I Frati s’impegnarono a garantirne la fruibilità ma da quando la CSP è stata “sfrattata” i campetti sono rimasti chiusi. Ed il timore era proprio quello, a prescindere dalla diatriba tra le parti
“Chi rischia di rimetterci sono in primis gli sportivi, i giovani e i bambini della nostra città che negli anni hanno sempre praticato le discipline sportive a loro congeniali, trovando l’agevolazione di idonea collocazione logistica e spirituale ma che da oggi rischiano seriamente di vedere compromesso il proprio futuro e di quello di un’area a loro particolarmente a cuore”. La Comunità Sportiva Pompei lo scriveva a marzo del 2015, quasi un anno fa. Dopo qualche mese, a luglio, era stata “sfrattata” dai Frati, proprietari delle aree, che avevano comunque promesso che i campetti sarebbero rimasti fruibili.
Da quando la Comunità Sportiva Pompei non gestisce più i campetti sono trascorsi sette mesi. “Fin dai primi mesi del 2015 – ricorda la CSP – i Frati Minori Cappuccini s'impegnarono, pubblicamente, attraverso una nota informativa, distribuita brevi mano e diffusa anche a mezzo stampa, affinché i campetti continuassero ad essere fruibili. Ad oggi i campi sono ancora chiusi, ci auguriamo che quegli spazi, così come promesso, possano essere riaperti per tutti coloro che vedono nello sport valori di aggregazione e socializzazione”.
I preti sono vendicativi.
I preti sono vendicativi.
affaristi
affaristi
NEGLI ANNI ’60 QUANDO GIOCAVO NON C’ERA TUTTO QUESTO CASINO, O …….., QUANTE OSSA AMMACCATE HO LASCIATO IN QUEL CAMPETTO. MA ERANO POMERIGGI BELLISSIMI. ORA TUTTO E’ FINITO.
NEGLI ANNI ’60 QUANDO GIOCAVO NON C’ERA TUTTO QUESTO CASINO, O …….., QUANTE OSSA AMMACCATE HO LASCIATO IN QUEL CAMPETTO. MA ERANO POMERIGGI BELLISSIMI. ORA TUTTO E’ FINITO.