Il Messina pareggia e festeggia la salvezza, in campo Fumagalli padre e figlio

Il Messina pareggia e festeggia la salvezza, in campo Fumagalli padre e figlio

Simone Milioti

Il Messina pareggia e festeggia la salvezza, in campo Fumagalli padre e figlio

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domenica 21 Aprile 2024 - 22:01

I biancoscudati riprendono la sfida con la decima rete di Emmausso e il momentaneo 2-1 di Salvo. La Curva Sud contesta Sciotto e le istituzioni

MESSINA – Con una giornata d’anticipo il Messina può festeggiare la matematica salvezza e la permanenza in Serie C. La 37ª e ultima in casa davanti ad una bella cornice di pubblico ha visto i padroni di casa ribaltare il Potenza, da 0-1 a 2-1, e poi subire la rete del 2-2 che comunque non mette in discussione la salvezza che passava dal conquistare almeno un punto. La rete di Emmausso, la decima, è significativa perché il napoletano va in doppia cifra ed significativa anche la seconda rete confezionata dai due messinesi in campo Giunta che serve l’assist a Salvo. In pieno recupero mister Modica concede la standing ovation a Emmausso ma soprattutto fa entrare in campo Jacopo Fumagalli, esordio per lui classe 2005 tra i professionisti, e soprattutto in campo con il padre Fumagalli, qualcosa di storico nel calcio professionistico.

Nel secondo tempo i tifosi in Curva Sud hanno rivolto due cori contro Pietro Sciotto, mostrando anche uno striscione in cui hanno attaccato società e istituzioni: “Istituzione chiacchierona, società di un buffone, state distruggendo la nostra passione”. Nel finale invece hanno intonato un coro per la squadra: “Grazie ragazzi”. Prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Mattia Giani, calciatore scomparso recentemente a seguito di un malore mentre giocava.

striscione tifosi

La classifica del girone C vede il Messina salire a quota 45 punti e col pareggio sarebbe già matematicamente salvo, ma visto anche il risultato maturato a Crotone, dove i calabresi hanno superato il Monopoli, che era la condizione che si sarebbe dovuta verificare per archiviare la salvezza con una giornata d’anticipo in caso di sconfitta.

Primo tempo

Nei primi cinque minuti prova a spingere il Messina senza fortuna, poi si rende pericoloso il Potenza che conquista due tiri dalla bandierina, sul secondo al 7′ minuto arriva la prima rete del match. Maddaloni risolve una mischia in area piccola, colpevole la difesa che non riesce a spazzare. Ancora pericolosi gli ospiti dalla bandierina con Burgio che girandosi e impattando di schiena al limite dell’area piccola conclude verso la porta e la sfera termina di poco a lato.

La reazione del Messina tarda ad arrivare e si concretizza al 22′ con il primo calcio d’angolo conquistato dalla parte di Ragusa. Il Potenza nonostante il vantaggio non si abbassa e ogni volta che arriva dall’altra parte porta a casa qualcosa, in questo caso intorno alle mezz’ora tre calci d’angolo consecutivi su cui fortunatamente il Messina ne esce indenne. Al 36′ ancora pericolosi i lucani su calcio piazzato, una punizione da posizione defilata di Di Grazia su cui Fumagalli deve respingere coi pugni in tuffo.

Poco dopo discesa sulla fascia sinistra di Burgio che arriva a mettere il pallone a rimorchio su cui è più lesta la difesa del Messina a spazzare. Il Messina si fa vedere a sprazzi davanti e comunque sembra davvero poco concreto quest’oggi. Al 44′ occasione per il Messina, lancio di Firenze e Salvo riceve in area dopo la sponda di petto di Ragusa, ma il terzino spara a lato, il guardalinee comunque aveva fermato tutto per fuorigioco. Concessi due minuti di recupero, ottavo calcio d’angolo per il Potenza e arriva il colpo di testa di Sbraga alto sopra la traversa. Ci sarà tempo solo per la prima ammonizione del match a Burgio del Potenza e si andrà negli spogliatoi per l’intervallo.

