Il nuovo corso del Teatro: "Oggi è un giorno di serenità. Riprendiamoci il ruolo che ci spetta"

Il nuovo corso del Teatro: “Oggi è un giorno di serenità. Riprendiamoci il ruolo che ci spetta”

Rosaria Brancato

Il nuovo corso del Teatro: “Oggi è un giorno di serenità. Riprendiamoci il ruolo che ci spetta”

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lunedì 16 Settembre 2019 - 17:34

Messina- Con la presentazione della governance al completo si apre una nuova stagione

Oggi è un giorno felice, un giorno di serenità. Finalmente il Teatro ha una governance completa. Ho tanti ringraziamenti da fare a quanti hanno consentito all’Ente di attraversare questo difficile periodo, ma da oggi siamo ad un bivio: o galleggiare o riprenderci quel ruolo che ci spetta”.

Il nuovo corso

Dobbiamo andare a cercare negli archivi per trovare una foto della governane del Teatro Vittorio Emanuele al completo, senza commissari, senza polemiche, senza divisioni. La frase del sovrintendente Gianfranco Scoglio sintetizza così gli stati d’animo dei presenti ad una conferenza stampa che ha tutto il sapore di una nuova partenza, con la determinazione di far fruttare quanto si è seminato nell’ultimo anno e raggiungere una serie di traguardi, iniziando in tutti i sensi una nuova stagione.

I nuovi vertici del Teatro

Non a caso il “battesimo” dei nuovi vertici dell’Ente hanno visto presenti uno a fianco all’altro il sindaco Cateno De Luca e l’assessore regionale Manlio Messina, a suggello di una ritrovata collaborazione dopo i dissidi che si erano registrati con l’ex assessore Barbagallo. Al tavolo dei relatori il Cda al completo con il presidente Orazio Miloro ed i due componenti Nino Principato e Giuseppe Ministeri. Nel foyer affollato come nelle grandi occasioni c’erano i direttori artistici Simona Celi (prosa), Matteo Pappalardo (musica), Giuseppe La Motta (arti visive), il collegio dei revisori, operatori del mondo culturale e dell’associazionismo.

Si chiude una pagina e se ne apre un’altra, del tutto nuova, che lascia in soffitta un periodo sicuramente contrassegnato da gravi difficoltà economiche e da polemiche.

Aspettando l’Ars….

Per la verità l’Ars, dopo un indecoroso spettacolo ad agosto sulla Finanziaria, ha ancora in “ostaggio” il bilancio comprensivo delle voci che riguardano la vita dei teatri siciliani, ma dovrebbe essere l’ultimo miglio da percorrere, si spera, in poche settimane.

Parla il sovrintendente

Noi siamo pronti- ha commentato Scoglio– Abbiamo la nuova stagione pronta ed i risultati raggiunti sono per noi un vanto. Abbiamo un bilancio sano. Più di tutti voglio ringraziare l’ex commissario Daniela Lo Cascio, senza la quale non saremmo qui. Siamo l’unico teatro ad aver chiuso il consuntivo del 2018, per di più con un avanzo di 500 mila euro. Abbiamo avuto un incremento di 500 abbonati, abbiamo avuto 30 mila spettatori. Ora dobbiamo riprenderci lo spazio che il Vittorio Emanuele merita. Siamo un Ente unico, perché siamo un teatro lirico ma abbiamo anche la prosa. Dobbiamo diventare un teatro di produzione, è questo il traguardo da raggiungere”.

Nel ’96, quando è nato l’Ente, i trasferimenti della Regione erano di 13 miliardi e mezzo di lire l’anno. Oggi, 20 anni dopo, se siamo fortunati la Regione contribuisce per 4 milioni (in ritardo e dopo lotte di ogni genere contro i tagli).

La sfida

La vera sfida di questo nuovo Teatro è la produzione, è riuscire a diventare “grande” usando le potenzialità che ci sono, anche attraverso l’accreditamento come Ente di Formazione.

Parla l’assessore Messina

Appello quest’ultimo lanciato dai vertici del Teatro all’assessore Manlio Messina che non si è tirato indietro: “In questi anni non si è usata l’unica parola importante per la cultura: programmazione. Se vuoi fare una stagione di alto livello devi ingaggiare gli artisti almeno con un anno d’anticipo, non certo in due mesi. Senza risorse non puoi incidere. Purtroppo abbiamo dovuto correggere quest’impostazione errata. In bilancio regionale la previsione triennale per i teatri della Sicilia era di zero euro per il 2020 ed il 2021, segnale di una scarsa conoscenza proprio di questi meccanismi. Grazie all’emendamento presentato dai deputati Elvira Amata e Antonio Catalfamo, nel bilancio che in questi giorni sarà votato dall’Ars ci sono le risorse per i teatri anche per il 2020 ed il 2021

L’assessore, che si è insediato dopo le Europee, ha anche aggiunto che è stato ripristinato il Furs (fondo unico regionale per lo spettacolo) con un fondo di un milione e 200 mila euro e che si sta lavorando su tutti i fronti possibili per recuperare risorse.

Nella Finanziaria nazionale ad esempio sarà presentato un emendamento per estendere la possibilità ad imprenditori che vogliono sponsorizzare anche i teatri siciliani di avere la copertura del 100% del credito d’imposta.

Il Vittorio Emanuele già da mesi sta portando avanti con successo un’apertura alle sponsorizzazioni dei privati per una serie di iniziative, strada che se aperta anche a livello nazionale potrebbe davvero cambiare le cose.

Il presidente Orazio Miloro ha tracciato le linee guida del nuovo percorso (leggi articolo a parte), mentre il sindaco De Luca, pur soddisfatto della ritrovata serenità, resta però in attesa di vedere in che modo la Regione starà al fianco dell’Ente o meno.

De Luca “Giudizio sospeso”

Con il sovrintendente Scoglio abbiamo avuto incontri segreti in questi mesi- commenta De Luca– con l’obiettivo di fare asse comune anche perché in passato la Regione ha fatto errori pacchiani. Ora sono soddisfatto di queste scelte ed entro novembre pagheremo i contributi che il Comune deve al Teatro, 200 mila euro per i due anni 2018 e 2019. Ma il mio giudizio resta sospeso, la Regione deve dimostrare d’aver cambiato rotta. Noi non paghiamo debiti ex post o di altri. E ad esempio per quanto riguarda Taormina Arte la mia intenzione è proprio questa, non pagheremo i debiti fatti da altri”.

La nuova stagione sarà presentata nella prima settimana d’ottobre, proprio per dare modo a chi vuole abbonarsi di conoscere la varietà della scelta. Il Cda ha confermato i direttori artistici e prossimamente, così com’è giusto che sia, modificherà lo Statuto nella parte in cui prevede che il loro lavoro sia gratis. Quanto prima sarà realizzato anche il “Caffè letterario” all’interno del Teatro, ed in cantiere ci sono protocolli d’intesa sia con il Bellini di Catania che con le scuole.

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