"Il torrente Zafferia invaso dai liquami della rete fognaria, la puzza è insopportabile"

“Il torrente Zafferia invaso dai liquami della rete fognaria, la puzza è insopportabile”

Marco Olivieri

“Il torrente Zafferia invaso dai liquami della rete fognaria, la puzza è insopportabile”

venerdì 01 Agosto 2025 - 08:00

Messina. Sullo sversamento, intervengono i consiglieri Calabrò e Cantello e scrivono a sindaco e ad Amam. "Rischi alla salute per i residenti"

MESSINA – “Da cinque mesi nel torrente Zafferia c’è uno sversamento fognario. E si convive con la puzza”. L’ex consigliere Giampiero Terranova ha segnalato più volte il problema a Tempostretto: “La ditta incaricata da Amam è venuta in diverse occasioni ma non ha risolto. In estate la puzza è insopportabile e accanto al torrente c’è una palazzina con dodici famiglie”. Da parte sua, il presidente dell’Amam, Paolo Alibrandi, ci ha risposto così: “Gli impianti di Carmine e Canneto sono oggetto di lavori per risolvere il problema dello sversamento a Zafferia”. Ora la presa di posizione dei consiglieri Felice Calabrò, capogruppo del Partito democratico a Palazzo Zanca, e di Mirko Cantello, del gruppo misto, con la “richiesta d’intervento strutturale per la condotta fognaria del torrente Zafferia”. Una nota inviata al sindaco Basile e al presidente Amam.

Scrivono i consiglieri: “Ormai da diversi mesi (da febbraio, n.d.r.) il torrente Zafferia, in prossimità dell’abitato del paese, precisamente nella parte dirimpetto alle vecchie case popolari, è stato invaso, ed è tuttora invaso, dai liquami che fuoriescono dalla rete fognaria. Tale stato di fatto, certamente non conforme agli standard del vivere civile, è divenuto insostenibile e intollerabile, attesa la vicinanza delle abitazioni che sul torrente sono prospicenti. Invero, i residenti sono costretti, già da tempo, a vivere serrati in casa, con le finestre chiuse, e ciò al fine di evitare di subire l’olezzo nauseabondo, oltre che essere infastiditi da insetti vari, per non parlare degli altri animali che proliferano in ambienti del genere”.

“Un grave ritardo, ne va della salute delle persone”

Concludono Cantello e Calabrò: “Peraltro, le elevatissime temperature del periodo hanno causato e causano ulteriori disagi, che mettono a dura prova la resistenza dei nostri concittadini. Il ritardo con cui la società in indirizzo sta affrontando la criticità rappresentata non ha alcuna giustificazione. Ragione per la quale chiediamo che siano immediatamente posti in essere tutti gli interventi strutturali necessari per porre fine a questa incresciosa situazione, la quale rappresenta una fonte di rischio per la salute delle persone del luogo”.

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