L'ex capitano giallorosso è passato a trovare la squadra che si preparava al derby dello Stretto con la Reggina nell'allenamento odierno a porte aperte
MESSINA – Un allenamento a porte aperte questa mattina al Marullo di Bisconte per prepararsi al meglio alla sfida di domenica contro la Reggina. Il derby dello Stretto torna dopo nove anni e nonostante la differenza di punti in classifica, amplificata solo dalla penalizzazione, e con obiettivi diametralmente opposti la tensione tra le due sponde dello Stretto si sente eccome. In giornata è passato a salutare i calciatori e a caricarli l’ex capitano Carmine Coppola che è rimasto legatissimo alla città dopo la sua esperienza in giallorosso.
L’allenamento poi ha visto impegnati tutti i giocatori ad eccezione dell’infortunato Bosia che è rimasto completamente fermo. In campo dopo la seduta col pallone mister Romano ha provato quella che potrebbe essere la formazione e qualche schema particolare per provare a mettere in difficoltà domenica gli amaranto. Al termine dell’allenamento è rimasto in campo con i due attaccanti titolari, almeno nelle ultime partite dalla partenza di Reis, Tourè e Roseti. I due sono chiamati a sbloccarsi, come anche i compagni, in casa dove il Messina si appresta a scendere in campo per la quarta volta in stagione senza aver ancora segnato.
Le parole di Carmine Coppola
“Prima di un derby si inizia a sentire dai giorni prima – ha spiegato Coppola dopo aver incontrato i giocatori – ha un sapore diverso giocare contro la Reggina o contro il Catania. Speriamo ci facciamo divertire e bisogna solo ringraziarli per il miracolo che hanno fatto fin qui. Quando abbiamo vinto al “Granillo” poi al ritorno c’era un sacco di gente alla Caronte, il nostro pubblico aspetta la scintilla per partire e speriamo diventi un fuoco importante. Ho ringraziato i ragazzi, io ero nelle migliori condizioni, loro non hanno nulla. Quando vanno al campo pensano ad altro e comunque ci fanno divertire e si stanno impegnando, sono convinto che l’obiettivo è salvarsi senza fare i playout, ma bisogna sostenerli i ragazzi e domenica bisogna andare al campo”.
Questo il pensiero dell’ex capitano giallorosso sul momento difficile della squadra: “Per far ripartire il calcio bisogna trovare una società seria che abbia il senso di attaccamento per la piazza. La gente non aspetta altro e non vede l’ora di tornare a certi livelli, non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Dobbiamo avere la fortuna che abbia un senso di appartenenza, in queste categoria però bisogna stare attenti a non cadere nelle mani sbagliate. Le istituzioni e la politica non devono far avvicinare queste persone al nostro Messina, dobbiamo difenderlo”. Infine parole al miele e un augurio per l’allenatore con cui ha condiviso lo spogliatoio da giocatore: “Con mister Romano parlavamo dei nostri tempi, c’erano dei giocatori che erano degli esempi e speriamo che Pippo riesca a inculcargli questa cultura del lavoro”.
