L'ex presidente di Ingv protagonista di un incontro di Invece del ponte venerdì 16 maggio. Nel frattempo, rinvio per il decreto Infrastrutture
MESSINA – “Il ponte e il puzzle delle faglie dello Stretto”. Il comitato “Invece del ponte” organizza un incontro venerdì 16 maggio, dalle 10.45, a S. Maria Alemanna di Messina, con il professore Carlo Doglioni, ex presidente dell’Ingv, Istituto nazionale nazionale di geofisica e vulcanologia. Un esperto al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni a “Report”. Intervengono l’ingegnere ambientale Paolo Nuvolone e l’ex sindaco Renato Accorinti.

Ha evidenziato Doglioni: “Che il ponte insista in un’area logicamente viva, e che sia una struttura che possa essere area epicentrale (zona interessata e coinvolta da un sisma, n.d.r.), non ci sono dubbi. Facendo una ricostruzione della sismicità che è avvenuta dal 1908 a oggi, prendendo Villa San Giovanni come centro, per un raggio di 40 chilometri, noi come Istituto abbiamo registrato oltre seimila terremoti”.
Doglioni: “Coefficienti più alti per verificare il rischio sismico”
La risposta di Pietro Ciucci, l’amministratore delegato della Stretto di Messina, è stata che non si tratta di una faglia sismogenetica“. Ovvero, non sarebbe in grado di produrre terremoti. Ma l’ex presidente Doglioni ha manifestato più volte la necessità di maggiori studi per verificare la fattibilità del ponte. Soprattutto ha chiesto che venissero utilizzati “coefficienti di accelerazione più alti per verificare il rischio sismico”.
Slitta il decreto Infrastrutture
Slitta intanto l’atteso decreto Infrastrutture del ministro Matteo Salvini. Secondo una ricostruzione della Repubblica, sarebbero stati decisivi per il rinvio i dubbi del Quirinale su almeno cinque passaggi legislativi, che riguardano anche il tema ponte. I costi dei contratti per la realizzazione potrebbero essere adeguati ma con il limite massimo di un aumento del 50%, come previsto dalla normativa europea. E con stazione appaltante la Stretto di Messina.
“Una riscrittura dell’appalto originario sotto le mentite spoglie di opere aggiuntive”
Rileva l’avvocato Nicola Bozzo, che è più volte intervenuto sul tema: “Si rimane decisamente perplessi rispetto a una sostanziale riscrittura dell’appalto originario sotto le mentite spoglie di opere aggiuntive. Una modificazione sostanziale a colpi di decreto legge, blindando con la forza della legge decisioni fragili sul piano della tenuta giuridica. Cosa che non dovrebbe essere consentita. Sarebbe forse arrivato il momento di un appello alla cultura giuridica, non solo siciliana e calabrese, per immaginare una forza di contrasto il più possibile larga e incisiva”.
Una due giorni no ponte a Forte S. Jachiddu
Nel frattempo, il movimento no ponte si confronta a Forte San Jachiddu sabato 17 e domenica 18 maggio. “Dopo un anno ci si ritrova per capire cosa è successo, se e quanto sia progredito il progetto di devastazione delle città dello Stretto, come fare a fermarli”, spiega Luigi Sturniolo. I temi sul campo non mancano.

Un’ altra magagna di un progetto strombazzato come perfetto e immune da ogni pecca. Tanto da forzare tutte pe prescrizioni normative…. comunque, i generali della Nato verranno a sorbire una granita transitando sui carri armati