"Il Policlinico dello Stretto? La politica regionale non tocchi il servizio pubblico"

“Il Policlinico dello Stretto? La politica regionale non tocchi il servizio pubblico”

Redazione

“Il Policlinico dello Stretto? La politica regionale non tocchi il servizio pubblico”

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mercoledì 08 Febbraio 2023 - 11:00

"Possibili ricadute sul Papardo e sul diritto alla salute con questa nuova struttura privata". Lo sostengono la Cgil e la Fp Cgil

MESSINA – “Nessuno tocchi il servizio pubblico. L’annunciata nascita del Policlinico dello Stretto, una struttura privata, avrà prevedibili ricadute sul Papardo e sul servizio pubblico per il diritto alla salute”. Lo sostengono la Cgil e la Fp Cgil (Funzione pubblica). I sindacati insistono sulla necessità di rafforzare la sanità pubblica e scrivono Pietro Patti, segretario generale della Cgil Messina, Francesco Fucile, segretario generale della FpCgil Messina e Antonio Trino, segretario con delega alla sanità della FpCgil: “Ennesimo atto della politica regionale a discapito del servizio pubblico”. “Che nessuno dica che siamo contro il privato – dichiara Pietro Patti – perché noi sosteniamo l’universalità del sistema sanitario nazionale, garantita solamente dal servizio pubblico e la pandemia ne è stata la palese conferma a quanto asseriamo”.

“Se volevamo un imprimatur sulle reali intenzioni del governo – continua Francesco Fucile – ecco che adesso si delinea ancor di più. È inammissibile ed impensabile, in una realtà come il nostro territorio, prevedere ed autorizzare una struttura privata accanto a un ospedale pubblico, collocandola in chiara contrapposizione allo stesso”.
“La sanità privata nasce per integrare il pubblico, non per sostituirlo – dichiara Antonio Trino – e invece ci troviamo di fronte ad una duplicazione dell’offerta sanitaria, concentrata in 500mt, in barba ai principi del decreto Balduzzi. Che senso ha offrire le medesime specialistiche e non pensare ad impiegare le risorse per aumentare l’offerta nella zona nebroidea?”. Il sindacalista Trino teme che dal pubblico sempre più professionisti si spostino sul privato e parla di “campagna acquisti” del gruppo ospedaliero Giomi nei confronti dei professionisti del Papardo. E si teme una carenza di medici specialisti analoga a quella di S. Agata Militello”.

Sicuramente non staremo a guardare – annunciano Patti, Fucile e Trino – sia per salvaguardare il territorio da uno scippo di servizio pubblico, sia a tutela delle maestranze e non escludiamo azioni eclatanti”.

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