L'associazione The Cave vuole portare avanti una serie di mini tornei con terzo tempo durante il quale parlare di svariati temi, puntando all'inclusione sociale
MESSINA – L’associazione The Cave, che partirà dal 26 ottobre con il progetto “Calcetto e rispetto“, sta facendo i conti con la bassa adesione ai mini-tornei gratuiti organizzati settimanalmente con l’obiettivo di socializzare e favorire l’inclusione di soggetti svantaggiati, abbattendo l’isolamento sociale. Lo hanno spiegato in quinta commissione consiliare. Durante i lavori, presieduti da Raimondo Mortelliti, Andrea Denaro e Roberto Saccà, al fianco dell’assessora alle Politiche giovanili Liana Cannata, hanno illustrato il progetto.
Denaro: “Resistenza da parte dei messinesi”
Il primo a parlare è stato Andrea Denaro: “L’associazione The Cave si occupa di progetti di solidarietà ma si occupa anche di progetti Erasmus plus, che coinvolgono giovani tra i 13 e i 30 anni, al di là del percorso di studi. Coinvolgiamo anche persone che non fanno nulla o con disagi sociali. Tutte le iniziative dell’associazione non hanno costi. In questi mesi abbiamo però registrato una sorta di resistenza da parte dei messinesi, come se non fossero convinti delle iniziative o della loro gratuità. Anche per quanto riguarda Calcetto e rispetto abbiamo avuto molte poche adesioni. Ci siamo rivolti all’assessora Cannata per coinvolgere più giovani possibile. Noi vogliamo includere chi si sente escluso, partendo dal calcetto e poi con le altre iniziative e progetti”.
Poi Roberto Saccà: “Lo sport è uno strumento potente di inclusione e socializzazione. Vogliamo usare il calcio, che è uno sport popolare, perché vorremmo avere molto riscontro e abbattere l’isolamento sociale. Le potenzialità ci sono. Il progetto è fatto da 25 mini-tornei, seguiti da un terzo tempo con frutta e alimenti sani”. E sarà un’occasione di dibattito su vari temi oltre che per socializzare.
“Vogliamo fare rete – spiega L’assessora Cannata – ed è importante perché noi e voi, che siete rappresentanti del territorio, potete coinvolgere tutti. Non è un semplice torneo di calcetto che finisce là, ma un progetto fatto di tanti attività per socializzare e creare relazioni umane. Poi ci sarà la fase successiva, fatta di formazione e competenze. La promozione è però fondamentale: raggiungere 200 persone, invece di 100, è importante”.
Si comincerà il 26 ottobre al campo sportivo Rosario Central di via Palmara, con 4 partite da mezz’ora: semifinali, finale terzo e quarto posto, e finalissima. Dopo, ci sarà il terzo tempo, in cui si parlerà di vari temi legati al sociale e al rispetto. Ma la priorità, a pochi giorni dal già, è il coinvolgimento di più persone possibili.