Il Messina ha mostrato carattere, l'uomo partita è stato il capitano

Il Messina ha mostrato carattere, l’uomo partita è stato il capitano

Simone Milioti

Il Messina ha mostrato carattere, l’uomo partita è stato il capitano

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lunedì 26 Febbraio 2024 - 07:02

Le reti che evitano la sconfitta al Messina sono di Emmausso e Zunno ma Nino Ragusa quando ha entrato ha dato la scossa alla squadra

MESSINA – La giornata era partita male e la pioggia non faceva altro che renderla più triste ma alla fine dei 95 minuti di partita il Messina ha strappato un pareggio in rimonta. Una prova di carattere perché su un campo difficile e con la stanchezza che aumentava non era certo semplice anche solo pensare di recuperare due reti alla seconda in classifica ma è quello che ha fatto la squadra di mister Giacomo Modica.

Non abbiamo problemi a dire che la prestazione è stata di squadra perché le reti arrivano da Emmausso (9 in stagione) e Zunno (4, tutte in casa) e a servire loro gli assist sono stati Franco (2) prima e Frisenna (3) poi. Ma nell’arco dei novanta minuti vanno considerate le tre parate di Fumagalli nel primo tempo che hanno reso il parziale meno pesante e poi tutti sono saliti di livello nella ripresa.

emmausso e zunno si abbracciano

Ragusa ha dato la scossa alla squadra

Fuori Luciani nell’intervallo, non perché stesse giocando male spiega l’allenatore, ma perché voleva un attacco più “frizzantino”. Dentro Ragusa che sin dal primo pallone suona la carica per i suoi e per questo il capitano è il migliore in campo perché si mette a lottare in mezzo al campo, a creare le situazioni pericolose e trova anche la rete che riapre la partita, che viene però annullata per un fuorigioco che se fosse stato rivisto al Var, che in Serie C non è previsto se non alle fasi finali dei playoff, probabilmente sarebbe stato giudicato ininfluente e quindi il gol sarebbe stato regolare.

Antonino Ragusa è un vero uomo squadra e non perché lo dice l’allenatore o i compagni ma perché basta guardare un allenamento e osservarlo e lo si vedrà sempre pronto a riprendere i compagni e soprattutto a dare loro l’esempio. Ed è quello che è successo anche in ieri in campo quando ha mostrato la strada ai suoi facendo loro vedere che il Picerno, nonostante la solidità dimostrata fino a quel momento, poteva essere trafitto. La squadra poi, come ha anche affermato un altro leader, un po’ meno silenzioso dello spogliatoio, Fumagalli “ha smesso di parlare e ha iniziato a correre”, lapidario nel dare la sua versione di cosa è cambiato tra primo e secondo tempo.

Il Messina meglio nei secondi tempi

La trasferta di Giugliano si conferma dunque non solo nelle parole ma anche nei fatti una parentesi per una squadra che ha cambiato completamente passo in questo girone di ritorno. Rimonta dalle proporzioni importanti perché a differenza della sfida di Picerno all’andata, da 1-0 a 1-1, e da quella contro la Turris, sfida terminata 2-2 dove il Messina recuperò due volte lo svantaggio, in questo caso la rimonta è arrivata da due reti sotto.

Messina che sembra esprimersi meglio nei secondi tempi, uno dei motivi potrebbe essere, come suggeriva Plescia qualche settimana fa, che le squadre zemaniane vengono fuori da febbraio in poi. I numeri, al di là del netto cambio di passo qualitativo, vedono il Messina aver realizzato 10 delle 14 reti del proprio girone di ritorno nel secondo tempo. In totale dopo l’ora di gioco, come successo ieri, il Messina ha segnato 13 gol, di cui sei nell’ultimo quarto d’ora o addirittura in pieno recupero.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina

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