravanu, ha esperienza. Esperienza che è mancata al Messina perché si era deciso di fare minutaggio, come lo stesso direttore sportivo Pavone aveva ammesso. Utilizzare i giovani però senza una progettualità dietro, quindi non usando i giovani di proprietà o del vivaio, e senza i giovani giusti non paga in Serie C, perché con il rispetto per tutti Anatriello era un tipo di giocatore Simonetta e Di Palma erano di altra pasta.
L’anagrafe è vero non fa il giocatore, ci sono i giovani “buoni” e ci sono anche gli over “cattivi”. Il Messina però sembrava badare più alla quantità che alla qualità. Siamo certi che questo nuovo corso societario, potendo pianificare per tempo la stagione, avrebbe potuto sicuramente fare il minutaggio in modo dignitoso, quindi accumulare minuti da una parte e punti dall’altra. Nel frattempo, come ammesso dallo stesso Domenico Roma settimane fa, il minutaggio al fine di cercare la salvezza è accantonato.
Con mister Modica in panchina, e sappiamo che nei sue due anni a Messina era un po’ la sua spada di Damocle, nelle prime ventitré la media dei calciatori 2002-2003-2004-2005 in campo era di oltre 450 minuti, praticamente cinque under in campo per l’intera partita. Dall’arrivo di Banchieri i numeri confermato l’accantonamento di ciò: contro la Casertana 144 i minuti degli under in campo e contro il Latina sabato questo dato scende a 107, poco più di uno in campo per tutta la partita. In quota under hanno calcato il “Franco Scoglio” dal primo minuto Luciani e Tordini, subentrati dalla panchina Pedicillo e Morichelli. Tre 2002, e contribuiscono al minutaggio solo in due, e Pedicillo classe 2004, ma nelle scelte di mister Banchieri l’utilizzo di questi uomini è stato voluto per le caratteristiche tecniche e non guardando l’anno di nascita.
Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina
Bisogna continuare con grande convinzione questo nuovo percorso e far crescere l’entusiasmo della gente. Magari evitando di fare cattive figure come la mancamnza di acqua calda nelle docce del San Filippo. Queste cose non devono succedere altrimenti facciamo una brutta figura in giro per l’Italia. Adesso bisogna credere nella REMUNTADA a cominciare da sabato a Picierno! Occhi della tigre e grande concentrazione! FORZA MESSINA!