Secondo tempo

Cambi per il Messina, fuori Plescia e Ragusa, dentro Rosafio e Giunta, quest’ultimo va a fare il trequartista con Zunno falso nueve. Al 49′ il Messina la pareggia con Emmausso, il numero dieci biancoscudato firma il decimo gol della sua stagione con un colpo di testa su cross di Rosafio. La reazione del Potenza con Manetta che perde palla, Caturano punta l’area avversaria ed è bravo Pacciardi ad opporsi e chiudere la linea di passaggio.

Al 64′ lancio in profondità per Zunno, Alastra costretto ad uscire di testa e poi calciare fuori dalla propria area, il pubblico si fa sentire e l’inerzia sembra dalla parte del Messina. Cambio, il primo, anche per la panchina ospite, mister De Giorgio toglie Castorani e fa entrare Steffé. Al 68′ Messina vicino al raddoppio: Rosafio combina con Salvo a destra, il terzino guadagna il fondo e mette al centro, girata al volo di Zunno che termina alta. Si rivede anche il Potenza con la conclusione dalla distanza di Burgio che termina larga alla sinistra della porta difesa di Fumagalli. Mentre da Crotone arrivano buone notizie dalla Sud arriva un coro contro Pietro Sciotto, in campo però al 72′ il Messina passa in vantaggio: Emmausso imbuca per Giunta che mette al centro per Salvo che arriva da dietro segna una rete confezionata dai due messinesi in campo.

Pareggia il Potenza all’80’ azione di Caturano sulla sinistra, che crossa per Steffé che di testa infila sul secondo palo Fumagalli per il pari. Il Messina prova subito a replicare con Emmausso che entrato in area lascia partire una conclusione che si perde sul fondo. Ancora pericoloso il Messina che all’88’ con un siluro col sinistro di Rosafio impegna Alastra che deve deviare in angolo. Nel finale concessi quattro minuti di recupero, ma le due squadre attendono solo il fischio finale.

Acr Messina – Potenza 2-2

Acr Messina (4-2-3-1): E Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Dumbravanu; Firenze (dal 89′ Civilleri), Franco; Ragusa (dal 46′ Rosafio), Emmausso (dal 93′ J Fumagalli), Zunno (dal 89′ Luciani); Plescia (dal 46′ Giunta).
In panchina:  Piana, Di Bella, Zona, Signorile, Ortisi, Cavallo, Polito, Scafetta. 
Allenatore: Giacomo Modica.

Potenza (3-5-2): Alastra; Armini, Sbraga, Maddaloni; Hadziosmanovic (dal 76′ Maisto), Castorani (dal 65′ Steffé), Saporiti (dal 76′ Rossetti), Candellori, Burgio; Di Grazia (dal 70′ Volpe), Caturano.
In panchina: Cucchietti, Galiano, Marchisano, Pace, Ragone, Spaltro, Paura, Hristov.
Allenatore: Pietro De Giorgio.

Marcatori: Maddaloni 7′ (P), Emmausso 49′ (M), Salvo 72′ (M), Steffé 80′ (P).
Ammoniti: Burgio 45+2′ (P), Maddaloni 61′ (P), Saporiti 74′ (P), Dumbravanu 81′ (M).
Calci d’angolo: 3-10. Recupero: 2’ + 4′.

Arbitro: Andrea Ancora di Roma 1. 
Assistenti: Giuseppe Luca Lisi di Firenze & Antonio Alessandrino di Bari. 
Quarto ufficiale: Martina Molinaro di Lamezia Terme.

Un commento

  1. Scusate la mia possibile ignoranza nel vedere le cose. Ma mi pare che non ci sia nulla da festeggiare.Il fatto che il Messina si sia salvato alla penultima giornata ,per me , e’ una sconfitta . Per una squadra che ha militato in serie A e che per qualche decennio ha maramaldeggiato in serie B,salvarsi alla penultima giornata e’ una sconfitta.Anche perche’ sei turni fa avevamo raggiunto quasi i playoff e poi abbiamo perso 5 partite negli ultimi 40 giorni anche per sbagli tattici di Modica. Abbiamo sprecato tantissimi punti per colpa nostra e quindi non c’e’ nulla da festeggiare anzi da recriminare

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